Un solo settore sembra immune,almeno parzialmente,dalla raffica di vendite. Il petrolio infatti e' tornato sui massimi ed i titoli petroliferi delle sabbie bituminose non sono troppo lontani dai livelli di un mese fa.
Tra tutti i valori petroliferi preferiamo questi titoli in quanto:
-operano in Canada ove non c'è il rischio di nazionalizzazioni o cattive sorprese( Bolivia e Venezuela insegnano.Per non parlare del rischio Iran)
-sono concupiti dalle grandi societa' petrolifere che devono rimpiazzare le riserve in fase di esaurimento
-permettono una forte leva in caso di rialzo del prezzo del petrolio( ma questo fattore funziona al contrario in caso di ribasso)
Ricordiamo che il Canada possiede 175 miliardi di barili di petrolio ottenibili grazie alle sabbie bituminose,un quantitativo inferiore alle sole riserve dell'Arabia Saudita( 259) e superiore a quelle dell'Iran (126) e dell'Iraq(115) come da dati della Canadian association of petroleum producers.
Le compagnie che potete monitorare,talora quotate anche a NY oltre che in canada, sono
SUNCOR Energy( SU)- capitalizza 40 milioni di dollari. Non è certo piccola…
Canadian Oil Sands-COS UN
Petro-Canada PCA
Imperial Oil IMO
Shell Canada SHC
UTS Energy UTS.TO
Husky Energy HSE
I rialzi messi a segno negli ultimi cinque anni sono consistenti.Occhio percio .Entrare sui massimi non è mai piacevole. Ma chi reputi possibile il petrolio a 100 dollari puo' pensare a queste societa' speculative ed alle possibili OPA cui probabilmente saranno prima o poi oggetto.Shell canada ha lanciato una OPA su Black Rock Ventures valutando le riserve a C$ 4 per barile,tre volte di piu' del prezzo dell'ultima compravendita.
Guido Bellosta è un trader privato e potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi risultando così in conflitto di interesse con i lettori.
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