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- 23/01/2025 19:24
Due buy uno sull'Italia e l'altro sugli USA: pronti al fuoco !
AVVERTENZE PER IL PORTAFOGLIO LOMBARDREPORT STORICO:
Portafoglio a cura di Emilio Tomasini
1) Per quanto riguarda l'operatività nella sezione AZIONI ITALIA e AZIONI INTERNAZIONALI STORICO, il livello di target 100% significa che bisogna vendere a quel prezzo tutta la posizione acquistata. Mentre i prezzi di STOP LOSS si intendono valevoli sempre in orario di contrattazione continua (09:00-17:30 per quelli europei e 15:30-22:00 per quelli USA). Porre attenzione al fatto che le percentuali di STOPLoss possono arrivare fino al -20%.
Questo "modello proprio" del breakout dei massimi storici è da sempre la spina dorsale del nostro giornale. Qui di seguito se ne fornisce una sintesi. La rottura dei massimi storici è un pattern identificato fin dal 1996 da Emilio Tomasini, fondatore del giornale, che lo ha da sempre tenuto come faro nelle sue analisi e nella sua operatività. La rottura dei massimi storici è un pattern molto semplice: se i prezzi superano i massimi storici allora si sviluppa un trend potentissimo e quindi ogni ritracciamento o congestione sono buone per entrare, se non addirittura i nuovi massimi storici laddove l’azione sia così forte da non lasciare spazio al ritracciamento. Se i prezzi invece stornano dalla prima rottura del massimo si prende uno stop loss di almeno il 12% e si riparte il giorno dopo a cercare un’altra azione. Il rapporto rischio / rendimento è molto favorevole al secondo e spesso si assiste a tendenze al rialzo impressionanti a fronte di un rischio limitato sull’entrata. Il metodo è molto maneggevole perché opera su barre settimanali e quindi tutti possono seguirlo perché comporta un basso investimento di tempo visto che gli ordini vengono piazzati una sola volta alla settimana durante il week end. E’ però importante operare con ordini GTC (in italiano “a revoca”) ovvero ordini che sono validi per più giorni. L’entrata avviene BUY STOP ovvero al superamento di un massimo di prezzo per cercare di sfruttare la fiammata successiva dei prezzi. Il metodo prevede un primo ingresso sia sui massimi assoluti sia un secondo ingresso su livelli meno importanti in modo da entrare prima dello sfondamento del massimo assoluto anticipando in questo modo il movimento di esplosione al rialzo.
2) Per quanto riguarda l'operatività nella sezione AZIONI NASDAQ WEEKLY anche in questo caso si tratta di un "modello proprio" di cui si fornisce di seguito una sintesi. Il livello di target 100% significa che bisogna vendere a quel prezzo l'intera posizione acquistata. Mentre i prezzi di STOP LOSS si intendono valevoli sempre in orario di contrattazione continua (15:30-22:00). I segnali operativi vengono generati da un sistema quantitativo che si basa sul maggiore numero di vincite rispetto a quelle perdenti. Porre attenzione al fatto che le percentuali di STOPLoss possono arrivare fino al -15%.Operare sul Nasdaq con barre settimanale e soprattutto con target price vicinissimi in modo da entrare sui ritracciamenti ma uscire prestissimo con un piccolo profitto. La volatilità del Nasdaq fa sì che se anche gli stop loss sono del 15% alla fine se compri basso poi una sparata al rialzo la fa quasi sempre. Da qui, da questo semplice concetto di timing legato ad una scelta dei migliori titoli a livello di momentum, deriva un metodo denominato Nasdaq Weekly che fatto le gioie dei nostri lettori negli ultimi anni. E la equity line giustifica pienamente l’entusiasmo. Gli ordini di acquisto sono piazzati, durante il fine settimana, nel Portafoglio Storico appunto perché si tratta di una metodologia trend following con cui i lettori cercano di sfruttare la tendenza rialzista dei titoli più forti del Nasdaq 100. La metodologia è per tutti i lettori e fa parte di quegli strumenti che necessitano di un tempo di elaborazione molto limitato perché il sistema opera su barre settimanali e quindi i nuovi ordini debbono essere immessi entro le ore 15.30 del lunedì di ogni settimana. E’ evidente che attualmente il Nasdaq sta vivendo un periodo di euforia collettiva che non potrà durare in eterno ma rimane il fatto che il sistema è stato testato su 20 anni di dati e non ha mai chiuso un anno in negativo. Richiamiamo l’attenzione sul fatto che le commissioni in questo sistema sono importanti e il lettore non deve pagare più di 10 euro ad eseguito con un intermediario italiano.
