Alla luce di quanto successo nelle prime ore di domenica, ritengo doveroso un update per chi mi segue. Nel complesso credo che nella giornata di domani ci saranno delle conseguenze ma personalmente non penso ad un patatrac. Forse propendo addirittura per un open in gap down (indici e quindi azioni) ed una sua ricopertura o comunque un tentativo di short covering. Mentre scrivo nei mercati OTC il Dax batte circa -1% ed ha sfiorato il -2% in giornata. La stessa cosa vale per Wall Street. Chi ne ha maggiormente risentito è il petrolio che continua a stazionare sui massimi ed attualmente batte sui circuiti non regolamentati +8%. Ecco dunque il primo trade da fare questa sera: fare il rifornimento di benzina per la propria auto. Si tratta di una spesa -comunque inevitabile- che corrisponderà ad un potenziale risparmio. Questa è la prima cosa che ho fatto oggi.
Di seguito il grafico orario domenicale del petrolio (+8.5% alle ore 20.20 di domenica).
Credo che domani i titoli petroliferi, almeno in open, dovrebbero performare bene e potrebbero anche fare qualche spike al rialzo. Come ben sapete ho scritto ultimamente di Tenaris e questa potrebbe essere la trigger per un allungo. In questi casi spesso capita che azioni che hanno un boost (mi riferisco ai titoli petroliferi come Saipem piuttosto che Tenaris o Eni) aprano "zavorrati" dall'indice ma poi i software, linkati all'oil, comprano come se non ci fosse un domani. Se così non fosse e quindi ci fosse un open in gap up e poi solo vendite potrebbe comunque essere una occasione per un alleggerimento. Come vedete sono tutte considerazioni che però andranno inevitabilmente valutate proprio in concomitanza dell'apertura delle 9:00.
Se di Tenaris ho già scritto a sufficienza e questa salita del petrolio non può che fare bene al titolo, un occhio ad Eni che ha chiuso venerdì a 14,306 euro e trova una prima resistenza (che potrebbe essere bucata come burro) a 14,50 ed una seconda più importante in area 14,95-15,00 euro. Questo significa che in caso di open attorno a 14,50 si potrebbe valutare un allungo del titolo verso i 15 euro (in ottica intraday naturalmente ed accontentandosi: un movimento dell'1%-2% in pochi minuti per un trader intraday è grasso che cola!).
Saipem ha massimi allineati (o quasi) attorno a 2,45 euro rispetto al close a 2,386, quindi circa il 2,6% rispetto all'ultimo prezzo battuto venerdì. Potrebbe esserci un tentativo di apertura su quei livelli per provare subito una caccia agli stop in stile Eni. In questi casi, per i trader più esperti e speculativi, il consiglio è di accontentarsi della "sparata" iniziale: bisognerà valutare come sono programmati i software. Talvolta infatti l'evento "estremo" diventa occasione per prese di profitto generalizzate. Resistenza successiva per Saipem a 2,50 e poi a 2,54 euro.
Come potete capire, sulla base di un boost così importante come il rialzo dell'oil è difficile prevedere quale sarà l'open. Se fosse addirittura "folle" sulle azioni menzionate in precedenza (+10% per intenderci anche se ne dubito) molto probabilmente sarei addirittura venditore di posizioni in essere.
In generale penso che sarò compratore su eccessi ribassisti generalizzati nella sola seduta di lunedì e nella prima ora di contrattazione. Penso ad esempio a BMPS in area 6,40-6,55 e in stop a 6 euro e con target da definire: questo è un trading estremo in cui è fondamentale la size modica e lo stop largo in modo da non essere sbattuti fuori in continuazione dal mercato.
Teoricamente le utilities dovrebbero risentire del rialzo dell'oil, ma il mercato potrebbe anche considerarle difensive (attenzione però che molte hanno staccato il dividendo come da mio articolo pubblicato ieri). In generale comunque la mia view sarà quella di un buy on deep sulle azioni e su livelli estremi qualora si dovesse verificare. Forse sarebbe più corretto scrivere buy on spike: se il mercato scendesse lentamente non mi piacerebbe.
Ad maiora!
PNA
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