La prudenza ha pagato: dormiamo tranquilli


Difficile dare un giudizio della situazione attuale di mercato. Da un lato abbiamo le Borse europee e quella americana che reggono il colpo, dall'altra abbiamo la nostra che mostra una perdita di forza relativa inquietante. Stanno venendo al pettine i nodi della situazione italiana e del suo debito mostruoso ? Un lettore tempo fa mi aveva chiesto uno dei miei soliti editoriali sulla situazione lacrimevole di questo Paese: io l'avevo promesso e non l'ho mai scritto. Peggio l'ho scritto una decina di volte e non ho mai avuto il coraggio di pubblicarlo. Sicuramente invecchio anche io e forse ho la vista annebbiata, ma davvero un rialzo come quello che viviamo ora (abbiamo visto ?) non ha niente a che vedere con il contesto generale del nostro Paese. Con un debito di 2400 miliardi di euro e un tasso medio del 3% su questo debito ogni aumento del tasso di interesse sui mercati ci impone 24 miliardi di euro di tasse in più, e tenuto conto che produciamo da anni un avanzo primario ci si chiede da dove questi soldi possano mai arrivare. Il conto è molto semplice: il qe europeo doveva servire per riformare i paesi "deboli", ma qui di riforme e di veri e propri tagli della spesa non se ne sono visti, quindi rimaniamo in una situazione molto provvisoria, ancorati alla permanenza di Draghi alla guida della BCE che dura ancora per due anni e mezzo. E poi ? Oggi un report della Goldmans Sachs illustrava come l'inflazione in Europa sia arrivata all' 1.61 e vicina a quell'obiettivo di 2% che è nel mandato della BCE. Quindi è evidente che siamo alla fine del percorso in discesa che il qe ci ha regalato e ci troviamo in una situazione in cui il disastro degli ultimi anni sotto il profilo della guida economica del paese alimenta una insoddisfazione che potrebbe portare ad un ribaltamento al governo del paese con l'arrivo di partiti anti-europeisti. Sul fatto se con la lira o senza lira abbiamo più o meno da guadagnare non entro, entro sul fatto che se una tale situazione dovesse verificarsi saremmo alla monetizzazione del debito statale e non statale: è evidente infatti che se al saldo attivo delle partite correnti tedesche corrisponde il nostro deficit alla prima corrisponde una rivalutazione e alla seconda una svalutazione. E avere in mano delle lite svalutate non è il top per chi ha asset finanziari, percepisce pensioni o stipendi o affitti. Per chi detiene aziende o immobili invece non ci sono preoccupazioni. Voi direte che io ho scritto un editoriale di macroeconomia, no, non mi attento a farlo, perché sono vaso di coccio tra vasi di ferro e ripeterei come una scimmietta cosa che leggo altrove. Quello che vi posso dire che questa che ho delineato, qualora dovesse manifestarsi, sarà una cosa all'italiana ovvero il prezzo lo pagheranno i più deboli perché così è in questo paese da tempo immemorabile e la tassa colpirà non indistintamente ma molto precisamente chi non può difendersi. Mafiosi, politici, evasori e bancarottieri la spunteranno con lauti guadagni, questo è sicuro. Sono discorsi molto terra terra, ma che colpiscono in poche righe il senso di questa nostra situazione di mercato, in cui una foglia che cade in Francia alle prossime elezioni può far capitombolare il nostro mercato o viceversa. Nella disgrazia l'Europa debbo dire che è davvero unita.

Ma torniamo al mercato. Tecnicamente la congestione orizzontale a doppio massimo è rotta al ribasso e quindi abbiamo rottura di supporto e doppio massimo. E un Sequential che tutto sommato ha preso bene il punto di svolta ciclico. Fino a qua le notizie negative. Le positive sono che la congestione era stretta e l'obiettivo del doppio massimo è già stato raggiunto. E che sarebbe stato troppo bello un bel siluro verso 24.000 / 25.000. Quindi aspettiamoci lo sciacquone e poi la risalita, questo è il quadro.

Io francamente sono felice di non avere ecceduto negli acquisti, mentre tutti i lettori spingevano a comprare il vecchio Tomasini diceva ad ogni piè sospinto aspettate che vengano presi i target, dormite sonni tranquilli. E oggi francamente siamo a pareggio con gran parte del portafoglio. E non abbiamo nemmeno ecceduto negli acquisti. Come sempre, primo non prenderle. Ma vi assicuro che in mercati e in frangenti come questi NON PRENDERLE è davvero difficile e noi ad avere un portafoglio come il nostro siamo stati bravi.

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