Focus notizie: c'è chi scende e c'è chi sale....


ITALIA IN RECESSIONE
La recessione italiana, di fatto certificata dal dato sul Pil del secondo trimestre, è al centro dell'attenzione degli economisti di tutta europa e continua a monopolizzare il dibattito politico e il quadro economico-finanziario.
In aggiunta il dato fomenta le impressioni a caldo di diversi economisti che già pochi minuti dopo la pubblicazione del dato sul PIL del secondo trimestre, azzardavano l'ipotesi che anche l'intero 2014 si potesse chiudere con un Pil negativo.
In questi giorni intanto, un primo colpo alle speranze del governo Renzi di archiviare comunque il 2014 con il segno più, lo ha tirato l'agenzia di rating Moody's, che ha tagliato la previsione sul Pil italiano nel 2014 a -0,1% dal precedente +0,5% avvalorando dunque i timori degli economisti.

Renzi da parte sua, in un'intervista al Financial Times, si dice più positivo e afferma che il deficit/Pil si fermerà al 2,9% con una ripresa dell'economia nella seconda parte dell'anno e che l'Italia non ha bisogno di farsi dire dalla Troika quali riforme fare.
Intanto c'è chi sostiene che a Bruxelles si stia già preparando la procedura per deficit eccessivo nei confronti dell'Italia.
Ricordiamo che i leading economici sull'Italia restano positivi, vedremo se anche il prossimo trimestre saranno "inutili" o se ci sarà una vera svolta positiva dell'economia nazionale

GERMANIA: MOLTO ATTESO IL DATO ZEW
Anche in Germania grande attesa per i dati macroeconomici. In particolare tutte le attenzioni degli economisti sono rivolte al dato sullo Zew tedesco di agosto.
Se venissero confermati i segnali di rallentamento che sono emersi nelle ultime settimane, e in concomitanza con la conclamata recessione italiana e alla luce della traballante situazione francese, si profilerebbe all'orizzonte il fantasma di un nuovo avvitamento dell'economia della zona euro.

GIAPPONE: CRESCE LA PRODUZIONE INDUSTRIALE
I dati relativi al mese di Giugno indicano che la produzione industriale giapponese è salita del 3,1% tendenziale (+3,2% la previsione).

Sullo stesso periodo invece la capacità di utilizzo è calata del 3,3% (-0,7% la stima).
Ricordiamo ai lettori abbonati che la nostra view di medio periodo sul Giappone rimane positiva.

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