Sabato scorso, prima del bombardamento americano sui siti iraniani, la situazione dell'S&P500 era la seguente:
Quel canale tracciato, forse un pò forzatamente, è stato incredibilmente tenuto ed il mercato è riuscito a rimbalzare prepotentemente andando bucare addirittura i massimi storici come vedete nel grafico successivo. Non nascondo che non me lo sarei aspettato, specialmente in virtù di un petrolio che domenica sera era a +8.5% e i mercati KO.
Come ben sa chi legge LombardReport, il breakout dei massimi storici è di per sè un segnale importantissimo perché -potenzialmente- non ci sono più limiti al rialzo. Se poi, come in questo caso, la chiusura settimanale è ATH, ovvero all time high, massimo di tutti i tempi, ecco che i grafici weekly registrano una bellissima chiusura ed entrano in modalità long anche i sistemi con timeframe più lungo.
C'è un però: questo breakout avviene in mercati molto illiquidi o comunque in un periodo dell'anno in cui si pensa più ad andare in ferie che a rimanere investiti e quindi personalmente mi fido molto poco.
Nella mia previsione di inizio anno che trovate di seguito (ed al link: https://www.lombardreport.com/2025/1/18/andamento-borsistico-2025/) avevo indicato un'area di top proprio nei mesi estivi e quindi "siamo lì". La previsione mi fornisce un'idea di timing e non di momentum. in altre parole la utilizzo per avere un'idea di quando è possibile che un determinato movimento avvenga ma non mi dice nulla sulla sua intensità. Siamo comunque alla fine del primo semestre e per ora ritengo sia stata piuttosto affidabile: chi avrebbe mai parlato di ritracciamento di mercato a gennaio con indici super slanciati al rialzo? Chi avrebbe ipotizzato un minimo nella prima settimana di aprile (con "sbavatura" di una settimana rispetto alla previsione)? Chi avrebbe mai pensato di rivedere l'S&P500 sui massimi storici dopo tutto quello che Trump ha fatto col discorso dazi ed indici mondiali in picchiata? Ebbene, ora siamo proprio sui massimi storici del canovaccio tracciato a gennaio.
La previsione non è preveggenza e come ho sempre scritto è la price action a comandare. Torniamo dunque all'S&P500: positività finchè si rimane sopra i 6100. Out sotto i 6000. Close settimanale a 6173.
Il Nasdaq Composite presenta un grafico assai simile all'S&P500 con rottura dei 20200 punti e chiusura di ottava a 20273.
Non male la situazione del Russell2000, l'indice delle small caps, che su scala SETTIMANALE ha rotto i 2150 punti tracciati la scorsa settimana (link: https://www.lombardreport.com/2025/6/21/azioni-tenaris-bond-carraro-5-25-2030/) e con un close weekly a 2172 potrebbe riportarsi al piano superiore in area 2300.
In Europa troviamo l'indice Dax visibilmente indietro rispetto ai colleghi americani ma comunque rimane ben impostato e pare proiettato verso i masimi storici attorno a 24350-24400 punti.
Il nostro Future FTSEMIB40 daily rispecchia un pò il Dax: maggiore debolezza ma notiamo la tenuta millimetrica della media a 50 periodi di colore bianco ed una chiusura sopra la media a 20 periodi di colore verde. I 40600 punti rimangono comunque nel mirino, questa è la mia sensazione. Paradossalmente è più facile lavorare l'indice che non le azioni che sono illiquide. Dovendo tracciare dei paletti alla view rialzista direi long tra 39700 e 39800 con stop a 39000 quindi attorno al 2,00%-2,5%.
Fronte watchlist...
