Panoramica del mini-portafoglio da ricordarci che entro i 31 maggio...


Vivendo di statistiche non possiamo non ricordare per l'ennesima volta il proverbio di vendere a maggio. Ovviamente non tenete conto dell'ironia (assurda) di chi segnala la salita del mercato di ieri e che recita "nonostante il proverbio dicesse di vendere". MEGLIO COSI' infatti. Le vendite delle varie paccottaglie azionarie possedute avverrano a prezzi piu' elevati. Vendere in maggio lascia una ampia scelta. Si puo' vendere anche a fine mese se si pensa che ci siano ancora 2/3 settimane di rialzo, magari incassando i dividendi. L'importante è presentarsi poi dal 1 giugno con pochi titoli. Ironizzare il 4 maggio sul proverbio sembra assurdo visto che gli esiti eventuali dell'operazione da farsi in Maggio si vedranno solo in Agosto/Settembre, inoltre è una statistica valida al 75%-85% ma come tutte le statistiche non è una legge ferrea e c'è sempre l'eccezione che conferma la regola.

Riguardiamo perciò la nostra mini-posizione:

- PLTEnergia (su AIM). Aspettiamo lo stacco del bel dividendo e prendiamo atto dello sviluppo aziendale. Purtroppo segnaliamo anche la scarsa visibilità delle azioni, poco sponsorizzate dall'azionista di maggioranza. Scarse presentazioni ai gestori, sfruttamento della possibilità di non dare risultati trimestrali (come autorizzato dall'AIM). Peccato perché rispetto alle altre utility questa è la più economica e la caccia all'energia eolica continua. Ricordiamo il target di CFO Sim di 5 euro con l'azione oggi a 2,80 € cum dividendo. Azione che si può mantenere in portafoglio (sono poche) per poterla monitorare e comperare  ulteriormente se dovessero giungere una ventata di vendite.

- Intek. Le due azioni (ord e risp) sono in portafoglio da oltre un anno. Grazie alla rivalutazione contabile il risultato del 2017 di Intek  è eccezionale e il rapporto p/e tocca poco piu' di 4, come da tabella del Sole 24 Ore. Ovvio che il p/e così basso non è significativo per tale rivalutazione, ma la gestione è finalmente in utile dopo molti anni di interventi. Con l'azione ord a 0,31 euro, un valore patrimoniale citato dalla stessa societa' di 1,11 euro ed un prezzo pagato dall'azionista di maggioranza nel 2017 per il convertendo di 0,84 euro non vediamo alcuna necessità di vendere.

- Autostrade Meridionali. Le azioni continuano a dare soddisfazioni. La trimestrale di due giorni fa è ottima e l'azione ha staccato 1 euro e l'ha praticamente recuperato. Il colmo è che il raddoppio delle quotazioni da 16 a 33 euro è avvenuto in meno di due anni senza che l'asta per la concessione, scaduta da oltre 5 anni, fosse indetta. E dall'asta che prima a poi dovrà essere fatta, che pateticamente aspettiamo da 5 anni, ci attendiamo soddisfazioni, nel frattempo il p/e è di poco superiore a 7.......un numero che non compare spesso nelle tabelle del Sole !

- Newron. La mini-mini partecipazione presa a 8,5 fs poco più di un mese fa, quando leggemmo il target di 42 euro di Edison Investment per tale castigatissimo valore, è salito a 12 euro. A voi decidere cosa fare. Sappiamo che il target è lontanissimo, ma un 50% in un mese deve far riflettere, nel dubbio accompagnate SEMPRE i rialzi con vendite.

- Azioni urifere ed argentifere. Come scritto su queste colonne pochi giorni fa le previsioni non sono esaltanti per i due metalli per almeno un paio di mesi. Speriamo che gli esperti si sbaglino ma manca per ora la spinta per nuovi acquisti. Le mini partecipazioni in IAG, Endeavour Silver e Wheaton Precious sono in utile (Endeveaour + 30%). Molto strano visto che i metalli sono scesi. Alleggerire in parte ove il guadagno è notevole è sempre saggio, il mercato è sempre aperto e si può ricomperare se le cose dovessero cambiare.

- IGD. Abbiamo iniziato a monitorare da pochissimo questa azione con una mini mini partecipazione in quanto staccherà un corposo dividendo di 0,50 euro tra due settimane e quota 8,80 euro. Un immobiliare che, secondo varie SIM, ha target price ben piu' elevati. Per ora aspettiamo lo stacco.

- Stop-loss / Ponzio Pilato. Fratelli Orsero. Nell'articolo del 22 gennaio avevamo detto che lasciavamo a voi la scelta di come comportarsi per quanti avessero ancora una partecipazione in azioni Orsero. Poichè dal nostro acquisto a 10 euro l'azione aveva staccato warrant ed era salita a 13 euro molti dovrebbero avere almeno dimezzato la posizione per la legge del LombardReport.com che impone di accompagnare i rialzi. Dicevamo in tale articolo (cfr "archivio") -azioni a 9 euro- che  seguivamo il consiglio di Ponzio Pilato di non prendere decisioni in quanto l'azione era scesa al prezzo di carico. Vendere perciò con il solito stoploss la residua posizione come da legge di borsa. I più coraggiosi potevano resistere ad aspettare gli eventi, visto che proprio dai vertici si punta sull'essere acquisiti. Ma quando ? Quindi per noi sull'azione Orsero da gennaio lasciamo la partita alla vostra propensione al rischio. Lo stop loss è scattato e la prima parte delle vendite è in attivo. Non è il primo titolo che ci delude, ma almeno Orsero ci ha fatto guadagnare (bene) sulla prima metà ed in febbraio quotava il prezzo di carico e si cadeva in piedi, anzi in utile. L'altra delusione era giunta da ePrice dove l'avvicendamento degli amministratori delegati, imprevedibile per gli analisti, ha fatto scendere le quotazioni facendo scattare il solito stoploss che impera sul Lombardreport. Chiaro che se il piano industriale che sarà presentato tra poco fosse positivo torneremmo a spron battuto su ePrice per le sue potenzialità.

- Fiera Milano. Ed a proposito di piano industriale ricordiamo che il 23 maggio sarà presentato il business plan di Fiera Milano, uno dei recenti acquisti. Finora le soddisfazioni non sono mancate l'azione ha superato anche quota 2,40 € ma i target sono 2,60 e 2,70 euro. Target che probabilmente saranno nuovamente alzati dalle SIM se il Piano, come si spera, fosse apprezzato dal mercato.

Ricapitolando: le varie paccottaglie azionarie che tutti noi abbiamo in portafoglio dovrebbero essere saggiamente liquidate entro fine maggio per il solito proverbio.

Per il pugno di titoli sopracitato, sui quali ci sono varie ragioni di ottimismo, la decisione è lasciata alla moneta lanciata in aria. Noi resistiamo consigliando però tassativamente a chi amichevolmente ci segue di mantenere in essere il trailing stop loss del 7%, atto che ha sempre evitato sberle nel portafoglio.

Se poi  Wall Street dovesse cedere (margin calls alle stelle ,ottimismo sfrenato, etc. etc.) i preziosi dovrebbero salire. Ecco perché li teniamo d'occhio per il futuro. Saranno la preda obbligata come nel gennaio 2016 e negli anni precedenti.

Buon trading!

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(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)