Riceviamo di nuovo da Corrado Bertolini un articolo sulle azioni Trevi che volentieri pubblichiamo:
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AZIONI TREVI: CHE FARE ? di Corrado Bertolini
Trevi Finanziaria è un’azienda che ha conosciuto una forte espansione prima della crisi del subprime, per poi attraversare una profonda crisi finanziaria che ha portato all’ingresso nel capitale sociale della Cassa Depositi e Prestiti, con una quota superiore al 20%. Tra gli azionisti figurano inoltre due fondi, uno con il 5% e un altro con il 10%, quest’ultimo recentemente ridotto del 5% tramite una vendita.
I risultati economici restano incerti, con una situazione finanziaria ancora gravata da un indebitamento significativo, stimato intorno ai 200 milioni di euro, nonostante un aumento di capitale effettuato alcuni anni fa.
In questo contesto tutt’altro che favorevole, l’analisi dell’andamento azionario rivela segnali incoraggianti: il titolo ha infatti violato i minimi del 2023 senza subire un crollo, anzi mostrando un recupero deciso.
Le cosiddette “false rotture” dei minimi rappresentano spesso un segnale positivo, poiché indicano che, nonostante la violazione di un livello chiave, non si sono innescate vendite massicce.
A livello settimanale, il titolo sta testando la trend line discendente (indicata in verde), mentre su base giornaliera mostra una buona vitalità. Ricordiamo che i nostri modelli matematici avevano dato segnali rialzisti intorno a 0,27.
Tuttavia, dopo un significativo rialzo, è plausibile attendersi la formazione di una figura tecnica di consolidamento, come ad esempio di una bandiera di continuazione, prima di un eventuale nuovo impulso rialzista, qualora l’ipotesi di inversione di lungo periodo venisse confermata.
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(Corrado Bertolini è un trader privato che potrebbe detenere una posizione lunga sulle azioni Trevi)
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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