Siamo noi i nostri peggiori nemici dell'Europa ... e di noi stessi


I tassi a zero sono come il Viagra: non è un problema di sentiment, è un problema di chimica. E i tassi a zero sollevano qualsiasi peso e risolvono qualsiasi problema, compreso quello della crescita. Mentre lo spread rompe la resistenza di 200 sul Bund, ahimé ce lo dobbiamo raccontare sinceramente, la resistenza dei 200 è carica di significati negativi, il Financial Times pubblica una notizia davvero interessante: l’Europa nel 2016 è cresciuta del 1,7% e gli USA sono cresciuti del 1,6% e la crescita si sta trasformando in una onda costante nel 2017 con la Spagna che peraltro nel 2016 è volata di un 3,2% (chi dei miei lettori viaggia all’estero sa che fino a pochi anni fa di spagnoli in giro non ce n’erano e se ce n’erano erano dei super ricchi ora le capitali europee sono murate di spagnoli di ogni livello di reddito).

Il vaso di coccio tra i vasi di ferro siamo noi italiani, dove oggi il ministro Padovan in parlamento parlava davanti a 13 deputati in una aula deserta appunto della crisi europea. In Italia non c’è la consapevolezza che come stiamo andando avanti ora non può andare avanti, con la Madia che annuncia di regolarizzare 300.000 dipendenti statali, ovvero una azienda che è vicina alla bancarotta si appresta ad assumere 300.000 dipendenti in più. Riforme non ne sono state fatte, riforme vere, come licenziare o trasferire in altra regione 15.000 dei 16.000 forestali siciliani ad esempio oppure riconoscere che il problema della giustizia italiana sono gli avvocati, che sono troppi, e basterebbe scrivere una riga di legge per cui chi perde una causa ha diritto ad un compenso calmierato, oppure riconoscere che per fermare il flusso migratorio bisogna seppellire qualche centinaio di soldati italiani e mandarli in Libia a fermare l’esodo là e non in mare. La Merklel riconosce che esistono due euro, ma non dice, e non dicono i giornali italiani, cosa significa.

Allora ve lo spiego io. Il gioco è semplice, la Germania ha un surplus di bilancio, noi un disavanzo. La Germania dovrebbe rivalutare, noi svalutare. Ma abbiamo una unica moneta, quindi noi siamo penalizzati (cambio più pesante di quello che sarebbe da solo), la Germania favorita (cambio più debole di quello che sarebbe da solo). Fin qui lo scrivono persino i giornali. Nello stesso momento in cui qualcuno dice facciamo due cambi diversi dell’euro, di cui uno necessariamente che deve rivalutarsi, e l’altro necessariamente che deve svalutarsi, un qualsiasi giornalista finanziario che non sia minorato mentale (esiste ? Me compreso ovviamente …) la prima cosa che si chiede è: ma io sono nella zona che si rivaluta o in quella che si svaluta ?

Perché se sono in quella che si svaluta ti stanno telefonando da Berlino e ti stanno dicendo a mezzo stampa che tra poco i tuoi risparmi varranno il 30 – 50% in meno. Se va avanti questo meccanismo, oggi benedetto anche da Prodi, significa che noi siamo dalla parte di quelli che prendono quelle di Sandrone.

Ma non mi pare che nessuno corra a seppellire franchi svizzeri nei vasi di fiori del giardino. E questo mi stupisce assai, perché o sono fessi tutti gli altri colleghi oppure sono più furbo io della media, la qual ultima cosa vi assicuro che è la meno probabile. Altro aspetto, questa volta positivo, è che in realtà se ci perdi con i risparmi con una svalutazione del 50% ripartirebbe tutto, il turismo, l’industria, la Borsa. E quindi no panic, please. Come sempre bisogna entrare nelle cose per valutare l’impatto nel breve periodo (ci perdi sui risparmi) mentre ci guadagni nel medio (tutti gli asset si rivalutano). Ma in realtà quello che volevo dire, partendo da questa lunga premessa, è diverso.

E’ che solo noi europei possiamo farci del male da soli, perché non abbiamo fiducia nel futuro, la società occidentale in genere è ormai demoralizzata, avvilita da un welfare che in certi paesi del nord è onnipresente e pervasivo, narcotizzata dalle nuove religioni, senza Patria, ideali e religione. E a sfasciare l’Europa, quell’Europa che in realtà ci ha dato 70 anni di pace in un periodo di stabilità politica e sociale che mai si era vista negli ultimi 1000 anni di storia, possiamo provvedere solo noi stessi. Sicuramente tutti concordiamo che dobbiamo migliorarla, ma sfasciarla no. Ebbene quando vedo la Merkel cambiare rotta, Le Pen minacciare la Frexit, quella banda di tagliagole dei nostri politici non capire un bel niente di quello che sta succedendo, ecco allora penso che i nostri peggiori nemici siamo noi stessi.

E forse un giorno diremo che bastava aspettare 6 mesi in più per vedere ritornare la crescita anche da noi … ma del resto è poco prima dell’alba che la notta è più scura. E questo lo sa solo la sentinella.

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