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Usciamo dal bond Veneto Banca e update portafoglio


Nelle settimane scorse abbiamo costantemente seguito le notizie e il conseguente impatto sui prezzi inerenti le due banche venete, alle prese con il “ristoro” dei vecchi azionisti, una trattativa con BCE ed Europa per la ricapitalizzazione con ingresso dello Stato, e una desiderata fusione tra i due istituti. Avevamo anche posto un livello di stop-loss sotto 80, che ci permetteva di non inficiare l’equilibrio del portafoglio nel suo complesso e non compromettere quindi i risultati sin qui raggiunti.

Orbene, lo stop-loss non è scattato, ma abbiamo deciso comunque di uscire dal titolo, e ora vediamo il perché.

Ebbene, le adesioni al piano di “ristoro” dei vecchi azionisti ha superato la soglia del 70% (contro l’80% desiderato dall’istituto), per cui un discreto “successo” viste le premesse iniziali. Questo significa che il rischio legale è ridotto ai minimi termini e quindi di fatto si è salvato del capitale che è necessario per la ricapitalizzazione. E questa è stata una buona notizia.

Le trattative con BCE e Consiglio Europeo per la ricapitalizzazione preventiva proseguono, anche se in modo farraginoso e non sono mancate alcune bordate ad alta tensione, e infine vi è stata la disponibilità di Altlante2 ad iniettare nuovo capitale. E anche queste non sono cattive notizie.

E questo era quello che ci aspettavamo, ed è per questo che sino ad oggi, salvo porre un livello di stop-loss, non abbiamo preso decisioni in merito alla piccola posizione che avevamo in portafoglio.

Tuttavia, e questo non ce lo aspettavamo, di fronte al flusso di buone notizie, i prezzi non risalgono in maniera consistente, e questo ci lascia assai perplessi. Pertanto, considerando comunque il recupero dai minimi, considerando che ai prezzi correnti il NAV è tornato a crescere ed è a 111,27 e considerando infine che il piccolo stop che prendiamo oggi non inficia il risultato del portafoglio e non ne mina l’equilibrio, abbiamo preferito dare il sell sulla posizione, poiché visto che i prezzi non “danno peso” alle notizie positive, reputiamo inutile rischiare oltre il lecito.

Questa operazione, nel condiviso disappunto di una piccola perdita, ci permette tuttavia di toccare con mano (e numeri alla mano…) che ciò che da oltre un anno sosteniamo in merito alla robustezza del nostro asset e al suo equilibrio in termini di pesi adeguati ai vari tipi di rischio ha trovato riscontro nella pratica. Usciamo da un titolo con una piccola minus senza inficiare l’andamento del portafoglio e, soprattutto, manteniamo fede alla vocazione della rubrica “Rischio Contenuto” che non vuole evitare i rischi, ma li vuole prendere coscientemente e li vuole gestire adeguatamente.

Aggiorniamo quindi il nostro portafoglio, ai prezzi correnti di mercato, con la posizione di veneto Banca che sarà contabilizzata al prossimo aggiornamento al prezzo di 87,55 che è circa il prezzo medio a cui stanno passando gli scambi nel momento in cui scriviamo.

Il nostro portafoglio ha retto egregiamente e riprende a salire con il NAV che si porta quindi a 111,27 da 111,09 dell’ultima rilevazione, e nuovamente in area del precedente massimo storico.

Portafoglio aggiornato nell’apposita sezione e NAV riproposto anche qui sotto, come di consueto.