Una premessa: abbiamo visto l'impostazione sostanzialmente molto rialzista per gli USA e parzialmente anche se in affanno sugli indici europei. Ho già detto che chiusure molto rialziste il venerdì permettono la formazione di chiusure belle anche sui grafici settimanali. Se i grafici settimanali chiudono bene e lunedì è l'ultimo giorno del mese, ecco che anche il grafico mensile sarà più accattivante. E se chiude bene il mese di giugno, che è la metà dell'anno, ecco che il rendiconto dei vari gestori sarà particolarmente positivo. Sembra che sia tutto creato ad arte. Magari una volta o l'altra terrò un seminario per capire meglio come i mercati e i grafici vengono creati ad hoc ed evitare così qualche potenziale trappola.
Andiamo ai titoli
Purtroppo lunedì sono uscito per l'80% dalla posizione su Tenaris come già scritto (link: https://www.lombardreport.com/2025/6/24/azioni-enel-azioni-tenaris-azioni-fincantieri/). Francamente il petrolio passato da +8.5% domenica a -10%-12% il giorno successivo non ha giocato a favore. Non nascondo la mia personale frustrazione nell'aver chiuso forzatamente quell'80% di posizione seppur in profitto (dimezzato rispetto ai massimi di 16 euro). Come potete ben capire è come se in queste due settimane di guerra o comunque di estrema tensione tra Israele ed Iran non fosse successo niente. I mercati sono governati da software che non ragionano e queste ne sono le conseguenze. Ad ogni modo veniamo alla gestione del restante 20%. Stop a 15 euro dai 15,77 di chiusura di venerdì. Punto alla rottura dei 16 euro per "cercare" una salita più decisa verso 16,30-16,50 e forse oltre. Faccio presente che raggiunti quei livelli non necessariamente chiuderò il trade ma aspetterò di vedere le chiusure daily: con un buyback in corso così grande i margini di una continuazione ci sono tutti anche perché a marzo di quest'anno la discesa del titolo ha creato diversi vuoti volumetrici che potrebbero essere mano a mano colmati.
Amplifon
Cito volutamente questa azione che sembrava volesse andare alla ricerca della media mobile a 200 periodi: una salita lenta ma piuttosto lineare e costante negli ultimi tre mesi. Nella seduta di ieri, venerdì, il titolo IMPROVVISAMENTE è crollato del 7,3% senza alcuna notizia. Si è poi sparsa la voce che alcuni analisti si aspettano per luglio un ribasso delle vendite, ma è tutto ancora da valutare. Perché cito Amplifon? Per far capire l'isteria che all'improvviso può esserci in mercati/titoli diventati ormai completamente illiquidi. In questi casi una banalissima notizia diffiusa "ad hoc" magari su canali non ufficiali (forum piuttosto che qualche sito apposito creato ad arte sul quale si collegano i software che leggono le notizie che vengono poi riprese col megafono dai notiziari che le amplificano) fa impazzire completamente gli algoritmi: viene immesso inizialmente un grosso ordine in vendita (o in acquisto) e poi un secondo che crea così l'effetto valanga. Ho volutamente preso la lente di ingrandimento e ho notato ad esempio che ieri alle 10:06 sono state vendute inizialmente 47mila azioni che hanno poi dato il via al movimento successivo. Con questa modalità si fanno infatti impazzire i quotatori che rimangono inizialmente "incastrati" dal lato long: immettendo e togliendo in continuazione denaro e lettera senza volere necessariamente comprare o vendere (manipolano il book creando micro volatilità fittizia) non trovano una controparte su cui "scaricare" quanto hanno comprato e risultano a tutti gli effetti "sbilanciati" in un verso o nell'altro (in questo caso long). Successivamente si è "tappato" il titolo tenendolo ancorato sui minimi con 15mila azioni scambiate nei due minuti successivi (i quotatori non riescono ad uscire). Alle 10:09 e 10:10 ecco il secondo colpo con 15mila pezzi venduti e poi altri 43mila per far impazzire prima i quotatori e poi scatenare la furia dei software che sono tarati sul volume. E così in pochissimi minuti/secondi il titolo passa dal valere 21,09 euro ad un prezzo ben inferiore ai 20 euro (ben oltre il -5%) facendolo poi chiudere a 19,67 euro (-7,30%). Grazie al fatto che fortunatamente le autorità non vietano l'utilizzo di questi marchingegni manipolatori si possono sfruttare gli effetti avversi (in un senso o nell'altro) avendo ben presente la modalità operativa iniziale: pubblicazione di un rumor/news non necessariamente verificato ma magari creato ad arte che poi crea il primo volume che a sua volta fa entrare le volumetriche.
