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ARTICOLO 18 E RIFORMA DEL MERCATO LAVORO
Vittoria di Matteo Renzi sull'articolo 18. Dalla direzione del Pd di ieri sera emerge un documento che modifica la delega al lavoro con 130 voti a favore, 20 contrari e 11 astenuti. Questo epilogo rafforza la posizione del premier. Un esito che indica il nuovo corso del Pd di Renzi: "Noi oggi abbiamo detto con serenità che gli imprenditori sono dei lavoratori e non dei padroni e che la sinistra si candida a rappresentarli".

Il primo passo del jobs act chiede il reintegro per i licenziamanti disciplinari oltre che discriminatori, due miliardi per gli ammortizzatori sociali e la riapertura del confronto con le parti sociali. Ricordiamo brevemente che la norma dell'articolo 18, approvata all'apice del boom economico nel 1970 e ritoccata in piena bufera finanziaria nel 2012 dal governo di Mario Monti, protegge i dipendenti delle aziende con più di 15 dipendenti contro i licenziamenti senza giusta causa, ma non quelli assunti nelle piccole o con contratti precari.

Per chi vuole approfondire rimandiamo al seguente link "Pd: meno articolo 18, più imprenditori. Renzi rompe coi 'vecchi'. E D'Alema attacca":http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/29/lavoro-renzi-votiamo-una-posizione-chiara-per-superare-i-tabu/1137450/

ITALIA: IN AGENDA MOLTI DATI MACRO
L'agenda Istat della mattinata è densa di appuntamenti. E' previsto per le 10.00 la diffusione del dato relativo ai disoccupati di agosto, con attese per un tasso invariato da luglio a 12,6% e di seguito è prevista la diffusione del dato sull'inflazione di settembre, che dovrebbero mettere in luce l'ennesimo rallentamento del costo della vita, con una caduta di 0,3% su mese e 0,1% su anno.
Sono stati pubblicati ieri, invece, i dati analoghi relativamente a Spagna i cui sono risultati perfettamente in linea al consensus con una caduta tendenziale di 0,3%, Germania con valori lievemente superiori con un tasso annuo fermo a 0,8%.

GIAPPONE: DATI MACRO
Il dato relativo alla produzione industriale di agosto evidenzia ad una lettura preliminare una flessione mensile di 1,5%, contro attese per un +0,2%. Per quanto concerne, invece, la spesa delle famiglie sempre riferita ad agosto il dato mostra un rallenatmento al tasso mensile di 0,3% per una caduta annua di 4,7% (attesa 1,2% su mese -3,8% su anno).
Il tasso di disoccupazione infine cala a 3,5% (3,8% le aspettative e la statistica di luglio) mentre le vendite al dettaglio balzano al tasso annuo di 1,2% su attese per un incremento di 0,3%.

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