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ITALIA: LE STIME DI OCSE E FMI
Come accennavamo ieri il Fondo Monetario Iternazionale (FMI) nel suo rapporto semestrale (Fiscal monitor) ha indicato che il progressivo miglioramento dell'economia italiana, stimato per quest'anno e per il prossimo, dovrebbe riflettersi in un parallelo e graduale miglioramento degli aggregati di finanza pubblica prendendo come base temporale il periodo sino al 2020. Riassumendo quanto riportato sullo studio, il rapporto debito/Pil dovrebbe progressivamente calare a 130,5% nel 2017, 128,3% nel 2018, 125,8% nel 2019 e 123% nel 2020.
In data odierna invece dovrebbe essere diffuso il composite leading indicator di agosto elaborato dall'Ocse.

FOMC: MINUTE IN CORSO DI PUBBLICAZIONE
E' prevista per oggi la pubblicazione dei verbali relativi all'ultimo Fomc a cura di Federal Reserve. Sarà interessante l'analisi di queste minute soprattutto in ottica di politica monetaria: non mancherà infatti l'occasione di trarre qualche spunto anche se, lo ricordiamo, la riunione ha di poco preceduto l'ultimo deludente dato sull'occupazione Usa pubblicato venerdì scorso.
Qualche indizio potrebbe comunque giungere sulla possibilità che la Fed operi un rialzo dei tassi d'interesse, il suo primo dal 2006, quest'anno o più avanti, nel 2016.

GIAPPONE: DATI MACRO
Risulta una sorpresa il dato di agosto relativo agli ordini di macchinari, che ha mostrato un declino del 5,7% congiunturale contro attese per un +3,2%. Se analizziamo il dato su base annua il calo è stato del 3,5% contro attese per un rialzo del 4,2%.
Sempre in agosto risulta in avanzo invece, (dato che si conferma da oltre un anno) il saldo delle partite correnti che evidenziano una riduzione del deficit commerciale, dato che la debolezza dello yen ha stimolato gli investimenti esteri.
Secondo i dati destagionalizzati, il surplus si è attestato a 1.650 miliardi di yen, al di sopra delle attese per 1.221 miliardi.

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