L'Italia recepisce la Bank Recovery and Resolution Directive


Con i decreti legislativi 180 e 181/2015 l'Italia ha recepito la direttiva europea BRRD: Bank Recovery and Resolution Directive.
La direttiva è piuttosto complessa, ma riassumendola possiamo dirvi che riguarda la nuova normativa sulle risoluzioni delle crisi bancarie che sarà efficace dal prossimo gennaio 2016.

La nuova normativa come detto riguarda le ipotetiche e future crisi bancari che saranno, da gennaio, gestite da una Autorità indipendente, detta autorità di risoluzione, istituita presso Banca d'Italia.
La nuova autorità italiana di risoluzione delle crisi bancarie, avrà particolari poteri ed avrà l'obiettivo di evitare interruzioni nella prestazione dei servizi essenziali offerti dalle banche, ripristinare condizioni di sostenibilità economica della parte sana della banca ed eventualmente liquidare le parti restanti.

In presenza di eventuali crisi bancarie l'Autorità dovrà attuare le seguenti misure di risoluzione:
1) Vendere parti dell'attività
2) Costituire una nuova entità (Bridge Banche) alla quale si trasferiranno le attività e passività
3) Costituire un veicolo (Bad Bank) al quale saranno trasferite le attività deteriorate
4) Bail In (salvataggio interno).

In ultima analisi le perdite di un istituto di credito saranno sopportate da:

  • a) Azionisti
  • b) detentori di obbligazioni subordinate
  • c) detentori di obbligazioni senior
  • d) conti correnti con liquidità superiore ai 100.000 euro. Sono invece esclusi dal Bail-in: depositi fino a 100.000 euro, detentori di covered bond, debiti verso i dipendenti, enti previdenziali, fornitori e fisco. Il Bail-in, quindi, arriverà solo in ultima analisi dopo una serie di tentativi di salvataggio dell'attività bancaria.

Per quello che ci riguarda l'importante è ricordarsi che i depositi entro i 100 mila euro saranno integramente garantiti dal sistema di garanzia e di contro, i bond bancari in primis i subordinati, non potranno più essere considerati come tutti uguali, ma bisognerà fare una selezione sempre più attenta e ponderata. Da gennaio dunque, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, il mercato dovrebbe diventare più efficiente per ciò che riguarda il mercato dei bond bancari, con rendimenti che rispecchieranno sempre più il grado di solidità dell'emittente; in poche parole dovrebbe esserci più concorrenza che sarà a scapito della nonna che si fiderà ciecamente del bancario allo sportello, ma sarà a vantaggio dell'investitore avveduto.

Grandi novità alle porte e noi come sempre saremo qui ad analizzarle e segnalarle a tutti i nostri lettori.

Redazione RC

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