I recenti e contingenti rovesci politici che hanno colpito i cugini d’oltralpe sono ottimo viatico a quello che si può definire nel lungo periodo una interessantissima opportunità di trading previdenziale.
Infatti il governo francese, come anche quello italiano, spagnolo e tedesco, emette periodicamente dei titoli di Stato a indicizzazione reale, ovvero obbligazioni a capitalizzazione crescente che restituiscono il saggio di inflazione dell'area euro accumulato nel periodo, oppure del paese emittente (come per esempio i BTP Italia).
Queste obbligazioni si chiamano OATei, e hanno un meccanismo analogo a quello dei BTPei, BUNDei, Bonosi, ecc, leggermente astruso sì, ma in generale sempre assai prudente, e in determinate condizioni di mercato, come quelle attuali, numericamente molto attraente.
In particolare, esaminiamo l’emissione OATei FRANCIA 0,1% 07/53 (isin FR0014008181), molto lunga ma molto adatta a chi volesse accantonare con sagacia un po' di risparmi per “gli anni azzurri” con ritorni REALI numericamente senza pari; l’Oatei in questione garantisce, ai prezzi di mercato, un rendimento pari a circa 2.1% oltre l’inflazione
All'incirca investendo €100 euro a corsi attuali in questa obbligazione, il potere di acquisto di questi 100€ tra trent'anni, o poco meno, risulterà all’incirca superiore del 75% al potere di acquisto attuale di questi 100 euro, a prescindere dall’andamento dell’inflazione e ipotizzando tassi di inflazione coerenti con il range storico dell’area euro; di seguito alcuni banali conteggi, che per comodità tralasciano gli aspetti fiscali.
Infatti:
- Ipotizzando un’inflazione media del 2% (coerente con il passato) nei prossimi 28 anni, 100 euro attuali saranno equivalenti in termini reali a 100*(1+0.02)^28= 174 euro
Investendo 100 euro nel nostro OATei avremo quindi : 100*(1+0.02+0.021)^28= 308 euro
Diventando così senza fatica più ricchi in termini reali di quasi l’ottanta per cento rispetto a oggi (308/174-1=77%), sempre tasse permettendo
- Se invece l’inflazione è più alta il vantaggio è leggermente minore: proviamo a fingere una inflazione media al 7% annuo; si ha:
100*(1+0.07)^28= 665 euro per il carrello della spesa
100*(1+0.07+0.021)^28= 1.146 euro con il nostro bell’OATei
Che, sempre in termini reali si traduce in 1.146/665-1=72% più ricchi di quello che siamo oggi con i nostri 100 euro
E’ però bene riflettere sul fatto che una inflazione a lungo elevata esalterebbe i pregi di questo tipo di bond; gli investimenti alternativi (azioni, obbligazioni a tasso fisso, ecc) dovrebbero dare rendimenti nominali assai elevati per consentirci anche solo di pareggiare nel confronto con questi OATei. Tutto questo beninteso se la Francia continuerà a onorare il suo debito e a sfornare baguette; altrimenti si vedrà.
Queste obbligazioni sono scese parecchio da febbraio in poi, risentendo di uno scarso appetito degli investitori per titoli così lunghi (invero poco giustificato, viste le garanzie reali implicite in questo tipo di bond), amplificato dall’antipatia che il mercato finanziario riserva in questo periodo ai i titoli di stato francesi.
Va da sé che titoli così lunghi oscillano molto, però non sono obbligati per forza sempre a scendere di prezzo come è accaduto nell’ultimo periodo. Quel che è certo è il meccanismo di accumulazione a capitale del tasso di inflazione corrente nel periodo di detenzione, e la qualità del debitore, dal blasone un po' appannato ma pur sempre solido.
L'autore del presente articolo potrebbe detenere a livello personale i titoli oggetto della presente analisi e/o averli consigliati ai suoi clienti nel corso della sua attività professionale.
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