La validità dei segnali è a revoca ovvero per tutto il tempo indicati nella tabella del portafoglio.
AVVERTENZE PER IL PORTAFOGLIO "THE CHALLENGE" :
Portafoglio a cura di Sandro Mancini
1) Per quanto riguarda la sezione NUOVI ORDINI, porre ben attenzione al tipo di ordine, strategia e mercato di contrattazione.
2) Per quanto riguarda l'operatività nelle 4 sezioni presenti (AZIONI ITALIA, AZIONI INTERNAZIONALI, ETF/ETC, AZIONI USA) essa è la medesima per tutte e prevede un piano di accumulo su determinati livelli che possono arrivare ad esserne anche tre e l'investimento in ordine temporale è di medio-lungo termine. Si tratta di un "modello proprio" di cui si fornisce di seguito una sintesi. Quando viene raggiunto iI livello di target si vende l'intera posizione acquistata, mentre il livello di STOP non è contemplato per chi segue, correttamente, la strategia. Il livello di STOP è stato inserito unicamente per coloro i quali sono emotivamente esposti e non sopportano il grado di rischio insito nella strategia che, ripetiamo è a medio-lungo termine. L'uso del livello di STOP inficia le performance della strategia e non prenderemo in considerazione richieste di operatività al di fuori di quelle pubblicate nel suddetto Portafoglio.
3) I prezzi di acquisto sono aggiornati agli importi dei dividendi percepiti negli anni, ovviamente solo per quelle società che prevedono una remunerazione ai propri azionisti tramite dividendi effettivamente erogati alla data del 14-09-2023.
4) Per prendere visione delle operazioni storiche del Portafoglio, cliccare qui >>>>>
Il “The Challenge” è una delle rubriche ideate e gestite da SANDRO MANCINI anche se la sua data di nascita è successiva al grande crollo di Borsa del marzo 2020 a seguito della pandemia del Covid. In quella situazione Sandro Mancini ha notato come moltissime aziende dai buoni fondamentali quotavano a sconto di oltre il 50% e si presentava una opportunità di acquisto “storica”. Il concetto di base del The Challenge è infatti di tipo “mean reverting” (compra quando i prezzi scendono confidando nella ripresa), ovvero il contrario della filosofia “trend following” (compra quando i prezzi sono sul massimo confidando nella prosecuzione del rialzo). Il metodo “mean reverting” presuppone che i prezzi prima o poi ritornino verso quello che è il loro prezzo medio e quindi stiamo pronti a comprare solo quelle azioni che pur avendo buoni fondamentali hanno subito delle perdite pesanti. Il mercato, come sappiamo, intervalla fasi rialziste, fasi ribassiste e congestioni. Si tratta di un ciclo che si modifica continuamente, un po’ come dire che “non può piovere per sempre”. Quindi si compra una azione dai buoni fondamentali che ha perso molto nella convinzione che prima o poi torni a salire. Il problema è che se questo scivolone dei prezzi non è transitorio è possibile che inizi una tendenza ribassista che ci impone secondo questo nostro approccio di comprare di nuovo fino ad un massimo di altre 3 volte. Alcuni confondono questo metodo con il “mediare al ribasso”, che di solito è invece la via più corta per il cimitero perché chi media al ribasso continua a comprare fino a quando non ha finito i soldi e con importi rilevanti per cui se davvero, poniamo il caso, siamo di fronte a Banca Monte dei Paschi (o Tiscali o Telecom Italia e tante altre) ecco che il nostro sfortunato investitore che aveva 100.000 euro ha investito a colpi da 10.000 euro tutto il capitale e si ritrova con una bella perdita del
99%. In altre parole ha perso tutto. Il risultato sarebbe diverso se avesse investito solo 1.000 euro per 3 volte su un portafoglio di 100.000 euro e quindi arrivando a perdere solo 3.000 euro su 100.000. Questo esempio spiega perché è consigliato investire piccolissime somme nel The Challenge. Gli input operativi di questa strategia, come vedremo nell’esempio a seguire, sono il primo livello di entrata, lo stop loss e la pianificazione dei 2 successivi ulteriori acquisti in caso di ribasso prolungato (fino ad un massimo di 3). Il primo obiettivo è minimizzare il rischio connesso al timing di acquisto: se anche il ribasso dopo il primo acquisto dovesse proseguire tanto meglio per noi perché significherebbe un ulteriore aumento dello sconto di prezzo sul valore effettivo per le due successive entrate.
