Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Fare trading in mercati alla follia


Alle volte, ultimamente molto spesso, la Borsa è veramente schizofrenica ed incomprensibile ai miei occhi. Nelle ultime due sedute siamo passati dal +8.5% dell'OIL al -16% in due sedute. Certamente come ho sempre scritto sono le notizie a guidare i grafici e non viceversa....ma capite bene che è come sostenere che non sia successo nulla fra Israele ed Iran. Il grafico di seguito, su scala daily, è a dir poco eloquente (la seduta di oggi deve ancora terminare anche se l'oil si trova su un bel supporto). Il rischio di rimanere scottati è altissimo e non vi nascondo la mia personale frustrazione nell'essere uscito all'80% da posizioni long su titoli legati al suo andamento come Tenaris di cui ho scritto più volte e che comunque aveva già superato i primi target indicati inizialmente. Il quadro tecnico di questa azione continua a non essere malvagio ed il corposissimo buyback è in corso d'opera, ma in questi casi è come guidare a tutta velocità con il freno a mano tirato. Di seguito il grafico del petrolio...giusto per farsi un'idea della follia di questi tempi: in due sole sedute è svanito il rialzo di un mese!

Ho scritto di Tenaris: salvo una manciata di azioni che ho tenuto, in apertura ho preferito uscire all'80% del trade. Ripeto: con tantissima frustrazione perché per almeno tre volte l'area 15,90-16,00 è stata bucata e il grafico "chiamava" il rialzo. Ma poi rischiare di azzerare tutto l'utile (dopo averlo già smezzato) sarebbe stata una beffa. E così mi sono detto "al diavolo, out": il nostro "IO" trova la pace quando la mente smette di pensare....ed io stavo pensando già troppo. 

Vedete, se graficamente lo stop era decisamente più in basso come scritto nei primi articoli (link: https://www.lombardreport.com/2025/6/7/azioni-technogym-azioni-tenaris-bond-tamburi-4-625/), quando sono le condizioni stesse di mercato a modificarsi si deve accendere una lampadina nel nostro cervello e modificare un pò il piano di azione. Credo che il mercato richieda self control ma anche disciplina. Starò a vedere cosa succederà al mio restante 20% di posizione.

L'operazione del giorno, ex post, riguardava la vendita dei titoli della difesa: se si fa la pace i mercati festeggiano, aprono alti, i software rimangono indietro e così si colpisce facile chi deve scendere. Un esempio è stato un sell fatto su Fincantieri poco dopo l'apertura (stavo ancora guardando Tenaris): gap up iniziale (sarebbe meglio parlare di lap up) e subito un sell@14,12 euro con un parziale e lasciata correre nelle fasi iniziali di ribasso (con macchinette che toglievano il bid senza farsi eseguire). Francamente anche in questo caso mi sarei aspettato un bel -3% abbondante ma i software hanno invertito esattamente sul minimo di giornata (13,76 minimo assoluto e ricopertura della mia posizione un tick sopra a 13.77 euro): spesso ho evidenziato come queste macchinette, agendo all'unisono e simultaneamente, determinano le sorti del movimento e fortunatamente chi dovrebbe proibirle non lo ha ancora fatto o non se ne è ancora accorto di come agiscono.

Anche in questo caso ditemi voi che senso aveva mettersi a ricomprare a -2,7% i titoli della difesa!

Insomma una Borsa lasciata alla casualità dei software, in cui pochi scambi ne determinano il ribaltamento repentino, segno di una totale illiquidità del sistema.

Analizzando i vari titoli a fine giornata mi è caduto l'occhio su Enel che a luglio staccherà il dividendo e il grafico sembra accattivante: congestione/lateralizzazione sui massimi e prezzo di chiusura odierno a 8,12 euro. Stop del 3% a 7,87 euro per ambire alla rottura dei massimi di periodo e ad una continuazione del movimento, magari sfruttando nell'ingresso qualche piccolo ribasso in intraday in area 8,05-8,08. Rischio/rendimento nel complesso accettabile in un periodo di follia.

  

Ad maiora! 

PNA

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