Di seguito il chart daily di Amplifon.
Brunello Cucinelli
Triangolo in formazione poco sotto la mm200. In caso di long stop (ha chiuso a 102,85) lo stop è stretto a 99,50. Positive chiusure daily sopra i 103 per puntare verso i 106 euro e forse oltre. Purtroppo, come vedremo in seguito, il settore del lusso non è forte in questo periodo.
Banca Montepaschi
Speravo che il titolo andasse verso la mm200 ma così non è stato. Varato aumento di capitale da 13,2 miliardi per l'acquisto di Mediobanca che a sua volta vuole difendersi aumentando il dividendo cash. Staremo a vedere. Al momento siamo ancora in fase di lateralizzazione ma per la prossima ottava potrei provare un long leggero qualora si tornasse verso 7,50 con stop già a 7 euro. L'obiettivo potrebbe essere la chiusura del gap da dividendo in area 7,90-8,00 euro.
Enel
Sta congestionando poco sopra gli 8 euro (chiusura settimanale a 8,065 euro). In caso di long lo stop andrebbe collocato in chiusura di seduta a 7,87: è abbastanza stretto (=alta probabilità di essere buttati fuori ma correndo un basso rischio). Azione che il 21 luglio staccherà il dividendo di 0,255 euro. E' certamente un titolo difensivo e potrebbe cercare l'allungo proprio prima di questo stacco.
Eni
Il trade è molto rischioso, quindi parto dal grafico del petrolio: teoricamente siamo al pullback nella neckline del testa e spalle rialzista disegnato sul grafico daily. Non mi rimangio quanto da me scritto lunedì: i mercati sono completamente folli ed insensati: non ricordo nella mia vita di aver visto il petrolio passare da +8.5% a -12% da un giorno all'altro. Per ora non c'è stato un vero rimbalzo convincente ma i mercati come abbiamo già visto non si muovono in modo lineare.
Il titolo Eni ha testato e sta congestionando sopra la mm200 e a 20 periodi. Stop sotto 13,50 rispetto al close a 13,83 euro. Obiettivo 14,10-14,20 euro ovvero la chiusura gap.
Moncler
Su scala SETTIMANALE rimane molto debole nell'ultimo periodo, ma si è riportata su un supporto importante: area 47 euro con una sbavatura avuta a novembre dello scorso anno in area 45,50 euro. Purtroppo lo stop è largo a 45 euro rispetto alla chiusura di venerdì a 47,84 euro e al momento non ci sono segni di inversione sul chart daily (1-2-3 low piuttosto che un breakout di volatilità o cose simili). La inserisco comunque in watchlist come azione da monitorare per un long.
Prysmian
Attenzione alla formazione di un testa e spalle molto profondo in stile oil ben visibile sul settimanale e sul daily. Testa e spalle inserito in un movimento a "V": prima giù veloce e poi su a razzo. Bel breakout di 60 euro venerdì. Chiusura di ottava a 61,10 euro. Stop su tutto a 55,50 euro (10% per intenderci). Essendo uno stop molto largo, in ottica cautelativa smezzerei la posizione già sotto i 58 euro in chiusura di seduta. Come ben sapete non credo nelle figure di analisi tecnica, ma almeno abbiamo anche una spalla destra formata da un box con base 55 euro e altezza 59,50 euro. Primo target dunque a 64 euro (=altezza del box), poi si potrebbe arrivare anche più in alto.
Per oggi è tutto. Buon fine settimana.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)
L’autore del presente articolo potrebbe detenere i titoli oggetto della sua analisi.
Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica clicca qui >>