In attesa di avere le idee più chiare sull'andamento dei mercati e soprattutto qualche spunto operativo degno di nota, ho deciso di alzare ulteriormente gi stop sulla manciata di azioni in portafoglio (Unicredit ed Eni). Sulla prima, Unicredit, la scorsa ottava avevo indicato lo stop dei 64 euro per i più "conservativi" e meno avversi al rischio. Ora quello stesso stop da 64 euro dovrebbe passare a 67 euro. Chi invece è disposto a rischiare anche in questa fase di bassissima volatilità e volumi, assenza di temi operativi, mercati sui massimi e stagionalità a sfavore, dai 61,50-62 euro indicati sabato scorso può salire a 64 euro. L'azione è oggettivamente "tirata" con oscillatori in forte ipercomprato di breve.
Su Eni l'asticella dello stop era stata alzata a 14,40 euro. Seppur do poco, la alzerei a 14,50 euro market on close (in caso di assenza di notizie specifiche sul titolo o sul petrolio naturalmente! Qualora ci fosse una qualche forma di accordo tra USA+Ucraina+Russia ed UE e vedessi l'oil scendere a rotta di collo lo stop potrebbe essere valido per l'intraday, in modo da filtrare in qualche modo la volatilità da notizia).
Leonardo, entrata in watchlist sabato scorso come idea short, non si è comportata come previsto: apertura in gap down nella seduta di lunedì ed è poi risalita in giornata proprio sui 45 euro/45,20 euro indicati come livello di breakout e nei giorni successivi il rialzo è proseguito. In questo caso è stato provvidenziale l'esempio postato in cui parlavo del fatto che non avrei voluto vedere la formazione di inside bars o spinning bottom, cosa che si è puntualmente verificata (link articolo: https://www.lombardreport.com/2025/8/9/azioni-leonardo-azioni-unicredit/).
Nella seduta odierna ho visto ben comprate le azioni del settore dell'energie rinnovabili penso a titoli come Altea Green Power piuttosto che Alerion o Redelfi che entrano nella mia watchlist di breve termine. Tengo a precisare che si tratta nel complesso di azioni tendenzialmente ILLIQUIDE anche se nella seduta odierna i volumi sono stati decorosi (Altea Green Power ad esempio ha scambiato circa 200mila pezzi per un controvalore di circa 1,6 milioni di euro, ma giovedì scorso i volumi erano stati di soli 45mila pezzi!!! Quindi il rischio di rimanere potenzialmente incastrati o soggetti a spike improvvisi (=salto di stop loss ad esempio) rimane elevato). Se il breakout odierno venisse confermato da volumi continuativi il titolo in questione potrebbe puntare nuovamente verso 8,50 euro e poi verso l'area 8,70 rispetto al close odierno a 8,18. Brutto un rientro sotto 7,70 circa.
Grafici simili sia per Redelfi che per Alerion: entrambe hanno rotto una trendline dinamica discendente di lungo periodo. La prima, Redelfi, ha scambiato 65mila azioni (controvalore di circa 450 mila euro) mentre la seconda, Alerion, ha scambiato 124mila azioni per un ctv di circa 2,5 milioni di euro. Sarà interessante vedere se e come "digeriranno" il rialzo odierno dopo circa due lunghi mesi di ribasso. Scenario rialzista potenzialmente invalidato qualora le azioni menzionate tornassero al punto di partenza, cosa pur sempre possibile in questi mercati governati da software. Oggi c'era l'ordine, domani forse non più. Continuo a fidarmi molto poco, quindi queste sono le classiche situazioni che mi fanno vivere alla giornata, almeno per ora.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli
Piernicola Assiso è un trader privato e potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi risultando così in conflitto di interesse con i lettori.
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