Ad ogni modo è fondamentale utilizzare controvalori modesti ed il The Challenge non deve essere usato sul 100% del vostro capitale, ma solo su una piccola parte. Diciamo 1000- 1500 euro ad operazione su un portafoglio di 100.000 euro. Vediamo adesso nella tabella seguente il The Challenge. Innanzi tutto ci sono diverse sezioni con i nuovi ordini (azioni italiane, azioni internazionali, azioni USA e per ultimo gli ETF/ETC) ma il funzionamento è lo stesso. Le colonne indicano l’azione, l’ISIN, la data dell’ordine, il prezzo di entrata, il tipo di ordine da inserire, tenendo presente che dovrete conoscere la differenza tra buy limit e buy stop e il tipo di metodo utilizzato.
Nell’esempio della tabella l’azione internazionale YYYYY è entrata nel portafoglio, il che ci porterà a inserire un livello di target per vendere la posizione e un livello di stop loss. In questa strategia il livello di stop loss non deve essere preso in considerazione se si vuole fare un Pac azionario (piano di accumulo azionario), altrimenti diventa un’operazione spot di trading come quelle degli altri metodi. Il fascino per l’investitore di un piano di accumulo azionario è che si compra per 3 volte di fila durante i ribassi per cui il prezzo medio di acquisto sarà slegato dalla decisione di comprare in questo o quel momento. E così ci liberiamo dell’eterno dilemma del timing di entrata. La sezione dello stop loss resta presente per quei lettori che hanno difficoltà non tanto economiche ma psicologiche nel gestire le perdite e permettere a chi è più ansioso di uscire senza problemi portandosi a casa la perdita. Il servizio di target e stop loss è quindi un servizio aggiuntivo che noi offriamo per dare tranquillità psicologica al lettore che non vuole avere azioni in perdita nel portafoglio per lungo tempo. Vi chiederete allora nel caso il lettore abbia scelto per il PAC come ci proteggiamo dalle perdite sul primo lotto in entrata ?
Semplice, andando ad aprire una nuova posizione in acquisto ad un livello più basso della precedente, che viene indicato come “secondo lotto”. E stando pronti a comprare fino a tre lotti ma non oltre, ben coscienti che dopo i 3 lotti imboccheremmo il cammino del camposanto e del tanto conosciuto e purtroppo letale meccanismo di “mediare le perdite”. Nella migliore delle ipotesi pensiamo ad un acquisto sui minimi o nell’avvallamento di un ritracciamento momentaneo (vedi immagine che segue). Nella peggiore delle ipotesi dobbiamo immaginare un canale ribassista in cui nelle fasi di accelerazione del ribasso compriamo LIMITE sui punti di minimo e gestendo dinamicamente il target cerchiamo di vendere nei naturali rimbalzi della posizione o attendiamo il bottom up finale e la ripresa dei prezzi.
Guardiamo un esempio nella tabella qui sotto: noi abbiamo acquistato il primo lotto delle azioni YYYYY a 30 euro il 15 aprile poi il secondo lotto a 25 il 30 aprile, infine il terzo lotto a 21 euro il 15 maggio, ebbene con quest’ultimo siamo riusciti ad arrivare al target di 25. Avendo fatto questo vediamo che con una sola operazione abbiamo guadagnato più del 19%, quindi qualcosa in più rispetto alla operazione con il primo lotto nel quale stiamo perdendo il 16,67% e siamo andati a pareggio con il secondo lotto.
La dinamicità del metodo sta quindi nel restare su questi livelli e comprare e vendere, anche più volte.
QUINDI 3 NOTE SALVAVITA PER I LETTORI:
1 Mai investire sul The Challenge cifre che potrebbero mettere a repentaglio il vostro equilibrio psicologico. Se perdete il 50% su 500 o 1000 euro amen ... non muore nessuno, se perdete il 50% su 10.000 euro è un altro paio di maniche. Ricordatevi che possiamo comprare fino a 3 lotti e quindi un conto è investire 1500 euro (500 euro per 3 volte diverse) sulle azioni Banca Monte dei Paschi e ritrovarsi zero mentre un conto è investire 30.000 euro e ritrovarsi zero.
