palladio: dopo averlo cavalcato anni fa ora l'abbiamo abbandonato. Perché...


Molti amici ci hanno contattato nelle ultime settimane chiedendoci perchè ci stiamo focalizzando da un anno sull'argento dimenticando il palladio,proprio quel metallo che ci aveva dato grandissime soddisfazioni quando salì ben oltre quota 700/$ oz.

Le ipotesi che  avevamo allora avanzato sul deficit estrattivo sono sempre valide. Le scorte sono praticamente azzerate in Russia o almeno sono molto limitate.

L'utilizzo nei catalizzatori si incrementa sempre a scapito ,quando possibile, del platino.

Ma una caratteristica del palladio sta frenando il nostro interesse. Il palladio èsempre e solo un materiale utilizzato nell'industria. Gli investimenti sono scarsissimi,anche se l'ETC e' molto popolare.

Un articolo di Vronsky,co-fondatore di gold-eagle.com pubblicato da pochi  giorni sintetizza le nostre preoccupazioni:" Palladium price is forecasting a decline in the US economy".

L'autore mostra il testa e spalla ribassista sul metallo, segnala che il comportamento dell'oro è molto piu' forte e  avvisa i lettori che il rapporto oro/palladio per le performance  sta puntando chiaramente verso l'oro. Visti gli utilizzi dell palladio nell'industria il segnale non è piacevole. Il palladio aveva avuto una sberla ribassista in gennaio perdendo cento dollari per oncia in poche battute. Poi è rimbalzato.Ora e' a 590 $ ma sempre lontano dai massimi biennali di 910 dollari !,al contrario dell'argento e dell'oro. Per queste ragioni preferimo evitarne l'acquisto.

Aggiungiamo che personalmente riteniamo assurdo che l'oro quoti il 30% del platino. Una forbice che ci farebbe prebabilmente  preferire il platino al palladio se dovessimo scegliere tra i due metalli utilizzati nelle catalitiche.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)