Un ultimo sguardo alle curve prima del 2017


Il 2016 volge ormai al termine e tra poco più di una seduta sarà archiviato.
Diamo quindi un ultimo sguardo alle nostre curve in questo 2016, pur condizionate dal clima festaiolo che vede scambi rarefatti su tutti gli asset. Il mercato molto presumibilmente galleggerà ancora in questa situazione sino a dopo l’Epifania, per riprendere a pieno regime la seconda settimana di gennaio.

Ormai “digerita” la divergenza tra la politica monetaria FED e quella BCE, i mercati si sono dimostrati piuttosto fiacchi in queste ultime sedute, salvo una generalizzata contrazione dei rendimenti che di fatto ha riportato le cose alla situazione di qualche settimana fa. La ZC Yield Curve, pur mantenendo la ripidità che la caratterizza da qualche tempo a questa parte, è tornata a segnare rendimenti dell’1,25% sul tratto a lunga contro i quasi 1,40% della precedente osservazione. Ciò può significare che il “tapering” è stato digerito e si torna a comprare contando sul sostegno della BCE per tutto il 2017.

Anche i forward su Euribor 6 mesi si sono adeguati, segnando un minimo ridimensionamento sulle attese dei tassi: sulle scadenze a lunga siamo ora in area 1,80% contro il circa 2% della rilevazione precedente.

Confermate le attese sull’inflazione – sia europea sia italiana – come evidenziato dalle curve degli ZC Inflation Swap – che vedono un’inflazione EUR ormai in linea con il target del 2% posto dalla BCE e che vedono l’inflazione italiana seguire a ruota, sotto target di appena 20 bps.


Ne consegue che anche il modello Season Adjusted sull’infalzione attesa ricalca quanto visto nell’ultima rilevazione e rende sempre valida l’idea di riprendere a puntare per il 2017 sui titoli inflaztion linked.


Stando quindi ai grafici attuali, pare che le linee guida per il 2017 tracciate un paio di settimane fa si confermino al momento corrette; staremo a vedere come si aprirà il nuovo anno, quando i mercati riprenderanno a funzionare a pieno regime con il ritorno dei “grossi” davanti ai monitor.

Un’idea, del tutto personale e al di là dei modelli e dei grafici, che mi sta rimbalzando nella testa è che il prossimo anno potrebbe segnare il ritorno delle condizioni minime – del tutto assenti da tempo immemore – per lavorare i bond in ottica di trading e non solo di asset di portafoglio.

Ripeto, è solo una sensazione, avulsa da qualsiasi fondamento tecnico e perciò va presa per quello che vale, quasi certi che il mercato mi smentirà. Ma se l’intuizione dovesse essere giusta, allora, mi attrezzerò per essere pronto e spremere quanto più possibile da un mercato che ha regalato tante soddisfazioni negli anni passati.

A tutti voi lettori e a tutti i miei colleghi di LombardReport i miei migliori auguri di Buon Anno!

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