2 Ricordatevi che la volatilità fa male al ribasso (si perdono soldi) ma fa male anche al rialzo. Ci sono state operazioni in utile su Portfolio The Challenge del +50% e oltre su 3 acquisti diversi. Guadagnare troppi soldi in poco tempo se non siete abituati vi toglie lucidità, vi porta ad incrementare il controvalore investito non in base al rischio potenziale ma in base a quello che avete guadagnato nell’operazione precedente. E inevitabilmente si restituisce al mercato il profitto con i relativi interessi. Prudenza prima di tutto.
3 È normale che le operazioni chiuse del The Challenge siano in utile come invece quelle aperte siano perlopiù in perdita. Quindi non dobbiamo farci prendere dall’entusiasmo guardando il track record delle operazioni chiuse e non dobbiamo cadere nello sconforto guardando quelle aperte.
La validità dei segnali è a revoca ovvero per tutto il tempo indicati nella tabella del portafoglio.
AVVERTENZE PER IL PORTAFOGLIO "RISCHIO CONTENUTO" :
Portafoglio a cura di Massimo Gotta
Massimo Gotta è iscritto all'Ordine dei Giornalisti e non detiene i titoli oggetto delle sue analisi.
Questo giornale rispetta la Carta dei Doveri dell'Informazione Economica clicca qui >>
La validità dei segnali è a revoca ovvero per tutto il tempo indicati nella tabella del portafoglio.
Il portafoglio deriva da un "modello proprio" di cui si fornisce una sintesi:
Il portafoglio modello di Rischio Contenuto è basato, per la parte obbligazionaria, sul modello ASW (Asset Swap Spread), il quale lavora per individuare opportunità di investimento analizzando le obbligazioni in termini di potenziale sottovalutazione relativa. L’obiettivo principale è identificare i titoli potenzialmente sottovalutati, ovvero quelli che offrono un rendimento interessante rispetto al rischio e al mercato di riferimento.
Le obbligazioni selezionate vengono generalmente mantenute in portafoglio fino a quando non raggiungono una condizione di sopravvalutazione, momento in cui possono essere liquidate per capitalizzare il guadagno. In alternativa, se le condizioni di mercato lo permettono, queste obbligazioni possono essere portate fino alla scadenza, consolidando i rendimenti previsti.
Questo approccio si basa su un’analisi sistematica e oggettiva, riducendo l’impatto di decisioni emotive e puntando a ottimizzare il rapporto rischio/rendimento del portafoglio.
Per la parte in ETF e fondi il portafoglio si basa su una strategia di momentum, che cerca di individuare sui mercati tendenze solide e durature. Il modello gestisce il rischio stabilendo a monte il rischio massimo per posizione in base alla volatilità dell’asset e applica uno stop loss nel caso tale rischio ecceda il livello di attenzione stabilito.
Elenco operazioni ultimi 12 mesi clicca qui >>
AVVERTENZE PER IL PORTAFOGLIO "PIANO BAR DI VIRGINIO FRIGIERI" :
Pagina e flash di portafoglio a cura di Emilio Tomasini
Emilio Tomasini è iscritto all'Ordine dei Giornalisti e non detiene i titoli oggetto delle sue analisi.
Questo portafoglio è gestito con "un modello proprio" basato sulla teoria delle onde di Elliott della quale si fornisce di seguito una sintesi. Questa teoria è stata sviluppata negli anni '30 dall'analista finanziario Ralph Nelson Elliott ed è un metodo di analisi tecnica che interpreta i movimenti dei mercati finanziari come schemi ripetitivi di onde, riflettendo il comportamento psicologico degli investitori. Secondo Elliott, i mercati seguono cicli prevedibili influenzati dall'alternanza di ottimismo e pessimismo tra gli operatori. Questi cicli si manifestano in una sequenza di otto onde: cinque onde impulsive che seguono la direzione principale del trend (numerate da 1 a 5) e tre onde correttive che si muovono in senso opposto (indicate con le lettere A, B e C). Le onde impulsive sono ulteriormente suddivise in tre onde di avanzamento (1, 3 e 5) e due onde di ritracciamento (2 e 4). Le onde correttive, invece, formano una struttura a tre movimenti: una discesa iniziale (onda A), un rimbalzo temporaneo (onda B) e una discesa finale (onda C). Un aspetto cruciale della teoria è la sua natura frattale: ogni onda può essere scomposta in sotto-onde più piccole che seguono lo stesso schema, permettendo l'applicazione della teoria su diversi orizzonti temporali, dal breve al lungo termine. Per applicare efficacemente la teoria delle onde di Elliott, è fondamentale rispettare alcune regole chave:
a) L'onda 2 non deve mai ritracciare oltre l'inizio dell'onda 1.
