Moncler (IT0004965148) ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con numeri che raccontano più resilienza che crescita: il fatturato di gruppo è rimasto di fatto stabile a cambi costanti e solo leggermente in calo a cambi correnti. In questo contesto, sul grafico il titolo pare aver superato una resistenza posizionata in area 52 che aveva retto in estate.
I primi nove mesi del 2025 di Moncler
Moncler ha chiuso il mese di ottobre comunicando i dati di bilancio relativi ai primi nove mesi del 2025. I ricavi consolidati di gruppo risultano stabili a cambi costanti, mentre a cambi correnti registrano un -1%. Nello specifico, i ricavi consolidati di gruppo sono passati dal dato di 1.865,7 milioni nei primi nove mesi del 2024 a 1.841,3 milioni nei primi nove mesi del 2025.
Il solo terzo trimestre si è attestato a 615,6 milioni, -1% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo del 2024, ma meglio dei circa 604 milioni attesi dal consenso. Nel dettaglio, il marchio Moncler ha generato nel trimestre 514,2 milioni di euro, mentre Stone Island si è fermata a 101,4 milioni. Su nove mesi Moncler ha registrato ricavi per 1.553,2 milioni (rispetto a 1.573,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2024), mentre Stone Island si è attestato a 288,1 milioni (rispetto a 292,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2024), entrambi stabili: segnale che il gruppo ha compensato la debolezza europea con migliori performance nelle Americhe e in Cina, le due aree più dinamiche del periodo. EMEA e Giappone restano invece le aree più penalizzate dal turismo interno debole e da una domanda più selettiva.
Confronto tra peers: come si posiziona Moncler?
Per provare a capire come si posiziona Moncler nel suo settore di riferimento, possiamo prendere in considerazione il PEG storico. Di cosa si tratta? È un metodo di valutazione che confronta il rapporto Prezzo/Utile (P/E) di un’azione con il suo tasso storico di crescita degli utili. Un PEG pari a 1 indica che il prezzo dell’azione è in linea con la crescita storica dell’azienda. Un PEG inferiore ad 1 potrebbe essere indicazione di un’azione sottovalutata. Al contrario, un PEG maggiore di 1 potrebbe essere indicazione di un’azione sopravvalutata. Il metodo fa riferimento a dati storici, dunque non è detto che il tasso di crescita degli utili in futuro non subirà variazioni.
PEG storico = P/E corrente ÷ (CAGR EPS 3 anni 2024 su 2021, espresso in %)
Fatta questa parentesi, prendiamo in considerazione un gruppo di peers che comprende LVMH, Hermès, Prada e Brunello Cucinelli. In questo insieme, Moncler risulta avere il secondo miglior PEG storico. In particolare, l’azienda nota per i suoi piumini presenta un PEG storico di 1,34. Stando a questo metodo, dunque si piazza davanti al 2,16 di Hermès, al 2,66 di Brunello Cucinelli e al 2,80 di LVMH. Resta alle spalle di Prada, in testa al gruppo che abbiamo preso come riferimento con un PEG storico di 0,38.
Prendendo in considerazione il metodo PEG storico, quindi Moncler non risulta essere sopravvalutata rispetto ai principali peers in crescita.
Analisi grafica
Tra una correzione e l’altra, il titolo risulta essere in una fase rialzista da metà agosto. Recentemente, inoltre Moncler si è portata sopra l’area 52 che in estate aveva rappresentato una resistenza. Dopo alcuni tentativi di superamento di questa resistenza, ora il titolo sembra aver messo la testa sopra questo livello. Oggi l’azione ha toccato un massimo di 55,86, quotazione più elevata da maggio 2025.
Dal grafico su scala settimanale, poi si nota come Moncler si stia muovendo sopra una trendline rialzista.
Grafici da tradingview.com
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