Si è conclusa la settimana di scadenze tecniche del primo semestre. Settimana che ha visto i principali indici mondiali un pò in affanno, vuoi per le tensioni geopolitiche o per la seasonality già analizzata. Partiamo dunque con l'S&P500 che si è portato a ridosso del supporto dinamico individuato sabato scorso (link articolo: https://www.lombardreport.com/2025/6/14/mercati-in-assestamento-o-in-fase-distributiva/). Francamente non sono in grado di farmi un'idea su dove voglia andare il mercato e quindi, come già detto la scorsa ottava, rimango in stand by e in attesa di avere le idee più chiare. Le considerazioni già espresse continuano a rimanere alquanto valide: siamo a pochi punti percentuali dai massimi e non vedo motivi per entrare long proprio ADESSO.
Anche il Nasdaq Composite rimane in perfetto laterale: siamo anche qui in una fase estremamente choppy e di indecisione, seppur a ridosso dei massimi storici in area 20200. Su questo indice attenzione alla perdita dei 19200.
Uno sguardo anche all'indice Russell2000 delle small cap che sul grafico settimanale "sente" una vecchia trendline statica passante in area 2150 punti circa. Questo indice tende a muoversi per rettangoli, quindi una eventuale salita al di sopra di tale livello vedrebbe poi il "piano" successivo in area 2300-2350 punti.
Sul fronte europeo troviamo l'indice Dax si è appoggiato alla media a 50 periodi di colore verde, salvo poi tentare un rimbalzo. Rimaniamo tuttavia SOTTO il supporto dei 23350 punti, segno che il quadro si sta indebolendo. I casi sono due: o si recupera subito e si rimbalza velocemente (almeno sopra i 23600 punti-linea blu) oppure la perdita dei 23000 punti potrebbe favorire un ulteriore indebolimento (minimo settimanale a 23050 punti circa).
La scorsa settimana ho indicato nei 39000-39125 un'area supportiva importante (link articolo: https://www.lombardreport.com/2025/6/14/mercati-in-assestamento-o-in-fase-distributiva/). L'ottava si chiusa esattamente a 39125, quindi siamo al 50% di probabilità che si salga e al 50% di probabilità che si scenda. Stand by sull'indice italiano che lunedì vedrà lo stacco di molti dividendi che comunque non avranno impatto sul derivato.
Fronte watchlist...
Parto subito col ricordare che lunedì molti titoli staccheranno il dividendo. Vediamone alcuni (Fonte: Teleborsa).
Nella seduta di venerdì è entrato un piccolo stop profit su Technogym a 12 euro. Francamente mi sarei aspettato un breakout deciso dei 12,50-12,55 euro ma non c'è stato se non un suo avvicinamento (massimo settimanale a 12,51). Poco male visto che la posizione iniziale era stata smezzata al raggiungimento della prima area di target così come indicato a suo tempo dopo la barra di shakeout (link articolo: https://www.lombardreport.com/2025/6/7/azioni-technogym-azioni-tenaris-bond-tamburi-4-625/).
Tenaris
Rialzo settimanale anche su Tenaris che ha chiuso l'ottava a 15,78 euro. In realtà c'è stato un tentativo di bucare l'area critica indicata sabato scorso ovvero 15,80-15,90 euro ma al momento continuiamo a rimanere lì vicino. Il massimo weekly è stato a 16,045 euro. Il titolo continua a rimanere potenzialmente ben impostato grazie al corposo piano di buyback da 1,2 miliardi di dollari partito il 9 giugno, programma che rappresenta circa il 7% del capitale (74 milioni di azioni). Operativamente parlando e fermo restando che i primi target ravvicinati sui quali ridurre l'esposizione sono già stati raggiunti, continuerei ad essere compratore sulle fasi di debolezza, anche in intraday, che vedono supporti attorno a 15 euro e target ben sopra i 16 euro che però dovrebbero essere rotti con maggiore convinzione avendo un close sopra tale livello. Di seguito il grafico daily in Europa.
Interessante osservare anche il grafico statunitense di Tenaris (ticker TS) dove si nota come l'azione si sia portata verso la prima area di gap (attorno a 37,30 dollari). Riuscirà a chiuderlo? Il buyback dovrebbe sostenere le quotazioni.
Bond Carraro 5.25% 2030
Ne ho già scritto mercoledì e rimando a quell'articolo che trovate al seguente link: https://www.lombardreport.com/2025/6/18/obbligazioni-carraro-5-25/ . Al momento mi limito a segnalare che l'emissione da 164 milioni di euro è ancora sul mercato e sul book sono rimasti poco meno di 47 milioni di euro al prezzo di 101 che vengono venduti "a rubinetto". Ricordo infine che l'ISIN del collocamento attuale è IT0006769563 e verrà convertito nell'ISIN IT0006768151 già presente sul mercato (che quota attorno a 101,50-101,80). Sul bond in questione è prevista la possibilità di richiamo anticipato da parte dell'emittente al prezzo di 102.625 dal 17 ottobre 2026 al 16 ottobre 2027 e a 101.313 da ottobre 2027 a ottobre 2028.
Ad maiora!
PNA
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