b) L'onda 3 non può essere la più corta tra le onde impulsive e spesso è la più estesa.
c) L'onda 4 non deve sovrapporsi all'area di prezzo dell'onda 1.
Nonostante la sua popolarità, la teoria delle onde di Elliott presenta alcune criticità. L'identificazione delle onde può risultare soggettiva, portando a interpretazioni diverse tra gli analisti. Inoltre, l'applicazione pratica richiede una profonda comprensione dei mercati, poiché l'errata identificazione delle onde può condurre a previsioni imprecise. In sintesi, la teoria delle onde di Elliott offre un quadro strutturato per analizzare i movimenti dei mercati finanziari, basandosi sull'idea che i prezzi seguano schemi ripetitivi influenzati dalla psicologia collettiva degli investitori.
I conteggi delle onde sono effettuati sui rispettivi sottostanti perché i certificate sono anche strumenti sottili che non scambiano tutti i giorni e gli stoploss sono indicati riferiti al sottostante e non alla quotazione del certificate.
Fare attenzione ai controvalori del portafoglio che debbono essere omeopatici perché si tratta di prodotti derivati altamente pericolosi: infatti sono tutti certificate a leva fissa 7.
C'è il rischio di perdere l'intero capitale investito.
La validità dei segnali è a revoca ovvero per tutto il tempo indicati nella tabella del portafoglio.
Questo modello proprio all'interno della teoria delle onde di Elliott così come delinata applica gli strumenti basilari dell'analisi tecnica quali il MACD e le figure classiche dei modelli grafici.
Maggiori informazioni su www.virginiofrigieri.it e https://www.youtube.com/playlist?list=PLFfBkgZMBZeLcKatKH2RLzuj_Tg_DfMmI
AVVERTENZE PER IL PORTAFOGLIO "OBBLIGAZIONI" :
Pagina a cura di Emilio Tomasini
Emilio Tomasini è iscritto all'Ordine dei Giornalisti e non detiene i titoli oggetto delle sue analisi.
La piattaforma LombardReport.com presenta un Portafoglio con un elenco di obbligazioni e titoli di Stato quotate su Borsa italiana che, per comodità e facilità di lettura, abbiamo suddiviso in due categorie:
Titoli di Stato italiani ed esteri che comprendono: BTP in ottica di "total return" (rivalutazione del capitale più reddito da cedole). BTP/CCT in ottica di protezione dai rischi tassi e inflazione. Titoli di Stato esteri in Euro (taglio minimo 1.000 €) in ottica di "total return" (rivalutazione del capitale più reddito da cedole).
Obbligazioni Corporate che comprendono: titoli emessi da società in Euro (taglio minimo 1.000 €) in ottica di rendimento cedolare e diversificazione rischio.
Per ordinare la tabella secondo queste due categorie, basta cliccare sul triangolino in alto a destra della 'colonna strategia'.
Ogni riga contiene l'ISIN Code con all'interno un link cliccabile che riporta direttamente alla relativa pagina di Borsa Italiana, altresì anche nella colonna NOTE è presente un link che riporta riporta direttamente alla relativa pagina di Borsa Italiana, con tutti i dettagli dell'obbligazione tra le quali rendimento a scadenza, duration, rateo cedola, prezzi massimi e minimi, ecc. ecc.
L'aggiornamento dei prezzi delle obbligazioni presenti avverrà quotidianamente.
La selezione delle obbligazioni è avvenuta attraverso l'utilizzo di "un modello proprio" di tipo rendimento / rischio dato dallo Yield to Maturity e una forma particolare di duration. I titoli sono poi ordinati dal più alto al più basso e vengono selezionati partendo dall'alto.
La validità dei segnali è a revoca ovvero per tutto il tempo indicati nella tabella del portafoglio.