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DISCORSO PRAET
Come anticipavamo ieri il discorso di Praet è stato particolarmente interessante. A quanto sostiene lo stesso Praet infatti, la Bce registra un aumento dei rischi sul raggiungimento del target di inflazione del 2%, a causa della discesa dei prezzi delle commodity e del rallentamento economico in diversi paesi emergenti, pur essendo pronta a rispondere, anche attraverso un rafforzamento del quantitative easing.
Sempre secondo Praet infatti, il programma di acquisto asset fornisce a tale scopo "sufficiente flessibilità, in termini di importo, composizione e durata".
Segnaliamo inoltre che per oggi è atteso anche un intervento di Coeuré, altro esponente di primo piano della Bce.

TASSI USA: IPOTESI DI INTERVENTO PIU' LONTANA
Sulla base di quanto asserisce Dudley, presidente della Fed di New York, l'ipotesi di un rialzo dei tassi Usa già nel corso del meeting di settembre della banca centrale non appare più così convincente come qualche settimana fa perchè le recenti tensioni sui mercati hanno aumentato i rischi per l'economia del paese. Si tratta dunque di un parere autorevole che conferma le perplessità già espresse dagli operatori di mercato in questa ultima e turbolenta parte del mese di agosto. Sarà, dunque, necessario valutare altri dati economici prima di esprimere un giudizio finale sui tempi della stretta monetaria

REVISIONE PIL USA
Il dato più atteso di giornata proviene sicuramente dagli Stati Uniti è consiste nella seconda lettura del Pil Usa del secondo trimestre, la cui diffusione è in agenda nel pomeriggio. Le attese degli economisti indicano una revisione al rialzo del dato, ad un +3,2% annualizzato dal 2,3% della prima rilevazione, pubblicata a fine luglio. Ricordiamo che nel primo trimestre l'economia Usa era cresciuta dello 0,6%.

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