Inizio di ottava all’insegna dei ribassi sugli indici azionari europei che in chiusura recuperano molta parte delle perdite fatte registrare nell’ intraday, anche se dobbiamo considerare che in apertura la discesa è avvenuta per un livellamento con le perdite subite dai listini USA dopo la chiusura della seduta europea di venerdi scorso, poi con l’apertura positiva degli indici USA, che in parte stanno recuperando le perdite di venerdi scorso, a loro volta i mercati europei si sono messi in scia andando a chiudere appunto con perdite lievi.
Da notare come il peggiore listino odierno sia stato il nostro FTSE-MIB che ha chiuso le contrattazioni a – 1,06%, seguito dall’IBEX spagnolo con un – 0,53%, ed intorno al - 0,40% il DAX l’EUROSTOXX50 ed il CAC40.
Anche se oggi la borsa londinese era chiusa per “bank holiday” i volumi trattati sono stati cospicui, ciò potrebbe significare un ritorno di appeal da parte degli operatori per i mercati europei, nella speranza che questi recuperino parte delle perdite subite negli ultimi tempi in modo stabile.
Affinche ciò avvenga, oltre alla risoluzione della querelle bancaria, anche buoni dati macro economici dovrebbe cercare di aiutare i rialzi, cosa che non è avvenuta oggi in quanto i dati macro odierni circa la fiducia di imprese e consumatori dell’area Euro relativo al mese di agosto, hanno evidenziato una brusca frenata anche se dobbiamo considerare che le rilevazioni sono avvenute dopo gli attentati di Nizza del luglio scorso.
La fiducia degli imprenditori scende a 99,4 dai 103 rilevati a luglio e la fiducia dei consumatori scende a 109,2 dai 111,2 sempre rilevati nel mese di luglio.
Passando ora ad esaminare i listini USA, notiamo un certo recupero (intorno al + 0,50% al momento che scriviamo) rispetto alla chiusura di venerdi scorso, sperando che venga confermato fino al close odierno.
Per quanto riguarda i dati macro in uscita questa settimana negli USA ed in Europa vi rimandiamo all’articolo ad hoc nella home page del sito, da sottolineare l’uscita, nella giornata di giovedi prossimo, dei PMI manifatturieri (sia in USA che in Europa) e venerdi prossimo, dei dati mensili sui nuovi occupati non agricoli pubblici e privati e sulla disoccupazione totale in USA, dati che andranno ad impattare sulle decisioni in materia di tassi di interesse della prossima riunione del FOMC di settembre.
Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario nel quale , come scriveva questa mattina il Prof. Tomasini, è molto difficile fare commenti soprattutto per i titoli del mercato italiano, senza volatilità e senza alcuna voglia di recuperare qualcosa rispetto agli altri listini europei. Da segnalare, purtroppo, l’uscita in STOP sul titolo:
- RECORDATI (IT0003828271) A 26,73.