Come investire la liquidità – otto soluzioni alla portata di tutti


Meglio non farsi spennare dalle banche, ormai scatenate nell’ottenere in qualche modo una compensazione ai tassi negativi della Bce. Senza che i clienti se ne rendano conto.

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Tema d’obbligo di mezza estate: come investire la tanta liquidità presente sui conti correnti proteggendola anche dalle trappole occulte delle banche, che hanno più o meno deciso di rifarsi dei tassi negativi sui depositi presso la Bce. Un tema già affrontato da Lombard Report in passato e su cui non torniamo. Oggi – nel pieno delle vacanze – proponiamo solo alcune soluzione idonee a investire la liquidità.

Conti depositoQualcosa si muove sul mercato, con nuove proposte da parte di piccole/medie banche (e ora perfino di alcune big). Prima di scegliere occorre valutare bene le opzioni (tasso reale, costi, svincolabilità ed eventuali penalizzazioni, periodicità della liquidazione degli interessi, ecc.) e la solidità patrimoniale. Fino a qualche mese fa la scelta si limitava a istituti non sempre affidabili. Oggi si estende a nomi importanti, con tassi perfino oltre l’1% sull’arco temporale di un anno. Prudenza, ma l’opzione torna a essere attraente.

Etf sui bond variabiliIn presenza di tassi in leggero aumento nel medio termine (dal 2019?) in area euro, un’opzione nell’investire la liquidità, per chi possa restare posizionato almeno un anno, consiste nel puntare su un Etf riferito a obbligazioni a tasso variabile in euro. Per esempio l’ Amundi Floating Rate Eur Corp 1-3 (Isin FR0012005734), riferito a scadenze 1-3 anni, e il Lyxor Ucits Etf Barc Float Rate Eur 0-7y (Isin FR0012386696), relativo a scadenze fino a 7 anni. Costi annui bassi (se comprati online su Borsa Italiana) e qualche speranza di performance, sebbene modesta.

Etf monetariLi collochiamo subito dopo nella selezione dei prodotti destinati a investire la liquidità, sebbene con i tassi negativi di fatto procurino solo lentissime ma progressive perdite in conto capitale. E allora? Un’alternativa c’è. Consiste nell’Etf Pimco Euro Short Maturity Source (Isin IE00B5ZR2157), che espone all’obbligazionario in euro a brevissimo termine dal rating elevato. Ha replica fisica ma comporta una commissione annua (Ter) un po’ elevata dello 0,35%. Ha reso lo 0,60% nel 2013, lo 0,84% nel 2014 per discendere di fatto allo 0% nel 2016. Potrebbe risentire favorevolmente di una politica monetaria più restrittiva da parte della Bce.

Btp ItaliaGli istituzionali lo adottano come strumento idoneo alle loro esigenze, ma relativo a scadenze corte, per differenti motivi. Purtroppo la scelta in tal senso non è praticabile per il piccolo e medio investitore, poiché si riferisce al novembre 2017, troppo breve per giustificare le commissioni di acquisto. L’alterativa – per chi pensa che l’Italia non farà mai default o ristrutturazioni del debito – consiste nel puntare all’opposto sul lungo: per esempio sull’ottobre 2024 (Isin IT0005217770), possibilmente sotto la pari. Viene riconosciuta l’inflazione nazionale, il che oggi comincia a diventare interessante. Ci si accolla naturalmente il rischio Paese.

Il fondo bilanciatoInvestire la liquidità con un po’ di azzardo in più è l’alternativa che offrono i fondi bilanciati in euro, ovvero quelli che consentono di accedere assieme ai mercati azionari e obbligazionari, con un portafoglio diversificato e dal rischio potenzialmente inferiore rispetto a quello di un fondo puramente azionario. Le categorie di bilanciati si differenziano in relazione al peso della componente di quest’ultimo tipo. Puntando sui più tranquilli si ottiene una possibile performance media significativa se i mercati aiutano. Attenzione però ai costi, che crescono. E’ una soluzione più “osé”, adatta a chi ritiene che investire la liquidità possa avvenire con qualche potenziale rischio. La soluzione migliore consisterebbe nel puntare su fondi quotati a Borsa Italiana, ma purtroppo gli scambi attraverso questo canale latitano. Accedendo comunque mediante il sito http://www.borsaitaliana.it/fondi/homepage/fondi.htm, si ha una panoramica dell’offerta e delle sue caratteristiche, selezionando - nell’area strumenti - appunto quelli bilanciati.

L’alternativa in proprioI fondi non vi piacciono. Ecco un soluzione sostitutiva molto semplice e calibrabile in funzione delle singole esigenze. Consiste nel costruire un piano di accumulo basato, per una parte rilevante della liquidità (80% per esempio), su uno dei tre strumenti cui abbiamo accennato prima – conto deposito o Etf riferito a bond a tasso variabile o Btp Italia – e la restante quota su un Etf azionario a bassa volatilità e senza rischio di cambio. Per esempio l’iShares Edge Msci Europe Minimum Volatility (Isin IE00B86MWN23) o l’Ossiam Stoxx Europe Minimum Variance (Isin LU0599612842). E’ la soluzione più flessibile, poiché consente a ciascuno di congegnare il proprio portafoglio per investire la liquidità in totale autonomia come tempi e quotazioni di entrata, nonché come importi da destinare all’una o all’altra opzione.

Buoni fruttiferi postaliSi adattano solo a chi punti a una rischiosità molto bassa. E’ il caso, per esempio, dei BFP a 3 anni Plus, che sulla scadenza di 3 anni consentono di percepire, assieme al capitale investito, un rendimento annuo lordo dello 0,70% (tassazione al 12,5%). Sono emessi da Cassa depositi e prestiti e garantiti dallo Stato italiano. Possono essere acquistati anche con la formula di piani scadenzati nel tempo. Per chi ha un conto corrente alle Poste si sottoscrivono pure via Internet. Altrimenti si fa una bella coda in qualche ufficio postale. Verificare sempre l’opzione della possibile svincolabilità anticipata. L’emittente infatti cambia talvolta le condizioni in base alle proprie esigenze.

Una o più obbligazioni a tasso variabileInfine un’opzione di investire la liquidità per chi ha una certa conoscenza del mondo obbligazionario. Su Mot e Tlx sono presenti vari bond che garantiscono un rendimento minimo ed espongono a una rischiosità bassa o media. Il loro numero è rilevante, ma attenzione alla liquidità, spesso scarsissima. E allora? Meglio scegliere nell’ambito dell’offerta degli istituti di credito di casa nostra, in funzione di quotazioni e “spread” denaro/lettera. Con prezzi sotto la pari e tagli piccoli segnaliamo, per esempio, i seguenti titoli, scambiati regolamente: Unicredit Tv Call Sub 03mg25 (Isin IT0005087116) - Unicredit-Fix Float 30gn23 (Isin IT0005199267) - Banco Bpm Fix Float Cap 29ge21 (Isin IT0005158677) – Unicredit Fix Float 31ag24 (Isin IT0005204406) e Imi Fix Float (Isin IT0005246902). Indicizzati Euribor a 3 mesi, risentono ora della penalizzazione da rendimento negativo di quest’ultimo. Ma qualcosa pagano (mediamente sopra lo 0,5% annuo). E se i tassi dovessero davvero aumentare!

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