Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Umberto Cereghini: alcune idee su Paramount e su Zignago Vetro


Da Umberto Cereghini riceviamo e volentieri pubblichiamo:

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Caro Tomasini,

mi consenta un approfondimento sulle azioni Paramount di cui in data 20/08/25 è stato fornito un più che esaustivo resoconto.

Per i detentori delle Classe A era, presumo, solo questione di tempo per capire quando concretizzare una perdita (ed in quali termini percentuali) legata ad un'operazione nata sotto potenziali buoni auspici ma che poi ha accusato pesantemente il mutamento degli scenari post pandemia (con cui praticamente tutte le aziende del settore hanno dovuto fare i conti - vedasi anche Netflix su cui abbiamo iniziato un trade in questi giorni).

Ma potrebbe esserci stato anche chi al tempo ha fatto confusione tra le due azioni, banalmente perché ignaro dell'esistenza delle due "anime" della stessa azienda, e aver quindi acquistato quella di Classe B. Oppure chi, come il sottoscritto, ha fatto valutazioni differenti ritenendo che queste ultime fossero invece quelle più indicate per il proprio portafoglio Value.

Sta di fatto che oggi i detentori delle nuove PSKY guardano il futuro sotto una nuova luce. Certo, i conti ancora non tornano e i debiti rimangono (come è stato detto), ma le metriche di profittabilità degli ultimi due trimestri (ROA, ROI e ROE in particolare) sembrano aver abbandonato la doppia cifra negativa per assestarsi su un territorio neutro; e anche il margine netto pare abbia deciso di abbandonare il segno "meno". Non c'è da festeggiare ad ostriche e champagne, si intende, ma visto che in questo dannato mondo si vive spesso di aspettative piuttosto che di solidi risultati, qualche buon auspicio lo terrei da parte.

La strada da fare è molta per recuperare i valori del passato, ma i miliardi di dollari incassati per l'acquisizione dei diritti televisivi degli incontri dell'UFC e la fusione con Skydance sembrano aver ridato linfa ad un'azienda che fino a poco tempo fa pareva decotta ed in attesa proprio che qualcuno la recuperasse dagli inferi e la riportasse a più degni livelli.

Ma queste, alla fine, per quanto belle, sono e restano "chiacchiere". Noi dobbiamo lavorare sui grafici, perché se badassimo solo al gossip di sicuro faremmo danni al nostro portafoglio. E quindi : lo scorso martedì 12/08 è iniziato il recupero che ha visto il giorno successivo un mastodontico rialzo intraday del 60% terminato con un ritracciamento e chiusura a quasi +37%. Il ritracciamento è poi proseguito nelle quattro sedute successive finendo con il rimbalzare sulla media mobile a 20 periodi sul daily per riprendere la salita creando così la perfetta figura a noi tanto cara dell'uncino stretto. Al momento in cui scrivo la barra verde che ha completato l'uncino è di tutto rispetto (circa +13%) e la struttura rialzista con i volumi mostruosi che sono entrati sembra per lo meno degna di attenzione.

Chi è dentro, quindi, vede forse la luce in fondo al tunnel. Chi è fuori, con tutti i rischi del caso, però un pensierino potrebbe anche farlo sulla base sia dei dati che dei grafici. Target, in una situazione del genere, sono difficili da dare. Ma gli stop devono essere rigorosi secondo il proprio profilo di rischio : perché, sebbene non si tratti di un titolo di quelli proposti dai soggetti nigeriani che stanno truffando ignari investitori a più non posso, ci troviamo in una condizione molto particolare. Di solito, in casi come questo, dopo la prima accelerazione ne seguono altre due : ma stiamo parlando sempre di probabilità, il Vangelo in Borsa non esiste !

Guardando invece a casa nostra, mi è caduto l'occhio su una vecchia amica che spesso, in passato, mi ha regalato dei sorrisi. Mi riferisco a Zignago Vetro, titolo che da quando sono finiti i bonus legati all'edilizia ha subito un lento ed inesorabile tracollo. Nonostante ciò rimane un titolo con una media di scambi a livello weekly che è rimasto tutto sommato relativamente costante e non sembra una di quelle azioni di cui il mercato si sia dimenticato per anni (magari senza un vero perché). Ok, i dati non sono nulla di che, specie se confrontati con il passato.Ma il segno meno non si vede e, dopo il bottom del 4 Agosto (quasi un doppio minimo se visto sul grafico weekly), sembra vi siano segnali di ripartenza. Per avere uno straccio di conferma, però, dobbiamo almeno vedere una chiusura daily sopra la media mobile a 50 periodi con un primo risicato target in area 8,80 che per ora pare resistiva.Un segnale più robusto l'avremmo invece proprio al superamento dell'ultimo swing high a 8,83 con prima resistenza in area 9,20 e che, se sorpassata anch'essa, potrebbe riportare il titolo a rivedere una quotazione in doppia cifra con target tra i 10,20 e i 10,70.

Per ora rimane una segnalazione, ma non credo sbagliato dargli un minimo di attenzione.

Umberto Cereghini

(Umberto Cereghini è un trader privato e potrebbe detenere le azioni oggetto delle sue analisi)

L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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