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ITALIA: FMI ENNESIMO OUTLOOK NEGATIVO
Purtroppo nella giornata di ieri anche l'FMI (Fondo Monetario Internazionale) di base a Washington evidenzia una visione negativa per la congiuntura economica italiana. Il verdetto è maggiormente negativo dal momento che è in linea con i rapporti di Ocse, Confindustria e S&P.
Il documento di FMI pone l'accento in particolare sui valori di stima dei dati relativi al prodotto interno lordo 2014 che vengono aggiornati in negativo al -0,1% rispetto al valore di luglio pari al +0,3%. Il valore evidentemente è negativo e a poco vale la proiezione positiva 2015 stimata al +1,1% . Il deterioramento delle prospettive sul Pil ha ovviamente una ricaduta sui conti pubblici.

Il Fondo, inoltre, corregge a 3,0% da 2,7% del 'Fiscal monitor' di aprile la proiezione sul disavanzo in percentuale del Pil nel 2014 e stima 2,1% da 1,8% per l'anno prossimo. Passa infine da 134,5% a 136,4% per quest'anno e da 133,1% a 135,4% per il 2015 la stima sul debito/Pil.

SCOZIA: FLASH REFERENDUM
Ci riserviamo di commentare nei prossimi giorni eventuali ripercussioni e sfaccettature della vicenda. Per ora doverosamente riportiamo la notizia ampiamente affrontata da tutta la stampa. La Scozia, dunque, resta nel Regno Unito e si attende di vedere la reazione del mercato all'esito del referendum scozzese dopo che lo spettro del sì all'indipendenza nei giorni scorsi aveva pesato su mercati ed in particolare su quello spagnolo dove esiste la questione della Catalogna.

l premier David Cameron ha brevemente commentato: "Era un passo di democrazia che andava fatto. Uniti siamo migliori", ha detto da Downing Street. Entro gennaio sarà approvato il pacchetto di leggi per la devoluzione della Scozia promesso prima del referendum. Ma non solo: più autonomia sarà garantita anche alle altre regioni del Regno: Inghilterra, Irlanda del Nord e Galles.

TLTRO: LA REAZIONE DEI MERCATI
Ieri abbiamo evidenziato l'adesione, per così dire, "non proprio elevata" all'operazione. I mercati del debito, dopo una prima reazione negativa ai dati della Bce sulla partecipazione degli istituti di credito al Tltro, hanno, in un primo momento reagito discretamente e in terza battuta sono calati nuovamente.
E' evidente che oggi si attendono le reazioni "del giorno dopo".
La Banca centrale europea ieri ha assegnato 82,602 miliardi di euro di fondi a quattro anni nella prima operazione di finanziamento 'Tltro', finalizzata a rilanciare il flusso del credito all'economia reale.

MOODY'S: FRANCIA SOTTO OSSERVAZIONE
E' atteso subito dopo la chiusura dei mercati il verdetto di Moody's sul rating sovrano francese. L'agenzia di rating, secondo quanto riportato ieri da un giornale, avrebbe informato il governo francese che taglierà il rating del debito sovrano di un gradino ad 'Aa2'.
Ovviamente però il ministero ha però smentito la ricezione di notifiche dall'agenzia di rating

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