Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Un pungo di titoli italiani o un pugno in faccia appena Putin dice no ?


I mercati risentono positivamente del primo passo verso la pace. Poi vediamo cosa dice Putin, che non ha nessun interesse a firmare alcunché visto che sta vincendo sul terreno. Un articolo del Wall Street Journal mostra un interessante inside all’interno dell’entourage di Trump con i principali CEO della Corporate America che bussano alla porta per dire se ci sono o ci fanno e come si stia creando il vuoto intorno a Musk, il quale farebbe bene a fare le automobili permettendo al povero tomasini di riportare a casa i soldi che ha investito. Del resto è stato lo stesso Musk a dire in un’intervista che ha delle difficoltà a gestire le aziende. Penso che tra breve tornerà a fare il commentatore su X e l’industriale, che forse è meglio.

Compriamo a manetta ? Oggi ho tenuto a freno alcuni lettori che si volevano lanciare non so se sul mercato o giù dalla finestra. Aspettiamo che faccia una base questo pazzo mercato, comprare così alla garibaldina c’è da farsi del male.

Su Hermes abbiamo scoperto l’arcano: non siamo entrati, oggi i prezzi sono arriva a 2546 ma non a 2548 ma è stato Tomasini a pasticciare con la piattaforma dei segnali. Stasera li aggiusto.

Tenaris se è da prendere cerchiamo di prenderla sull’uncino più in basso.

Intuitive surgery è un missile prima giù e poi su e forse la cancelliamo.

Meta è un gran bel trade e questo invece lo prenderemo.

Aspettiamo la chiusura di Wall Street, se chiude su vuol dire che forse abbiamo scollinato. Forse.

Sul mercato italiano mi piacciono moltissimo:

TINEXTA: diciamo che non è una azione “stabilmente” redditizia anche se i dati fondamentali non sono malaccia, un po’ meglio della media. Però la congestione è sotto gli occhi di tutti e l’uncino pure con volumi fortissimi:

FERRARI: siamo sul fondo del barile e la rossa è la rossa ...

BANCA GENERALI: sopra 50.85 diventa sexy

BANCA MONTE DEI PASCHI: come la compri tanto sale sempre ...

Vediamo domani in apertura a seconda di come chiude Wall Street.

L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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