SIAMO ANDATI A TARGET SU...


Mercati USA sempre in laterale con gli indici che attualmente viaggiano intorno al + 0,15% ca. I dati macro usciti nel pomeriggio indicano un rallentamento dell'economia statunitense, con i nuovi ordini industriali di Gennaio 2015 in calo per il sesto mese consecutivo anche se solo del – 0,2% a fronte di un attesa degli analisti per un + 0,2%, con le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione in aumento di 7.000 unità a 320.000 per la settimana conclusa il 28 febbraio scorso contro attese degli analisti per 295.000 richieste, e con la produttività non agricola scesa ad un tasso annuo del 2,2 per cento nel quarto trimestre 2014 in linea con le aspettative degli analisti (- 2,3%) ma in aumento rispetto alla rilevazione del mese precedente a – 1,8%. Infine un dato preoccupante per l'inflazione e conseguentemente per l'aspettativa di rialzo dei tassi, è uscito il costo del lavoro per unità prodotta che è aumentata a un tasso del 4,1 per cento nel quarto trimestre, dato che è stato rivisto al rialzo dal tasso di 2,7 per cento riferito al mese scorso.

Passando ora ad analizzare i mercati europei, in chiusura sono tutti in ampio territorio positivo grazie anche alle decisioni della BCE rilasciate nel pomeriggio dove è stato riferito che il cosidetto QE inizierà lunedi prossimo 9 marzo e che l'Istituto acquisterà titoli per un importo pari a 60 miliardi €/mese fino a settembre 2016 o fino a quando l'inflazione non si porterà intorno al 2 per cento. Gli acquisti si riverseranno su titoli di istituzioni sovranazionali (max 12%) e su titoli considerati "investment grade" anche con rendimenti negativi, ma fino a rendimenti di – 0.2 %. Inoltre rimangono fuori dagli acquisti i titoli dei Paesi che stanno seguendo un piano di assistenza internazionale (Grecia) fino alla conclusione delle verifiche in atto da parte della cosidettaTroika. Infine il Presidente della BCE, Mario Draghi, ha ribadito che ora siano i governi della zona euro a intraprendere le dovute riforme economiche strutturali al fine di contribuire "in modo decisivo" per l'auspicata ripresa economica dell'area.
Dicevamo dei listini europei che hanno chiuso in netta positività con il nostro FTSE-MIB in rialzo del + 1,30% seguito da DAX, EUROSTOXX50, CAC40 ed EOE olandase con un + 1,00% ca. per concludere con l'IBEX a + 0,70% e lo SMI svizzero a + 0,47%.

Per quanto riguarda il nostro Portafoglio azionario, da registrare l'ennesimabuona notizia per i c/c degli abbonati, infatti abbiamo venduto in profit la prima metà della posizione sul titolo italiano:

ANIMA HOLDING (IT0004998065) A 5,345.

LA REDAZIONE.

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