Piano Bar : Quadro Tecnico del 2015-09-27


Piano Bar di Virginio Frigieri
Quadro Tecnico del 27 Set. 2015

Caccia a Ottobre Rosso… Venerdì sera mentre tornavo a casa ascoltavo Mr. Barisoni che gongolava per gli ottimi dati americani, per la decisione ufficializzata della Fed di alzare i tassi entro Natale e per la pronta risposta dei mercati europei che festeggiavano con rialzi oltre il 3%. Insomma un quadro idilliaco per un autunno tutto in discesa per le borse, fino a Natale quando Babbo Natale calerà con le renne a portare doni a tutti….
Venerdi sera guardo le chiusure dei mercati americani e scarico i miei report.

Dopo un rally al rialzo l'S&P500 ha chiuso sotto la chiusura del giorno precedente formando un classico Key Reversal Bearish. Niente di euforico dunque.
Poi butto uno sguardo al Russell 2000 a 30 minuti per leggere meglio la suddivisione del modello d'onda.

L'onda iii cerchiata è in moto , poi è possibile che vi siano ancora due o tre giorni di rimbalzo ma già con le prime 3-4 sedute di ottobre i minimi del 24 agosto dovrebbero cedere e registrare nuovi minimi.

Tutti i modelli d'onda dei principali indici azionari sono pronti a sperimentare nuovi minimi…
Per quello che riguarda il rimbalzo delle borse europee penso che le mani forti del mercato, a prescindere dalla signora Yellen stiano solo cercando di rendere meno brutti gli indici, dopo la batosta di Volkswagen, per poter chiudere il 3°trimestre in modo decente. Ma mercoledì sera la trimestrale va in cavalleria e da giovedì credo torneranno le vendite.
Per quello che riguarda l'economia degli States, Yelllen ed indici a parte, vi invito ad osservare attentamente il grafico sotto che traccia la curva che misura lo spread tra "Junk Debt" rispetto ai "Treasury Bebt"

Come si vede a giugno dello scorso anno il differenziale tra il rendimento sul debito spazzatura e il debito del Tesoro americano viaggiava al 3,23%. Verso la fine del 2014 si era già saliti al 5,52%. La successiva onda (2) ha corretto al ribasso riportando il valore della curva sotto il 4,5%. Ma a giugno di quest'anno è iniziata una poderosa onda (3) che nella seduta di venerdì (subito dopo l'annuncio della FED) ha messo a segno un nuovo massimo degli ultimi 3 anni raggiungendo il 5,88%.
Come si vede nonostante le dichiarazioni degli economisti che raccontano di un'economia sana e in buona crescita verso l'alto, le condizioni di credito non stanno affatto migliorando ma peggiorando.
Un ampliamento dello spread, significa che gli investitori percepiscono un aumento del rischio nel possedere debito di qualità inferiore rispetto ad un debito di grado più elevato, in modo che aumenta di conseguenza la richiesta di premi più alti. Il cambiamento di umore psicologico verso una maggiore conservatorismo è la causa fondamentale della imminente crisi del credito. Il grafico dello spread Junk-to-U.S. Treasury è in un'onda (3), che dovrebbe ampliare la distanza tra le due curve ben al di sopra del 7.00%. Appena questo accadrà il valore di quasi tutte le attività finanziarie cadrà. Considerato il livello di informazione finanziaria da terzo mondo che abbiamo, c'è da scommettere che i titoli dei media probabilmente non si concentreranno sugli spread creditizi di per sé, ma sui fallimenti che seguiranno dopo,.. a babbo morto…

Rendimenti dei T-Bond:

Settimana altalenante per i rendimenti del trentennale americano, che chiudono l'ottava dopo aver segnato un nuovo minimo a 2,865 nella seduta di giovedì per poi tornare a 2,977 in intraday venerdì e chiusura a 2,960. Se il minimo di giovedì ha finalmente concluso l'onda ii cerchiata e la barra di venerdì rappresenta l'inizio di onda iii cerchiata, dovremmo vedere scintille verso l'alto, ma se l'onda ii non fosse ancora terminata allora dovremo tenere d'occhio la zona attorno a 2,71-2,78 perché un cedimento di quel livello spiazzerebbe mettendo in crisi il nostro modello.

Dollar Index e EUR/USD:

Il Dollar Index, meno di una struttura di onda 2 più complessa che per ora non si vede, dovrebbe essere nelle prime fasi di un onda 3 di grado minor il cui target si colloca sopra 100,39.
I nostri ragionamenti sarebbero sbriciolati da una rottura di 94,063 ovvero il minimo di onda 2.

Sull'Euro abbiamo una situazione simile ma di segno opposto . Anche qua dovremmo essere in onda iii minute cerchiata e un eventuale superamento di 1,1461 invaliderebbe il modello. Tuttavia mentre il Dollar Index ha fatto un nuovo massimo venerdì , l'Euro non ha confermato con un nuovo minimo. E' anche questo uno dei motivi per cui prima abbiamo accennato ad una possibilità di onda
2 più complessa, ma non tiriamo conclusioni affrettate prima che il mercato ci indiche dove vuole andare. Per ora le tendenze generali restano invariate e quindi Dollaro su ed Euro giù.

Oro e Argento:

L'oro sta proseguendo nel suo rally e nella seduta di giovedì ha portato il suo massimo a 1.157,07. La nostra previsione resta intatta come il nostro target sopra a 1307,40$. Dal momento che l'argento non ha confermato come si vede nel grafico successivo è probabile che l'onda (i) Minuette sia già conclusa col massimo di giovedì, e che la prossima settimana l'onda (ii) ritracci parzialmente l'onda (i) e l'area attorno a 1121 che comprende il livello precedente di onda iv e rappresenta anche il 62%
di onda (i)potrebbe essere il punto di arrivo della correzione. L'alternativa potrebbe essere che l'onda (i) era gia conclusa sul massimo della scorsa settimana e la successiva correzione sarebbe l'onda (ii) per cui ora saremmo già in onda (iii). Quale che sia l'interpretazione corretta, noi aspettiamo la rottura di 1.157,07 con una conferma dell'argento e a quel punto saremo certi che l'onda (iii) sta lavorando.

A parte la mancata conferma sul nuovo massimo dell'oro, diciamo che per me può andare dove vuole. L'unica cosa che manderebbe in crisi la nostra vision sarebbe la rottura al ribasso del minimo del 15 settembre a 14,24.
Primo target sopra 16 e target finale sopra 18.

alla prossima.

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