Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Umbergo Cereghini: da MPS a Emak ...


Il nostro Umberto Cereghini ci manda nuovamente il suo taccuino di bordo che volentieri pubblichiamo

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Il nostro "Mibbone" sta prendendo fiato prima di trovare le forze per arrivare ai 44.000 e forse oltre, sebbene l'impressione è che si debba salire più per inerzia che per convinzione.

Il bancario ha di fatto tirato e tenuto su tutta la baracca per mesi, nonostante si dicesse in giro che la progressiva riduzione dei tassi li avrebbe riportati su livelli più consoni.

Chiaro che adesso qualche timore fa capolino, ma dopo una lunga corsa è naturale una pausa di riflessione ovvero qualche più che ragionevole presa di profitto.

Quindi bancario ancora sugli scudi ? Probabilmente sì, sebbene Lagarde e soci potrebbero ancora sforbiciare entro fine anno se il comparto manifatturiero europeo continuasse la contrazione che ormai si registra da mesi (i buoni PMI di ieri valgono quello che valgono perché una rondine non fa primavera !).

Avevo preso in considerazione Mediobanca, oggetto di OPS da parte di Banca MPS. Stante ai numeri attuali (adesioni completate la scorsa settimana pari al 28% circa del totale oggetto dell'offerta), parafrasando il Manzoni parrebbe che "questo matrimonio non s'abbia da fare né per fine settimana né mai".Nel qual caso la banca di Piazzetta Cuccia potrebbe festeggiare la resistenza con candele verdi a go go ... o magari no perché la Borsa spesso è strana. E' di oggi però la notizia che l'istituto senese ha incrementato la propria offerta (parzialmente sulle spalle dei contribuenti italiani, ma questo è un altro discorso). Quindi l'affare potrebbe anche andare in porto perché viene proposto un premio agli azionisti di oltre il 10% ... comunque dei soldi ! E, come prevedibile, oggi il titolo scende. Dai massimi di settimana scorsa ha ritracciato dell'8% per poi recuperare ed essere sostenuta negli ultimi quattro giorni dalla mm a 20 periodi sul daily. Ma questo supporto non ha tenuto a fronte della novità, quindi adesso siamo in prossimità di area € 20,00 in cui transita la mm a 50 periodi. Forse buono un ingresso a mercato (con tutti i rischi del caso, si intende).

Trade complicato in ragione della vicende societarie e perché il primo TP, se vogliamo, si colloca in area € 22 dove si è fermata per due volte ... ma se li dovesse rompere, vola nel vero senso della parola ! Parimenti lo stop è complicato in quanto c'è sì un micro gap a 19,70, ma è cosa davvero più che risibile, mentre il livello che merita attenzione sono i € 18,00 ovvero i minimi di luglio. Poi si aprirebbe il baratro verso i € 13 ... e quindi ci siamo capiti : è meglio incassare un -10% piuttosto che fare danni ben più seri. Per contro, tuttavia, va considerato il fatto che in caso di successo dell'OPS, lo switch su BMPS avrebbe il suo perché, e quindi potrebbe anche essere un'operazione double face : trade ordinario nel caso di mantenimento dell'autonomia, trade da "portafoglio value" in caso di passaggio di mano (BMPS è stata più volte oggetto di attenzione su queste colonne negli ultimi tempi, non dimentichiamolo).

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Una nostra vecchia conoscenza invece sembra voler tornare a fare capolino per magari regalarci qualche sorriso. Parlo di Brunello Cucinelli, titolo che è stato bastonato a sufficineza nel corso di questo 2025 (come altre aziende del settore peraltro), ma che invece, dopo una semestrale che ha portato un po' di sereno sopra i cieli dell'azienda, potrebbe essere pronta a rivedere livelli di tutto rispetto.
Il grafico non è particolarmente illuminante, ma nelle ultime due sonnacchiose settimane agostane i volumi scambiati sono progressivamente aumentati.con venerdì che ha visto passare di mano circa 360.000 pezzi ad un valore oscillante nell'intorno dei € 100. Sarebbe da entrare a mercato perché lo stop è vicinissimo a € 95,00 (swing low più recente), quindi poco rischio e potenziale profitto di tutto rispetto. Sebbene il lavoro più di buon senso vedrebbe un buy limit a 103,75 (superamento del massimo della scorsa settimana) con verifica "market on close" della tenuta sopra la mm a 200 periodi sul daily. In caso contrario sarebbe il terzo attacco fallito a questa resistenza nel giro di pochi giorni; e, quindi, bisognerebbe chiuderla lì per i deboli di cuore. Primo eventuale target in area € 110 o forse anche € 113 (swing high più recenti), roba più ambiziosa il recupero di area € 130 di inizio anno. difficile ma non impossibile perché oltre i € 113 di ostacoli non ce ne sono. 

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Chiudo con due titoli che mi par giusto segnalare, ma che sono davvero sottili e quindi poco liquidi. Ergo, si può far bene, ma anche beccare la fregatura.

Il primo è SABAF, azienda dai trascorsi interessanti e che colleziona dei su e giù mica da ridere. Ad agosto ha registrato un doppio minimo su base weekly (triplo se consideriamo anche il movimento dello scorso autunno). Chiudesse una barra settimanale sopra la mm a 20 periodi (diciamo almeno a € 14,50), sarebbe un ingresso dove i rischi sarebbero limitati (stop sotto i € 13,00). Primo target in area € 16,00 / 16,30 dove si potrebbero avere delle resistenze , poi a salire € 17,00 (o comunque sopra la mm a 200 sul weekly) per arrivare ai € 20 (top performance del 2024). A livello di fondamentali non c'è nulla che attiri l'attenzione, sarebbe più un trade legato al grafico e ad una volatilità più compressa durante quest'anno in rapporto al passato.

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Il secondo è EMAK. Anch'essa azienda che a livello di fondamentali non ha nulla di straordinario, ma che quest'anno sembra aver invertito il trend di utili negativi tornando a vedere dei numeri verdi.Da aprile ha iniziato infatti a correre ... e non poco !! Ma nell'ultimo mese sono entrati ancora volumi interessanti, e allora un buy stop ad  € 1,06 (rottura del massimo del mese precedente) avrebbe un senso con un primo obiettivo in area € 1,25 dove si dovrebbe liquidare almeno metà della posizione. Stop tassativo a € 0,90 ovvero sotto la mm a 200 sul daily. Trade anche questo complicato, ma dopo due "gambe" di rialzo, la terza potrebbe essere lì ad aspettarci, sebbene il rischio di una nuova fase di congestione (come avvenuto tra giugno e luglio) sia assolutamente concreto.

(clicca sul grafico per ingrandire)

Nel caso, su tutti e quattro, consiglio size morigerate o per lo meno adeguate al proprio profilo di rischio.

UMBERTO CEREGHINI

(Umberto Cereghini è un trader privato e potrebbe detenere le azioni oggetto delle sue analisi)

L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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