“Dividend aristocrats”: come sfruttare il lunedì grasso (cioè dopodomani) del Ftse Mib


Ci sono quattro azioni che potrebbero recuperare velocemente quanto perso con lo stacco dividendi. Ciò non esclude possibili sorprese anche fra le altre.

Cedole & dividendi

Lunedì 22 maggio giorno di stacco e mercoledì 24 di pagamento: a Borsa Italiana sta per realizzarsi l’attesa seduta del versamento degli utili 2016, quasi sempre significativi e in alcuni casi più che rilevanti. Qui di seguito gli importi previsti - naturalmente in euro, salvo il caso di Tenaris - relativamente al Ftse Mib per il prossimo inizio di settimana.

Titolo

Importo

A2A

0,0492

Atlantia

0,53

Azimut

1,00

Banca Generali

1,07

Bper Banca

0,06

Brembo

1,00

Buzzi Unicem

0,10

Campari

0,045

Generali Ass.

0,80

Intesa Sanpaolo

0,178

Italgas

0,20

Leonardo Finmeccanica

0,14

Luxottica

0,92

Moncler

0,18

Salvatore Ferragamo

0,46

Snam

0,21

Tenaris

0,28 $

Ubi Banca

0,11

Unipol

0,18

Unipolsai

0,125

La giornata di stacco diventa importante perché comporta inevitabilmente una quotazione corretta pari alla differenza fra l’ultimo prezzo di venerdì e il valore del dividendo, salvo altri fattori dovuti all’andamento dei mercati.

Spesso i piccoli e medi investitori vedono in questa fase un’occasione per entrare sul/sui titolo/i che più interessano, sebbene il meccanismo non giustifichi una simile scelta se non in particolari condizioni.

C’è un però: riguarda le cosiddette “dividend aristocrats”, cioè società a elevato dividendo, con la caratteristica che lo mantengano sostenibile nel medio e lungo termine. La statistica dimostra che, in tutte le maggiori Borse del mondo, riescono spesso nell’arco di due settimane (dieci sedute) a recuperare quanto perso con lo stacco dividendo. In questo caso si trasformano in vere erogatrici di profitti senza penalizzare il capitale. Logicamente molto dipende dai trend degli indici, ma rilevazioni di lungo periodo dimostrano che la loro forza è di solito tale da compensare quanto caleranno per esempio lunedì, nel caso del Ftse Mib.

Di recente è capitato addirittura che situazioni eccezionali abbiano portato al recupero nell’arco perfino di una sola seduta, ma ciò avviene soprattutto sull’S&P 500, per la diversa tempistica della distribuzione dei profitti.

Ci sono azioni sul Ftse Mib che possono essere “dividend aristocrats”? Sì. Sostanzialmente risultano quattro: Atlantia, Intesa Sanpaolo, Snam e Terna, cioè il comparto delle utilities più una regina degli utili appartenente al mondo bancario. Il motivo per cui si possono definire aristocratiche del dividendo è così sintetizzabile:

1°) in presenza di “upside” dei mercati reagiscono meglio;

2°) in presenza di “downside” dei mercati perdono meno.

Ovviamente occorre sempre valutare le potenzialità di tenuta dei relativi business negli anni: per Atlantia (dividend yield 2,12%, ma il 21/11/2016 era stato staccato 0,44 euro), Intesa Sanpaolo (dividend yield 6,35%), Snam (dividend yield 4,8%) e Terna (che pagherà 0,1339 euro con stacco il 19/6 e pagamento il 21/6 – dividend yield a ieri 2,66% - cui si aggiungono 0,0721 euro dello stacco 21/11/2016) le prospettive appaiono positive, anche perché in tre casi su quattro si tratta di quasi monopoliste.

Se lunedì avverrà uno stacco tranquillo è impossibile prevederlo oggi, date le troppe variabili geopolitiche in corso, ma il consiglio di tenere sotto osservazione i titoli citati è opportuno. In quattro su cinque degli ultimi anni hanno saputo reagire con velocità al calo post dividendo. Il che non esclude che anche fra le altre ci possano essere sorprese oggi inattese.