Mercati azionari nuovamente sui massimi, grazie al FOMC !!


Nella nottata di ieri l'altro, l'agenzia di rating Moody’s ha downgradato il rating della Cina da Aa3 a A1. Si tratta del primo downgrade dal 1989, posizione presa in base ad con calo del potenziale di crescita (sigh.... 5%, magari noi !!). Il dato comunque era stato già prezzato dai mercati azionari in generale ed in quelli asiatici in particolare, mercati che poi in serata hanno chiuso in rialzo in scia alle minute del FOMC di ieri sera coinvolgendo anche i listini asiatici trascinandoli al rialzo (Shanghai + 1,43%, Hang Seng + 0,80%).

Dicevamo degli indici a stelle e strisce che ieri sera, dopo l’uscita delle minute FOMC, hanno fatto registrare un balzo al rialzo con l’S&P500 che andava a disegnare un doppio massimo assoluto a 2405,58 contro il 2405,77 del 16 maggio scorso chiudendo poi a 2404,39 (+ 0,25%).

Stesso discorso per il NASDAQ100 che comunque riusciva a rompere il massimo assoluto del 16 maggio scorso facendo registrare un nuovo livello a 5732,57 chiudendo appena sotto a 5730,30  (+ 0,47%).

Infine il DOW JONES che rimane sotto i livelli massimi del 01 marzo scorso andando a chiudere la seduta a 21012,42 (+ 0,36%).

A livello di politica monetaria ieri sera durante la presentazione delle “minute” da parte del FOMC hanno praticamente annunciato un nuovo rialzo dei tassi nella prossima riunione di giugno 2017 dichiarando che “Presto sarà appropriato alzare il costo del denaro USA” sempre che "le informazioni economiche rimangano in linea con le stime", ma molto probabilmente si interverrà anche con una graduale riduzione del bilancio FED dagli originari 4.500 mld. $ entro la fine del 2017, stretta monetaria che dovrebbe lasciar scadere mensilmente un crescente quantitativo di titoli ed asset senza essere rinnovati.

Per quanto riguarda i dati macro USA nessun dato rilevante quest’oggi se non il dato settimanale sulle richieste di nuovi sussidi di disoccupazione, mentre domani sono previsti in uscita importanti dati preliminari sul GDP del primo trimestre 2017, i CPI sempre del primo trimestre 2017 e gli ordini di beni durevoli ed il suo dato “core” di aprile.

Passando ora ai mercati azionari europei nessun movimento particolare nella giornata di ieri, mentre questa mattina tutti i principali indici hanno aperto il cash in gap up in scia alle “minute” del FOMC e dalla buona chiusura degli indici statunitensi. Poi inaspettatamente una violenta ondata di vendite con altissimi volumi ha fatto precipitare i mercati che passavano in territorio negativo oltre a chiudere il gap di apertura. Senza alcuna notizia di rilievo e con questa forza l’unica cosa che ci viene da pensare è che questa fase possa essere stata condizionata dalle “macchinette” che hanno alimentato il ribasso ad ogni perdita dei vari livelli di supporto.

Al momento che scriviamo, la paura sembra passata e gli indici hanno recuperato buona parte delle perdite portandosi sui livelli di chiusura di ieri sera, tutti tra il + 0,20% ed il + 0,30%, ad eccezione dei nostri FTSE MIB e FTSE IT All-Share che perdono il – 0,53% e – 0,45% rispettivamente.

Per quanto riguarda i dati macro europei nessuna novità in uscita, mentre quelli preliminari del mese di maggio circa i PMI manifatturieri e servizi di martedì scorso si sono rivelati abbastanza buoni i manifatturieri un po’ in calo i servizi. Nel dettaglio di quelli tedeschi il PMI manifatturiero a + 59,4 contro il + 58,2 del mese precedente mentre il PMI servizi a + 55,2 contro il + 55,4 del mese di aprile, idem per quelli dell’Eurozona con il manifatturiero a + 57,0 contro il + 56,7 del mese precedente mentre in contrazione il PMI servizi a + 56,2 contro il + 56,4 di aprile. Di segno contrario i PMI francesi con il PMI servizi in aumento a + 58,0 contro il + 56,7 di aprile mentre in contrazione il manifatturiero a + 54,0 contro il + 55,1 del mese precedente.

Infine buone le aspettative del mercato tedesco circa il futuro dei commerci con l’indice IFO salito a + 114,6 contro il + 113,0 rivisto del mese di aprile.

Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario nel quale siamo andati a target 50% anche con il secondo lotto sul titolo SAES GETTERS ma, come abbiamo scritto in precedente articolo, continuiamo a seguirla in quanto al prezzo di 19,45 non tutti i nostri abbonati sono riusciti a vendere, inoltre ieri sera abbiamo venduto in Stop Profit (comunque male) l’ultima posizione sul titolo italiano:

- SALVATORE FERRAGAMO  (IT0004712375)  A  26,91.