Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

L’azione del giorno – Andamento sostenuto per Telecom, che torna sui massimi degli ultimi tre anni


La nazionalizzazione (ma senza Opa) da parte di Poste fa bene, così come – in aggiunta – la vendita della controllata Sparkle. Inizia ora la sfida della diversificazione dei business. E inizia la lotta in Borsa per superare un livello rivelatosi assai arduo nell’ultimo triennio.

Buy or sell

C’è chi può festeggiare e chi no. È evidente come i vecchi cassettisti, che hanno il titolo Telecom Italia in portafoglio da anni, vedano ancora con sconforto il suo movimento rialzista, giudicato insufficiente. Chi invece ha comprato negli ultimi mesi fa festa. In un semestre l’azione ha evidenziato un balzo in avanti (+30,6%) di tutto rilievo, come i più ottimisti prevedevano. E allora spazio all’azione del giorno.

La merita davvero la proclamazione?

In una seduta dominata di nuovo dalle vicende bancarie del risiko italiano e in un contesto generale molto positivo aver svettato su Borsa Italiana con la migliore performance (+5,46%) di giornata non è da poco. Finalmente si è passati da un sentiment relativamente positivo a uno decisamente favorevole, sebbene si attendano le prossime sedute per verificarne il proseguimento.  

Cosa si dice del titolo sui mercati?

Si guarda molto all’entrata di Poste Italiane nel capitale di Telecom: ne detiene ormai il 24,81% e ci si domanda quali saranno le sinergie, oltre a quelle relative alla telefonia. Si pensa in particolare ai pagamenti digitali e ai servizi finanziari ma all’operazione potrebbero aderire anche altri partner. È l’inizio di una rivoluzione per Telecom? Forse sì. Intanto lunedì la società ha comunicato di aver siglato un accordo con Boost BidCo, veicolo controllato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e da Retelit, per la cessione di Sparkle, primo fornitore di servizi di telecomunicazioni internazionali in Italia e quinto al mondo per traffico Internet, con una rete di 600.000 km di fibra ottica. L’intesa valuta Sparkle 700 milioni di euro.

Isin

IT0003497168

Ultima quotazione (chiusura 14/4/2025)

0,3148 Eur

Cosa segnala la sintesi degli indicatori

Per la prima volta da tanto tempo si registra un’unanimità di “buy” e anche di “strong buy” su tutte le diverse periodicità di osservazione. E fra l’altro ciò avviene senza che gli oscillatori di forza relativa indichino una situazione di ipercomprato.

Cosa dice l’analisi grafica

L’azione è di nuovo vicina a quel livello di 0,32 Eur che ha costituito un vero e proprio sbarramento già quattro volte in precedenza: a marzo 2023, a settembre dello stesso anno, nello scorso mese di febbraio e infine a inizio aprile. Di solito dopo questo traguardo si è evidenziata non poca volatilità. Succederà anche nelle prossime sedute? La vera competizione sta ora proprio nel non ricadere sotto gli 0,30 Eur.

Prima resistenza importante

Ci sono dei livelli intermedi ma la vera zona calda è quella di 0,449 Eur! Sembra impossibile che Telecom riesca a tornare nel breve e medio periodo su questo livello, essendoci un vero e proprio abisso da superare.  Le evoluzioni dei business potrebbero però trasformare la redditività del gruppo, con quello che agli occhi di un passato piuttosto lungo sembrerebbe un miracolo!

Primo supporto importante

A 0,2748 Eur

Rilevatore di rischio

Tutto incentrato su come proseguirà l’integrazione con la nuova socia di maggioranza Poste Italiane. È indubbio però che il peso degli azionisti istituzionali esteri resta rilevante. Come evolverà?

Segnale di forza

Poste Italiane è rimasta sotto il livello di Opa del 25% e non intende modificare questa situazione. L’appeal speculativo del titolo scema quindi ma la storia della società conferma nel non dare mai nulla di scontato. Un’eventuale fusione operativa con Iliad – ipotizzata nei mesi scorsi – potrebbe riportare pesanti “buy” sull’azione Telecom Italia.