Il direttore responsabile Emilio Tomasini è apparso su:

Borse USA contro Europa: 1-0


Si è chiusa la settimana di scadenze tecniche che ha visto gli indici americani salire nuovamente e ritoccare i massimi storici.

Partiamo subito dall'S&P500 che dopo un brevissimo sell off nella seduta di mercoledì si è subito ripreso ed ha chiuso a 6664 punti. Il canale rimane quello tracciato da diverse settimane a questa parte. Di seguito il grafico daily

Discorso pressoché analogo per il Nasdaq Composite che su scala settimanale appare lanciatissimo e parabolico.

Meno slanciato il Russell2000 che tuttavia è a ridosso dei massimi storici come vedete dal grafico daily. Il ribasso dei tassi statunitensi e le aspettative di nuovi ribassi favorisce inevitabilmente le società più piccole.

Dal fronte europeo troviamo invece maggiore debolezza anche se nelle ultime due sedute il Dax ha trovato la forza di rimbalzare quasi a ridosso dell'ultimo baluardo a 23150 punti (minimo weekly@23287). Sopra i 24000 si potrebbe forse ambire alla forte resistenza a 24700. Rimane il fatto che al momento ci troviamo in un grande e lungo laterale che si protrae da maggio di quest'anno.

Il CAC40 francese, un pò come il Dax, è in laterale da maggio, ma qui il rettangolo è compreso fra 7520 di base ed altezza a 7950-8000 punti circa. Come avevo già avuto modo di scrivere la scorsa settimana mi sarei aspettato almeno il test dei 7520 punti ma non è stato così e ci siamo riportati lentamente quasi a ridosso della parte alta.

Il nostro Future FTSEMIB40 scadenza dicembre ha risentito della settimana di scedenze e della debolezza del settore bancario chiudendo a 42120 rispetto ad un open settimanale a 42665. Al momento troviamo un supporto a 41750 (nei pressi troviamo anche una trendline dinamica ascendente) ed una resistenza a 43100 circa.

Fronte watchlist....

Tesla

Raggiunto il target indicato sabato scorso a 430$, ma o si era già dentro alla chiusura di venerdì oppure era pressoché infattibile visto il forte gap up a 423 dollari. Sempre ben impostata, ma avrei dovuto anticipare la segnalazione (sempre a scopo didattico).

Sanlorenzo

La società specializzata nella produzione di yacht, dopo essere entrata nella zona cuscinetto compresa tra 33 e 34 euro ha strappato verso l'alto nella seduta di martedì, portandosi ad un massimo weekly a 36,65 euro e chiudendo a 35,65 euro. A questo punto, giusto per evitare di correre troppi rischi in un mercato che può sempre ritracciare da un momento all'altro, alzerei lo stop a 32,50 euro rispetto a 31,40 della scorsa ottava (link: http://www.lombardreport.com/2025/9/14/azioni-tesla-azioni-san-lorenzo/).

Buzzi Unicem

Il forte gap up di un paio di settimane fa non è stato coperto. Al momento langue ed ha perso un pò di momentum ma dovesse riportarsi verso i 50 euro potrebbe poi ambire a 51.50 ed eventualmente oltre. Nel caso stop di un paio di euro.

MFE (A e B)

E' salita a razzo a fine agosto per via del successo sull'offerta pubblica di acquisto su ProSiebenSat raggiungendo il 75.61% del capitale del gruppo tedesco. Questa settimana sono però usciti i conti di ProSieben che hanno visto un abbassamento della guidance e quindi tutti quelli che prima avevano comprato adesso hanno stoppato. Alì Babà e gli enne ladroni! Detto questo valuterò un acquisto leggerissimo ed omeopatico qualora tornasse verso 3,08-3,13 in stop tassativo sotto 3. Per ora il coltello sta cadendo. Ricordo inoltre che il 24 settembre pubblicherà la semestrale: occasione per un ulteriore affondo o un rimbalzo.

Salvatore Ferragamo

Era da parecchio tempo che non vedevo volumi così grandi ed un rimbalzo deciso dai minimi. Il trend di lungo è chiaramente discendente ma il rally di breve potrebbe continuare a condizione che non si torni sotto i minimi di venerdì a 5,16 euro rispetto al close a 5,56: è stata infatti rotta una trendiline dinamica discendente di breve periodo. Prime resistenze a 5.90-6.00 e poi a 6.15 (massimi di maggio). In un mercato in cui l'appeal delle fusioni bancarie viene meno e su cui si parla sempre più costantemente di tassazione sugli extraprofitti piuttosto che sui buyback (fattore incertezza), altre azioni potrebbero beneficiare di una rotazione settoriale magari anche solo momentanea.

WIIT

Nella seduta di giovedì ha testato vecchi massimi ma è rientrata. Per ora batte sempre in testa all'interno del triangolone. Dovesse bucare il target è dato dalla distanza compresa fra massimo e minimo del triangolo e proiettando tale distanza dal punto di rottura. Lo stop, largo, sui minimi di settembre (area 18). Occorrono volumi: venerdì ha scambiato 28mila pezzi (controvalore di circa 500mila euro). E' altrettanto vero che talvolta sono proprio i breakout a portare volumi. Da guardare.

Segnalo infine che lunedì 22 ci sarà lo stacco dividendo su Eni (0,26 euro), Piaggio (0,04 euro), Sesa (1 euro), STM (0,09 DOLLARI), De'Longhi (0,42 euro) ed infine Poligrafici Printing (0,0075 euro).

Di seguito il calendario societario per la settimana entrante (Fonte dati: Borsa Italiana). Una mia considerazione: perché non programmare meglio la diffusione dei dati spalmandoli su più giorni invece che concentrarli in un paio di sedute o poco più?

Ad maiora!

PNA

Piernicola Assiso è un trader privato e potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi risultando così in conflitto di interesse con i lettori.
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