Nell'articolo di ieri sera ho menzionato Leonardo, mettendo in evidenza come lunedì della scorsa settimana ci fosse stata una apertura in gap down subito ricoperta sia con una chiusura daily sul livello di 45-45,20 euro che con piccole candele rialziste lente e costanti nei giorni successivi. Il grafico di ieri poteva apparentemente sembrare interessante: mancata rottura del supportone e inversione fino a testare nuovamente l'area di resistenza. Questo il grafico di ieri:
E' bastato un minimo di accordo tra Trump e Zelensky+UE ed il relativo via libera per un bilaterale Putin e Zelensky per tornare alla casella di partenza. Anzi, sotto il livello! Queste sono le difficoltà del mercato in cui ci troviamo oggi, esacerbate dagli algoritmi e dai vari software con relativa manipolazione dei prezzi. Nella seduta odierna infatti Leonardo è letteralmente crollata del 10% ed ha offerto qualche spunto operativo per chi opera in intraday. In questa fase tendo ad operare giorno per giorno perché è veramente difficile avere un'idea che possa durare per più sedute e questo è il motivo per cui non mi fido di questo mercato: tendenzialmente illiquido in cui basta una notizia in un verso o nell'altro per alterare completamente la view (e rischiare continui stop specialmente in size).
In questo contesto, operativamente parlando, il mio suggerimento è quello di non avere mai paura nel fare clic, specialmente quando i titoli sono stra venduti come successo appunto a Leonardo oggi...azione che da sola ha fatto un sesto degli scambi complessivi a Piazza Affari. Per non avere paura credo occorrano due cose: prima di tutto una idea (avvalorata dal movimento del titolo) e poi la size ridottissima. Anche shortare a -9% può valere la pena se si pensa che la discesa possa proseguire fino alla chiusura...e la chiusura di seduta costituisce lo stop del trade. Così è stato proprio per Leonardo, con un sell preciso favorito dall'aver individuato una macchinetta che scavallava gli ordini mettendosi sempre prima in book fino a far incrociare una determinata size. Nessuno le vieta, non so se per connivenza, per mancanza di strumenti o per mancata conoscenza di come operano, e dunque in ottica opportunistica ci si accoda alla macchinetta: un software volumetrico tarato con quella modalità (sempre primo incrociando ordini, non si sa bene con chi) probabilmente scaricherà ancora di più nel finale. E così è stato. Sell dunque a 44.68 e ricopertura pochi minuti dopo a 44.30. Non importa se siamo a -8.5%! I software sono fatti per non ragionare (e per creare danni al sistema aggiungo io).
Sulla falsariga di Leonardo e sfruttando la stessa macchinetta ho aggiunto un sell su Fincantieri a 16,68 euro ricoperto a 16,54.....poca cosa rispetto a quanto fatto in giornata!
La discriminante è dunque quella di avere una idea, un movimento in essere, software "cattivi" (in un verso o nell'altro naturalmente) e size modica giusto per migliorare l'autostima e non cadere nella depressione qualora ci fosse uno stop.
Detto questo sto osservando il mercato americano ed ho notato che la volatilità della volatilità è in risalita rispetto al Vix e mi domando: che non sia la volta buona per un pò di -salutare- ribasso? Meglio non farsi idee e vivere alla giornata, almeno per ora.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli
Piernicola Assiso è un trader privato e potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi risultando così in conflitto di interesse con i lettori.
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