Due Etf inflation linked europei a diretto confronto. Prudenza si impone!


Cedole & dividendi

Il tema è d’obbligo, anche perché occorre prestare attenzione nel cavalcare l’inflazione. I bond cosiddetti “inflation linked” vanno saputi gestire con cautela poiché se l’aumento del costo della vita è superiore al “break-even” (tasso d'inflazione che equipara il rendimento di un inflation bond con quello di un tasso fisso di uguale scadenza), la performance è maggiore rispetto a quella di un titolo di Stato a tasso fisso, mentre con una performance inferiore i rendimenti del tasso fisso sono migliori in confronto a quelli del “linker”. Ne consegue che in una fase di possibile variazione dei tassi si verifica instabilità delle quotazioni, sebbene l’inflazione continui ad accumularsi sul capitale, salvo nel caso dei Btp Italia, che hanno una struttura diversa. E’ quindi evidente che il prezzo di acquisto svolge un ruolo significativo. L’alternativa degli Etf non migliora la situazione, poiché la copertura delle scadenze inevitabilmente si amplia, aggravando l’aspetto volatilità in rapporto alle variazioni di politica monetaria, tanto più quando la copertura si riferisce a un’unica Banca Centrale, come accade per l’euro. Fatte queste premesse, ecco i due Etf più scambiati su Borsa Italiana relativamente a tale categoria obbligazionaria.

Caratteristiche e numeri

iShares Euro Inflation Linked Government Bond

Lyxor EuroMTS Inflation Linked Investment Grade

Isin

IE00B0M62X26

FR0010174292

Valuta denominazione

Euro

Euro

Valuta negoziazione

Euro

Euro

Rischio valuta

No

No

Distribuzione cedole

No, ad accumulazione

No, ad accumulazione

Sottostante

Replica i titoli di Stato indicizzati all’inflazione più importanti negoziati nell’eurozona

Replica i titoli di Stato indicizzati all’inflazione più importanti negoziati nell’eurozona

Indice

Barclays Euro Government Inflation Linked Bond

Ftse Mts Eurozone Inflation-Linked Bond Mid Price

Rischiosità

Media

Media

Maggiori motivi rischiosità

1°) Rischio variazione tassi di interesse, che penalizza le quotazioni dei bond “inflation linked”

2°) Esposizione area euro

1°) Rischio variazione tassi di interesse, che penalizza le quotazioni dei bond “inflation linked”

2°) Esposizione area euro

Emittenti principali in portafoglio

Francia, Italia, Germania e Spagna

Francia, Italia e Germania

Dimensioni dell’Etf

Elevate

Elevate

Replica

Fisica

Fisica

Volatilità ultimo anno

Bassa (ma in aumento)

Bassa (ma in aumento)

Scadenza media sottostante

8,61 anni

8,25 anni

Duration media

7,79 (quindi medio alta)

7,87 (quindi medio alta)

Ter (costo annuo)

0,25%

0,20%

Performance da 1/1/2017

-3,1%

-3,2%

Scambi giornalieri

Mediamente elevati

Mediamente elevati

Controvalori giornalieri

Altalenanti

Altalenanti

Trend attuale

Ribassista

Ribassista

I due Etf si differenziano di poco e risentono di “duration” elevate dei sottostanti, che li espongono a un’accentuata correlazione con le news riferite al possibile andamento dei tassi di interesse. Se ci si vuole coprire realmente dal rischio inflazione oggi conviene puntare piuttosto sulle singole emissioni e in particolare sui Btp Italia, che per la loro struttura si adattano bene a riconoscere nel breve termine il rialzo del costo della vita. Gli Etf si stanno inoltre avvicinando a supporti decisivi e il posizionamento su tali strumenti è da valutare con estrema prudenza, in una situazione in cui ci sono dubbi su una crescita continuativa e regolare dell’inflazione e incertezze sulla politica monetaria della Bce.