Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Mercati in tensione


Buon sabato a tutti. Nel report della scorsa settimana (link: https://www.lombardreport.com/2025/3/1/azioni-salvatore-ferragamo-azioni-webuild-azioni-aquafil/) avevo indicato un paio di livelli sull'S&P500 e questo era il grafico postato con dure livelli: 5779 e 5662.

A distanza di una settimana questa è la situazione:

De facto il primo livello ha tenuto ma non è stato in grado di arginare la discesa che solo nella seduta di venerdì ha trovato un punto millimetrico di appoggio esattamente a 5662. Il trend di breve è comunque orientato alla debolezza anche se mi aspetterei almeno un tentativo di rimbalzo e non ancora una inversione di tendenza ribassista. Naturalmente quando scrivo rimbalzo penso ad esempio ad una apertura in gap up con chiusura sui minimi di seduta o una continuazione dell'ultima candela di venerdì verso i 5830-5850 (livelli di mercoledì). Nel complesso per sperare che la debolezza non continui è auspicabile che l'indice rimanga permanentemente sopra 5780. 

L'aspetto che non mi piace per una inversione del trend ribassista di breve è quello della volatilità che rimane ben sopra 20 e sopra i 23 punti (il mio ultimo baluardo). Questo costituisce uno scenario di tensione da parte degli operatori. Da trader ammetto che sia veramente molto difficile operare perché le dichiarazioni di Trump rischiano di far arricchire LUI e di impoverire "noi". Capite bene che se oggi si dice una cosa e il giorno dopo l'esatto contrario (dazi, guerra, politiche commerciali, riarmo etc..) questo non fa altro che aumentare la tensione. La Borsa è femmina e non ama l'incertezza. Di seguito il grafico di Vix e Vvix che sono il trend rialzista.

Delicata anche la situazione sul Nasdaq Composite: se sul settimanale ha chiuso su una trendline dinamica di lungo periodo, ecco che sul daily rimane al di sotto dei 18750. Se il rettangolo formato negli ultimi mesi ha una altezza di 1400 punti (20150-18750=1400) ecco che il target ribassista teorico dal punto di rottura a 18750 sarebbe a 17350. Il minimo settimanale è stato al momento a 17780. Per sperare in un consolidamento è necessario salire al piano successivo ovvero sopra 18750.

Ovviamente la debolezza dell'indice si spiega col comportamento di azioni come NVDA passata da 140$ a 112$ nell'arco di un paio di settimane (-20%) o di TSLA (-27% da metà febbraio a ieri). Come ho sempre scritto e detto, un plauso va fatto alle Autorità che regolamentano i mercati: vi pare normale che per far salire un indice (creare una bolla) occorrano 7-8 titoli e per farlo affossare basta tirarne giù due o tre? E poi è stato permesso di creare strumenti a leva e a replica che però non trovano la stessa quantità di azioni nel caso di chiusura di posizioni. Come se non bastasse gli HFT e i quotatori si tolgono dai book non appena aumenta la volatilità creando un cocktail ancor più micidiale: essendo la loro liquidità fittizia (immettono e tolgono in continuazione le proposte, quindi manipolano il mercato stesso) gli ordini che arrivano non trovano più una controparte e quindi assistiamo ad un mercato che fa segnare +10% o -10% come se nulla fosse. Da un lato meglio così, dall'altro questa è la mattanza dei risparmiatori che ovviamente non vengono tutelati da chi è preposto.

In Europa questa la situazione sul Dax Future: come già detto in molteplici occasioni, l'Europa rimane al momento in un paradiso di positività ed ottimismo. Si vende America per comprare Eur(/usd)OPA. Fin che la barca va....Scenario di cautela sotto 22250 (per intenderci il derivato dovrebbe bucare i minimi di quest'ultima settimana).

Più incertezza sull'Eurostoxx 50: notate come ci siano molte code sulle varie candele daily. Sul grafico weekly rimaniamo comunque ancorati ai massimi. 

La situazione è analoga anche per il FTSEMIB40 Future: indecisione. Lunedì abbiamo tentato l'allungo, martedì il ribasso e poi abbiamo chiuso l'ottava sostanzialmente invariati. Evitare ogni short di indice.

Fronte watchlist...

Salvatore Ferragamo

Mi piaceva molto la settimana scorsa ma i dati pubblicati venerdì non sono piaciuti ed il titolo è crollato del 16%, rimangiandosi in una seduta il rialzo di tre mesi. A ben vedere la trendline rialzista era stata bucata già in un paio di occasioni (martedì e giovedì) ma francamente non mi sarei aspettato un ribasso del genere anche perché di tanto in tanto ci sono voci di interessamento da parte dei big players mondiali. Il comportamento di Ferragamo è il motivo per il quale pubblico sempre il calendario societario in modo da sapere in anticipo se la volatilità di un titolo potrà aumentare o meno. A questo punto credo che ci sia spazio per andare verso 5.6 euro.

EuroGroup Laminations

L'idea della scorsa settimana si è concretizzata e il titolo si è appoggiato tra 2,70 e 2,80. Siamo al 50 e 50: o sale verso i 3 euro per ambire magri alla mm200 attualmente passante attorno a 3,30 oppure sotto 2,63 (livello di stop) potrebbe continuare a scendere e il recente rimblazo si rivelerebbe un fuoco di paglia.

Webuild

Oggetto di studio sabato scorso, in settimana ha rotto con decisione l'area a 3,20 spingendosi ad un massimo a 2,466. Finchè rimane sopra il punto di breakout l'impostazione rimane a mio avviso positiva. Non mi piacerebbe molto se si verificasse una situazione come quella di dicembre 2024, ovvero se il range delle candele daily diminuisse e si formassero una serie di doji (open quasi uguale al close): questo potrebbe indicare una sostanziale perdita di momentum. Personalmente mi piacciono i breakout in cui il titolo si allontana velocemente dal livello rotto.

Revo Insurance

Il grafico si commenta da solo. Per ora visto che il 12 pubblicherà i dati.

Brunello Cucinelli

Classico esempio di un titolo -carissimo- sul quale chi comprava ha smesso di farlo. E' tornato sotto il massimo storico dopo aver congetionato al di sopra. Spazio di discesa verso 106 e poi si vedrà. Il 13 Marzo pubblica i conti.

Digital Bross

Altro esempio di azione che perde il rialzo di due mesi in una seduta. Mi aspetto che possa tornare al test di 10,50/10,60 euro da cui era partito il movimento. Chiusura settimanale@11,34.

TESLA

Azione passata da 475$ a 250$ nell'arco di tre mesi scarsi. Se 475$ erano certamente un eccesso, adesso stiamo andando nel verso opposto. Un primo livello statico è stato toccato venerdì (254$). Poi abbiamo 240$ e sotto quest'ultimo livello addirittura 215$. Boom e sboom potremmo scrivere.  

Plottando un banalissimo RSI sul daily e comprimendone il grafico osserviamo come tutte le volte che l'oscillatore è uscito dalla fase di ipervenduto come quella attuale c'è stato come minimo un consolidamento se non addirittura una inversione. C'è naturalmente ancora spazio di discesa ma mi aspetto un rimbalzo a breve, specialmente se il titolo arrivasse sui livelli indicati in precedenza (254 $ e 215 $). Tesla è l'esempio di come si possa far scendere un indice buttando giù un'azione che pesa. 

Di seguito il calendario societario per la settimana entrante sempre da verificarne la correttezza (Fonte dati: Borsa Italiana).

Ad maiora! 

PNA

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