Tra argento, derivati Deutsche Bank, svalutazione yuan, etc.


Qualche pensierino sui mercati, anche se non interessera' a nessuno....

1) Argento: Ted Butler oggi ricorda nell'articolo Turning the tide che i COT, commercials americani che controllano il mercato dell'argento stanno perdendo ,tra oro ed argento, in pochi mesi, una cifra allucinante: 2,1 miliardi di dollari !! Sono istituzioni che non hanno mai perso. Butler si attende un possibile colpo di coda dei ribassisti, per limitare le loro perdite, nell'articolo inoltre avanza la sua ipotesi che il costo medio dell'argento di JP Morgan, detentrice della colossale quantita' di metallo bianco, sia attorno a 20 dollari. In tal modo hanno azzerato la grossa perdita che avevano con il metallo a 14 $. Rimangono intatte le sue previsioni che la scarsita' di argento sul mercato provochi prima o poi una folle ulteriore corsa agli acquisti, oltre al 30% gia' fatto. noi percio' rimaniamo fermi rigiocandoci parte del veramente cospicuo utile derivante da PHAG. Chi non risica non rosica...ma  lo stop loss 10% è  da tenersi.

2) La speculazione contro l'Italia bancaria. impazza sempre,purtroppo.  L'estero ci ha nel mirino da anni. In parte hanno ragione,ma molte volte è una fissazione.E la" lezione" viene dalla Germania. proprio il Paese che ha una banca colossale che denuncia  enormi  derivati pari a 15 volte il pil tedesco. E la quale banca sono emessi  avvisi di preoccupazione dal FMI!! Le autorita' europee (tedesche) sono invece  capaci  di concentrarsi solo sulle banche italiane. Queste avranno tutti i problemi derivanti da crediti difficili da incassare etc. etc. ma questi crediti sono garantiti da immobili. L'incasso del credito verra' dilazionato di qualche anno se non troveranno nuove modalita' a livello governativo, ma mi sembra che ci siano differenze tra un credito garantito e solo ritardato come incasso e misteriosi  derivati sui quali aleggia un grande silenzio,per di piu' additati nientemeno che dal Fondo Monetario Internazionale come  fonte di grave incertezza.. Mi sembra la storia della pagliuzza e della trave...Naturalmente la cosa è seria e ci auguriamo di cuore che queste siano solo parole senza seguito.

3) Nel silenzio totale la Banca Centrale cinese continua a svalutare la yuan. L'anno scorso c'erano i titoli cubitali sui giornali e interviste ai gestori etc etc. mentre oggi silenzio. Eppure non è un bel segno perché significa che in Cina le cose non vanno molto bene.

4) La rubrica degli investimenti a scarso rischio del lombardreport.com  non deve essere assimilata alle visite ad un casino'. Per tale ragioni i possessi sono sempre ponderati per limitare i rischi. e i suggerimenti scarsi. Un mercato che crolla del 25% in sei mesi e poi rimbalza a singhiozzo del 4% ( e solo qualche volta) non ci interessa. Troppi rischi. Non si rischia così il risparmio faticosamente accumulato. Per queste ragioni la rubrica non interviene sui titoli rischiosi in questi frangenti. Aspetteremo segnali piu' importanti dall'analisi tecnica e fondamentale  per intervenire. Per ora sempre metalli preziosi (presenti da gennaio, quando tutti le disprezzavano.. ed ora saliti del 30% con le relative azioni aurifere e argentifere alle stelle e vendute in quanto rialzi del 70%-90% vanno sfruttati. senza tirare troppo la corda ..)) ed un micro-micro  pugno di azioni  italiane per  potere seguire tali societa', meritevoli di attenzione, in assemblea.

Come avete capito, i guai finanziari colpiscono tutti ma per gli stranieri il corpo debole è l'Italia con il suo debito pubblico. In Cina il rapporto debito/pil è 225% (ieri sul Sole), mentre il Giappone fa a gara per superarlo. Per queste gravissime situazioni silenzio assoluto ma sul 133% dell'Italia i tedeschi + olandesi + Paesi baltici sono scatenati. Anche se sommando, come si dovrebbe fare, i debiti dei privati  al debito pubblico siamo praticamente in linea con le altre Nazioni. Ma nessuno fa questo conteggio basilare ! Speriamo che passi la proposta di MF "l'Italia c'e'" per diminuire di un 20% l'incidenza del debito con l'intervento della CDP o di emissioni di obbligazioni garantite statali dagli immobili posseduti dal Governo, utilizzeremmo le stesse procedure spesso seguite dai tedeschi. Non avrebbero piu' armi valide per puntare contro l'Italia su questo argomento .....In attesa che ne trovino un altro !!

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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