E l’ha fatto per lungo tempo. Si caratterizza per un business solidissimo. Proprio per questo piace molto al retail, con quasi un milione di investitori, che la considerano una specie di bond ad alto rendimento. Attenzione però: il grafico sta evidenziando nelle ultime settimane una certa volatilità.
Buy or sell
Foto da Wikimedia Commons
Lo sostiene lo stesso vertice della società. Benoît Potier, Presidente del consiglio di amministrazione del gruppo francese Air Liquide, dichiara infatti: “Investire con noi significa ottenere un total return – anno più anno meno – del 12% ogni dodici mesi, risultato che pochi altri possono assicurare”. Ecco allora un titolo in stile Berkshire Hathaway ma senza la variabile di cambio Eur/Usd, che non sempre tutti tollerano. Pur dopo una seduta ieri dei mercati caratterizzata da un trend molto positivo e con vari protagonisti di peso, l’attribuzione di azione del giorno va allora oggi inaspettatamente a questa leader della produzione del gas per utilizzi industriali. E i motivi per farlo sono vari.
Perché è azione del giorno? |
Può sembrare inopportuno premiare un’azione che ha chiuso la seduta in rosso ma questo segnale conferma come Air Liquide sia un titolo ultra difensivo, che viene logicamente penalizzato quando i mercati comprano rischio a manetta. Inoltre c’è un altro motivo ben preciso: la società esce dalla recente assemblea generale dei soci (3.000 i partecipanti) con numeri di tutto rilievo. Il più significativo? Quello relativo agli azionisti – ben 900.000 – a conferma del ruolo di “stock del popolo”, definizione che piace agli istituzionali, interessati a condividere le sorti di società ad alta frammentazione del capitale su cui investire e che viene valutata positivamente per la trasparenza delle comunicazioni finanziarie |
Cosa si dice del titolo sui mercati? |
Si guarda con grande interesse all’impegno intrapreso da Air Liquide per incrementare ulteriormente il numero appena riportato: si vorrebbe salire ad almeno 1 milione di azionisti (puntando sui giovani), cifra che garantirebbe ancor più stabilità. C’è invece una certa delusione in relazione al dividend yield, che si attesta attualmente sull’1,9%, malgrado il “total return” di lungo termine si collochi - come detto - sul 12%. In realtà occorre notare che il rendimento è calato a seguito del regolare aumento della quotazione, con un trend rialzista che prosegue ininterrottamente dagli anni ’90: allora si comprava sull’equivalente di 10 Eur, pagandola naturalmente in franchi francesi |
Isin |
FR0000120073 |
Ultima quotazione (chiusura 12/5/2025) |
181,28 Eur |
Cosa segnala la sintesi degli indicatori |
È quasi banale l’analisi del titolo, per la ripetitività degli “strong buy” su tutte le più diverse periodicità: alcuni indicatori evidenziano, ciò nonostante, un aumento della volatilità, sebbene si attesti a base annua su valori contenuti (di circa il 21%) |
Cosa dice l’analisi grafica |
La recente fase di nuovi massimi storici è stata accompagnata da sedute chiusesi in rosso, il che è avvenuto soprattutto negli ultimi giorni. Il titolo appare un po' tirato dopo il rimbalzo post correzione di metà aprile: il movimento a V si è ormai completato e i target di breve periodo non ipotizzano forti margini di ulteriore salita delle quotazioni. Il mercato punta ora su una fase di distribuzione |
Prima resistenza importante |
A 185,2 Eur, delineatasi il 2 maggio. Pur essendo una resistenza molto debole, di brevissimo periodo, è l’unica al momento identificabile, poiché il titolo – come detto - si muove sui massimi storici |
Primo supporto importante |
A 176 Eur |
Rilevatore di rischio |
Con un p/e sui 28 il titolo appare caro e gli stessi istituzionali lo ammettono con target ormai molto vicini alla quotazione in corso. Una fase correttiva è quindi auspicabile |
Segnale di forza |
Sta nella capacità di trasferire i costi in crescita del gas sui clienti finali, nell’ottica di aumentare i margini operativi e di realizzare una tenuta degli utili netti a parità di cambio Eur/Usd , stemperando il relativo rischio |