Impazzano i titolini di Borsa Italiana.
Aspettavamo questo momento da anni e secondo alcuni trader che stimo moltissimo siamo solo all’inizio di questa scorpacciata.
Questa mia valutazione si riconnette poi alla previsione che non oso fare: cosa succede quando il Ftse MIB 40 torna sopra 44.000 ? Compriamo ? Vendiamo ? Ci mettiamo a piangere in un angolino ? Ormai vedo che tutti i market player si stanno allineando verso obiettivi di SP500 verso 7.000 / 7.500 per fine anno e ovviamente anche questo fa parte dello stesso minestrone. Che facciamo quando l’SP500 arriva a dicembre a 7.500 ?
Di seguito semplicemente 3 grafici di 3 titolini che stanno performando molto bene e che hanno davanti della strada da correre:
TECMA SOLUTIONS: titolino sottilissimo (23 milioni di capitalizzazione) e pericolosissimo perché è facile comprare facendo lievitare le quotazioni ed è impossibile vendere se non facendolo crollare quando gira al ribasso. Settore al momento sexy ma diciamo non è certo NVIDIA: Tecma Solutions SpA è focalizzata sul mercato immobiliare residenziale. La società fornisce servizi di architettura, servizi di ingegneria, servizi di marketing, servizi di comunicazione e servizi di design. Per il momento sta uncinando divinamente al rialzo con ottimi volumi per la sua media storica. Bilanci traballanti sotto il profilo sia patrimoniale che economico, sicuramente non ha certezze. L’indicatore ROIC-WACC sotto le scarpe ovvero pesantemente negativo e questo taglia la testa al toro. Epperò sgroppa in borsa …
TECHNOPROBE: capitalizzazione seria di 5 miliardi di euro. Technoprobe SpA opera nella produzione di circuiti elettronici e interfacce meccaniche per il contatto elettrico di circuiti ibridi e dispositivi a semiconduttore ed è specializzata nella progettazione, nello sviluppo e nella produzione di probe card utilizzate per testare il funzionamento dei chip. La società è attiva in Asia, America, Europa e Italia e ricava la maggior parte dei suoi ricavi dall’Asia. Ottimo profilo patrimoniale con indebitamento al minimo sindacale e una forte patrimonializzazione. A livello reddituale margine operativo lordo sul fatturato parti al 17%. Tasso medio composto a 3 anni di crescita degli EPS senza NRI negativo per il 20.2% ed è davvero brutto. A livello reddituale abbiamo un ROIC-WACC in picchiata dal 50% a zero per centro nel 2024. Eppure il primo semestre 2025 ha confermato in crescita seppure a singola cifra fatturato e marginalità rispetto al primo semestre 2024. Qualcosa bolle in pentola ? Sembra una buona macchina in attesa del pit stop …
TESMEC: Tesmec SpA produce e commercializza prodotti, tecnologie e soluzioni integrate per la costruzione, la manutenzione e l’efficienza delle infrastrutture. La società progetta, realizza e commercializza prodotti speciali e soluzioni integrate per la costruzione, la manutenzione e l’ottimizzazione di infrastrutture relative alla trasmissione di energia elettrica, dati e trasporto di materiali. I suoi segmenti operativi sono il segmento Energy, il segmento Trencher e il segmento Rail. La maggior parte dei ricavi della società è generata dal segmento Trencher. Capitalizzazione a 78 milioni di euro, stato patrimoniale con troppo debito per i miei gusti (anche se è tipico delle società del settore e quindi questo discorso vale fino a mezzogiorno), margine operativo lordo sul fatturato al 20% ed tasso di crescita medio composto a 3 anni degli eps al 14% ma ROIC – WACC praticamente oscillante tra il negativo e lo zero negli ultimi 10 anni. Eppure è volata. A questo punto tecnicamente ci conviene aspettare il ritracciamento perché il bottom up c’è già stato.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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