Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

L’azione del giorno – Mediobanca fa sua Banca Generali per bloccare Mps. Il risiko quindi esplode. Ora a chi toccherà?


Il settore bancario italiano non finisce di sorprendere. L’annuncio di un’ennesima Ops arriva come un fulmine a ciel sereno, sebbene da tempo qualcosa si ipotizzasse. Dopo il successo in Generali, Nagel va all’attacco per difendersi dall’assalto di Siena. Come hanno reagito ieri i titoli interessati e le congetture di qualche altro evento simile per le poche realtà rimaste “libere” sul mercato.    

Buy or sell

Immagine da Shutterstock | Dettagli licenza Autore: Nelosa | Ringraziamenti: Nelosa // Shutterstock - Copyright: Nelosa

Mediobanca ha presentato un’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banca Generali per un valore di 6,3 miliardi di euro, corrisposti interamente in azioni di Assicurazioni Generali. Eccolo il primo atto post rinnovo cda di quest’ultima. Ed è un’evidente sfida all’altra iper criticata Ops, quella di Monte dei Paschi sulla stessa Mediobanca. Se qualcuno avesse perso qualche atto del risiko italiano del settore bancario bisognerebbe davvero ricostruire il tutto con una narrazione complessa e articolata, un po' in stile giallistico. Vediamo allora cosa sta succedendo.

È inevitabile che Mediobanca risulti l’azione del giorno. Per il motivo appena descritto e soprattutto per il guanto di sfida lanciato al mercato. Approfondiamo un po' la notizia…

L'Ops di Mediobanca su Banca Generali è prevista fra settembre e ottobre e si concluderà nel mese di ottobre. A maggio verranno avviate le richieste alle autorità regolatorie, mentre il 16 giugno si terrà l'assemblea di Mediobanca, "perché sotto passivity rule", dal momento che l'istituto è oggetto a sua volta dell'Ops da parte di Mps. A settembre infine è atteso il via libera dalle authorities, inclusa l'approvazione della Consob al documento d'offerta

I termini dell’Ops cosa prevedono?

Agli azionisti di Banca Generali, controllata al 50% dalla compagnia assicurativa di Trieste, saranno offerte 1,7 azioni Generali per ogni azione consegnata all’Ops. Rispetto alla quotazione di venerdì la valutazione prevede un premio dell’11% su Banca Generali

Cosa si dice del tutto sui mercati?

Albergo Nagel, numero uno di Mediobanca, ha dichiarato: "Non è un'azione difensiva ma offensiva". Perché? In effetti si sta cercando di bloccare Mps, aumentando il boccone che dovrebbe digerire. Una cosa infatti sarebbe la sola Mediobanca e altra cosa l’aggregazione con Banca Generali. Intanto Mps non giudica ostativa l'offerta di Mediobanca su Banca Generali. Anzi sostiene che rafforzerebbe il valore industriale dell'operazione. Il che è vero ma con quali costi per Siena?

Quali gli effetti operativi sulle due società, ovvero Mediobanca e Banca Generali?

Il sito Bluerating, specializzato nel settore ha fatto un po' di conti. Nel dettaglio, sommando semplicemente gli organici e i patrimoni in gestione di Mediobanca Premier (la rete del gruppo Mediobanca) e Banca Generali, la nuova “super rete” del gruppo Mediobanca avrebbe dalla sua – ultimi dati Assoreti alla mano – 3564 consulenti (diventando la terza rete per organico dopo Fideuram e Mediolanum ma superando Fineco) e oltre 136 miliardi di euro di patrimonio (piazzandosi al secondo posto dopo il gruppo Fideuram e superando Mediolanum). Se sommiamo invece la “performance” della raccolta nel 2024, il totale cumulato annuo è stato di oltre 10,3 miliardi, potenzialmente il secondo del mercato dopo i 13,3 del gruppo Fideuram (che però ha quasi il doppio dei consulenti)

Chi resta ora sul mercato “libero”?

Resta il gigante Mediolanum, che nei mesi scorsi si dava pure per possibile “sposa”. Poi Fineco e Azimut di nuovo nel settore del risparmio gestito: anche qui da tempo si mormora! E poi ci sono alcune banche minori, più specialistiche, come Banca Sistema, Banca Ifis e Illimity, nonché una fitta rete di istituti locali potenziali prede in un risiko che sta risultando molto più sorprendente di quanto si pensasse solo un anno fa

E adesso vediamo come hanno reagito le azioni coinvolte nell’operazione annunciata ieri, ovvero Mediobanca, Banca Generali, Assicurazioni Generali, Mps e inevitabilmente – sebbene in maniera indiretta – Unicredit?

Il mercato è stato piuttosto strano:

Mediobanca (17,45 Eur) ha perso lo 0,80% ma senza un segnale di rilievo dopo il movimento a V iniziato il 7 aprile. È di nuovo vicina ai massimi storici di 18,18 Eur. Qualcuno aveva forse previsto la notizia già nei giorni scorsi.

Banca Generali (51,3 Eur) ha messo a segno logicamente un ottimo rimbalzo (con netta apertura in gap up), chiudendo poi in calo, poco sotto – anche in questo caso - il massimo storico dei 53,25 Eur.

Generali (31,6 Eur) è uscita in rosso dalla seduta ma era inevitabile dopo la corsa pre-assemblea. Anche qui è però quasi sui massimi storici (nell’area dei 33 Eur).

Mps (7,35 Eur) non ha dato segni di particolare attivismo negli scambi della seduta di ieri, un po' più lontana dai massimi storici (7,82 Eur) rispetto agli altri titoli.

Unicredit (51,74 Eur) ha proseguito nel lento avvicinamento ai massimi storici di 53,65 Eur, sembrando quasi disinteressata dall’ennesimo scossone sul fronte del risiko bancario

In conclusione i mercati sapevano e non sono sembrati particolarmente reattivi. Perché?

Se si esclude Banca Generali (con prezzo di chiusura comunque inferiore al premio previsto per l’Ops) tutte le altre azioni hanno preso atto della decisione di Nagel, sebbene qualcuno abbia ricordato come già nel 2019 ci fosse stata un tentativo simile da parte di Mediobanca, poi fallito. In realtà c’è da notare che tutta la pattuglia coinvolta nell’ennesimo atto di concentrazione del settore appare cara, dopo mesi di rastrellamenti vari. I margini per ulteriori salite appaiano quindi a fine corsa. Salvo in presenza di un ennesimo imprevedibile colpo di coda!