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BTP E GRECIA
Andamento misto ieri in chiusura per il secondario italiano che, dopo una seduta di rialzi, ha visto il decennale andare in perdita con il Bund e in scia ai Treasuries Usa, in attesa della pubblicazione delle minute della Fed. La trattativa sul debito greco è ancora lontana dall'essere risolta, mentre per Atene si avvicinano i prossimi rimborsi, a partire da 1,5 miliardi dovuti al Fondo il prossimo 5 giugno. Il portavoce del gruppo parlamentare di Syriza ha detto ieri che Atene non sarà in grado di rimborsare il prestito Fmi se per quella data non sarà ancora stato raggiunto un accordo con i creditori internazionali. Schaeuble ha detto al 'Wall Street Journal' che oggi dovrebbe riflettere molto prima di ripetere che la Grecia non andrà in default.

ZONA EURO: IN ARRIVO I DATI PMI
Sono in arrivo i dati relativi ai PMI zona euro. Le attese indicano indici in espansione, sia per il comparto manifatturiero che per il terziario: in particolare per la manifattura le attese sono di un indice a 52, mentre per il settore servizi le stime si attestano a un 53,9.
In arrivo oggi anche i Pmi preliminari da Francia, Germania relativi a maggio.

PUBBLICATE LE MINUTE FED
E' di ieri la pubblicazione delle minute relative al Fomc di Aprile. Dall'analisi si evince che molti funzionari della Fed hanno ritenuto prematuro un rialzo dei tassi d'interesse in giugno e che un rialzo dell'inflazione sia compensato da un più debole mercato del lavoro e da dati macro più fiacchi. Sulla base di quanto si legge sui verbali, inoltre, la maggior parte dei partecipanti alla riunione si aspetta un'accelerazione dell'economia Usa dopo il rallentamento del primo trimestre e un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro.
Altro aspetto di rilievo è la delusione per il fatto che il calo dei prezzi del petrolio non abbia stimolato i consumi come sperato. Le minute, infine, contengono cenni alle situazioni della Grecia e della Cina.

CINA: DATI COMPARTO MANIFATTURIERO
Ancora in contrazione (e per il terzo mese consecutivo) il comparto manifatturiero cinese che, secondo la stima flash del Pmi di maggio scende più delle attese: 49,1 il dato rilevato contro 49,3 del dato atteso.
La produzione si è contratta a seguito sia di una minor domanda interna che estera. A questo punto non è difficile immaginare che queste deboli indicazioni possano essere propedeutiche a nuovi stimoli monetari.

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