Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Prendiamo uno stop, automotive a picco


Dazi ieri sera e oggi la nostra Borsa crolla con Stellantis e Ferrari davanti a tutti.

Siamo stati stoppati su Ferrari.

Francamente vista sull’intraday l’indice italiano ha più voglia di salire che di scende ma è appesantito ovviamente da tutto il comparto automotive. La barra di oggi potrebbe riservare a fine giornata una gradevole sorpresa. Sembra quasi che i ragazzi abbiamo pulito i book degli stop in vendita stamattina e ora si accingano a comprare di nuovo, come questo sia possibile, almeno per chi come me si attende “qualcosa” a maggio / giugno, rimane un mistero. Ma tant’è, questo dicono i grafici.

Circa la metà dei veicoli venduti negli Stati Uniti proviene dall'estero e persino quelli assemblati sul suolo americano contengono in media il 60% di componenti di origine straniera. A sottolinearlo è l’analista di Bernstein, Daniel Roeska, che fotografa un’industria fortemente integrata a livello globale.

Il Messico si conferma il primo esportatore in valore verso gli Stati Uniti, seguito dall’Unione Europea e dal Giappone. All’interno del blocco europeo, è la Germania a giocare il ruolo da protagonista: da sola, infatti, rappresenta la metà delle esportazioni automobilistiche della zona euro verso Washington.

E’ evidente che se anche Ferrari è un bene di lusso risente di questa situazione.

Bene Banca Generali, Recordati nel limbo.

Per Stellantis ancora peggio.

  BUY  STOP LOSS TARGET DATA
  NUOVI ORDINI      
         
  PORTAFOGLIO      
BANCA GENERALI  51,35 47,3 58 17/03/2025
RECORDATI 53,3 51,75 61 17/03/2025
FERRARI 415.7 390 490 17/03/2025

L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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