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ITALIA: ASTE E SECONDARIO
L'ultima giornata della tornata d'aste di fine mese dovrebbe essere caratterizzata dall'attesa di nuovi minimi.
Ricordiamo che il Tesoro offrirà tra 6,5 e 8 miliardi di vari titoli tra cui il nuovo decennale con scadenza dicembre 2024 per un ammontare stimato variabile tra i 3,5 e i 4 miliardi. Andranno in asta anche il Btp 5 anni (agosto 2019) per un importo compreso tra i 2,0 e 2,5 miliardi e il Ccteu (novembre 2019) per valori ricompresi tra 1 e 1,5 miliardi.
Merita segnalare che nel pomeriggio è prevista la riapertura del Bot a 6 mesi, con un'offerta supplementare di 750 milioni, dopo che il titolo è stato collocato ieri per l'importo massimo di 7,5 miliardi, con un rendimento allo 0,136%, nuovo minimo storico.
Ieri in chiusura sul mercato grigio il rendimento del nuovo decennale scambiava al 2,385% dal 2,60% registrato a fine luglio quando ad andare in asta è stato il titolo con scadenza settembre 2024.
Pur in concomitanza del periodo di aste è invece ancora tonico il secondario italiano soprattutto nella parte lunga della curva con tutta probabilità sostenuto dalle parole pronunciate da Mario Draghi a Jackson Hole la scorsa settimana che, secondo il ministro tedesco Schaeuble, sono state però interpretate in modo esagerato. Qualche tensione – che ha provocato un riallargamento dello spread tra Btp e Bund e ha leggermente allontanato il tasso del decennale dai minimi – si è vista ieri pomeriggio quando fonti della Bce hanno parlato di un intervento improbabile da parte dell'istituto centrale senza un calo significativo dell'inflazione della zona euro, la cui prima lettura verrà resa nota venerdì. Oggi il tasso del decennale italiano riparte dal 2,382% della chiusura di ieri e lo spread tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni dai 148 punti base del finale di seduta.

DATI MACRO
Per quanto riguarda i dati italiani dopo il deludente dato sulla fiducia dei consumatori italiani di agosto al di sotto delle attese oggi sarà reso noto da Istat l'indicatore sulla fiducia delle imprese dello stesso mese, che dovrebbe attestarsi a 99,3 da 99,7 di luglio.
Sul fronte tedesco è invece atteso il dato relativo ai disoccupati di agosto (attesa 6,7%) e con la stima sui prezzi al consumo di agosto (attesa dato nazionale invariato m/m; 0,8% a/a; dato armonizzato 0,0% m/m; 0,8% a/a), importanti in chiave Bce in vista del dato sull'inflazione della zona euro.
Spunti interessanti sul fronte macro e in chiave Federal Reserve in arrivo anche dagli Stati Uniti con la seconda lettura del Pil del secondo trimestre (attesa 3,9% a fronte del +4% di fine luglio quando l'espansione fu superiore al previsto) e le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (attesa 300.000).

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