L'assemblea di Retelit ha approvato a larga maggioranza la cancellazione dell'operazione di emissione di due obbligazioni convertibili al tasso dell'8%.strike 1 euro munite di warrant gratuiti deliberata dal precedente CDA,cambiato tre settimane fa.. L'emissione di questo prestito era stato proposto dal vecchio CdA a due finanziarie australiane ed americane senza chiedere l'OK dell'assemblea e senza dare ai vecchi soci il diritto d'opzione. Le nuove CV erano state duramente criticate dal lombardreport.com in quanto il controllo di Retelit passava praticamente nelle mani di queste due societa' straniere (Retelit capitalizza 95 milioni, ed ha un azionariato polverizzato mentre l'aumento di capitale al servizio di CV e warrant era di circa la meta' di tale cifra,tanto per dare una idea dell'operazione)
Ho percio' preso subito la parola in assemblea per ricordare che l'approvazione di tale operazione avrebbe comportato una forte perdita per i soci -esautorati dal pratico controllo senza incassare il premio)ed ho proposto che tale operazione,se resa necessaria dall 'obbligo di finanziarci per la posa del cavo tra Italia e Australia,venga proposta in primo luogo ai soci.
In tal caso nascerebbe un succoso diritto d'opzione che i soci potrebbero monetizzare in borsa. Altri invece sarebbero interessati ad incrementare la partecipazione acquistando i diritti.
L'intervento sembra sia stato molto apprezzato .Successivamente un altro socio ha ricordato le spese connesse con questa assurda avventura,presa senza l'OK assembleare, ed ha richiesto che il nuovo CdA si interessi ad un recupero delle somme pagate come consulenza etc.
Il nuovo presidente del CdA di Retelit ,sulla tolda di comando da pochissime settimane, ha risposto alla mia proposta dicendo che sara' sicuramente presa in considerazione,tra le possibili forme di finanziamento, non appena si sara' deciso lo sviluppo futuro di Retelit..
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)
