Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Più il momento di vendere che di comprare ...


Come distrugge crea.

Arriva l’accordo con la Cina come di consueto di domenica e al lunedì tutto su. Ma poteva anche essere tutto giù. Con Trump il vero vincitore è il trading intraday, così eviti la domenica.

Dopo settimane di tensioni e dazi punitivi che hanno pesato sull’economia globale, Washington e Pechino hanno trovato un punto d’equilibrio a Ginevra. Un’intesa temporanea che ha subito portato una ventata d’ottimismo sui mercati finanziari. Gli Stati Uniti ridurranno i super-dazi del 145% imposti sui prodotti cinesi al 30%, mentre la Cina abbasserà i propri dazi dal 125% al 10%. Il tutto sarà valido per una tregua di 90 giorni, durante i quali le trattative continueranno.

Si aggiunge anche un altro aspetto positivo: gli utili societari in Europa sono superiori alle attese. I profitti delle società dello Stoxx 600 non solo hanno sorpreso positivamente con un +6%, ma sono cresciuti anche del 11% su base sequenziale.

La domanda è ora se anche la Fed inizierà a tagliare i tassi. Secondo il CME FedWatch Tool, la probabilità di un nuovo status quo da parte della Federal Reserve nel meeting di luglio – dopo quello già ampiamente previsto per il 18 giugno – è salita al 56%, rispetto al 47% del primo mattino e al 40% di venerdì scorso.

Per la BCE, i mercati monetari prezzano meno di 50 punti base di allentamento residuo entro fine anno, contro i 60 previsti alla chiusura di venerdì.

Lo US Equity Sentiment Indicator di Goldman Sachs ci dice che siamo in territorio negativo e quindi c’è spazio per il rally:

Francamente mi sembra più il momento di vendere che di comprare ma vediamo cosa passa il convento a mente fresca domattina

L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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