Il direttore responsabile Emilio Tomasini è apparso su:

Strategia Value: segnali tecnici arrivati su KERING


Innanzitutto vorrei fare un sincero ringraziamento a tutti i presenti al bellissimo evento organizzato ieri dal LombardReport.
La calorosa partecipazione, il confronto diretto e lo scambio di opinioni con alcuni di voi mi hanno arricchito ed emozionato. È sempre stimolante condividere riflessioni con chi vive la Borsa con passione e curiosità.

Per chi non avesse potuto presenziare, durante l’incontro è stata indicata un’operazione long, annunciata anche nei contributi recenti della rubrica, che attendeva precisi presupposti tecnici.

GRAFICO DI KERING:

Nel precedente articolo del 12 ottobre avevamo sottolineato come il titolo avesse rotto la trendline ribassista di lungo periodo, un movimento che — se confermato — poteva rappresentare la prima vera inversione dopo anni di discesa.


Da allora, gli sviluppi hanno dato ragione a quella lettura: il segnale tecnico è maturato pienamente, fornendo il trigger per l’apertura di una posizione long.

L’atteso ritracciamento si è effettivamente manifestato dopo il gap rialzista innescato dalla pubblicazione della trimestrale di LVMH, capace di ridare ossigeno a tutto il comparto del lusso.

A seguito di ciò, il titolo ha mostrato un’innegabile forza relativa: pur in un contesto di mercato debole, KERING ha mostrato tenuta, mantenendo livelli tecnici chiave e segnalando una crescente fiducia da parte degli operatori.

RIFLESSIONI:

Sul fronte fondamentale, la situazione di KERING resta complessa ma in evoluzione.


I dati del primo semestre hanno evidenziato ricavi a € 7.587 mln, EBITDA a € 2.011 mln e EBIT a € 969 mln, tutti in calo rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’attenzione del mercato non è più concentrata solo sui numeri attuali, ma sulle prospettive di rilancio.

Un segnale forte in questa direzione è arrivato dal cambio ai vertici: François-Henri Pinault ha affidato la guida strategica del gruppo a Luca de Meo, manager di comprovata esperienza e visione, reduce da successi importanti nel settore automotive, dove ha saputo rilanciare marchi complessi come Renault e Seat.
Il suo arrivo rappresenta, per KERING, la volontà di voltare pagina e ricostruire un’identità coerente tra marchi e strategie distributive.

Il comparto LUXURY, nel frattempo, sembra aver ritrovato una maggiore serenità dopo la pubblicazione della trimestrale di LVMH, che ha rasserenato gli investitori sulla settore del lusso. Il messaggio implicito è chiaro: il futuro appare meno fosco di quanto si temesse a inizio anno.

A breve, il 22 ottobre, KERING pubblicherà i ricavi del terzo trimestre in un formato sintetico.
Non ci si aspetta una netta inversione rispetto ai primi sei mesi, ma potrebbe bastare che il Q3 non risulti peggiore per confermare la sensazione che il gruppo il punto di svolta non sia lontano. Come spesso accade, la Borsa tende ad anticipare gli eventi.

In questa fase, il segnale operativo è già scattato — ora servono tempo e disciplina.
Come sempre, ognuno segua il proprio profilo di rischio e le proprie convinzioni: la Borsa è sempre aperta.

RIEPILOGO DELLE SEGNALAZIONI:

PORTAFOGLIO TOTAL RETURN:

L’autore del presente articolo potrebbe detenere i titoli oggetto della sua analisi.
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