Si è chiusa una settimana piuttosto difficile sui mercati europei, con il Dax che ha guidato il ribasso avvicinandosi al primo supporto individuato sabato scorso attorno a 23500 punti (link articolo: https://www.lombardreport.com/2025/8/30/azioni-eni/). Sotto questo livello troviamo la linea tratteggiata e quindi il supporto successivo a 23100. Certamente c'è la soglia psicologica dei 23mila ma a quel punto la logica, ammesso che esista sui mercati, vorrebbe il test della media mobile a 200 periodi che attualmente passa attorno a 22600.
Ha tenuto meglio il CAC40 di Parigi che invece si era mostrato molto debole la scorsa ottava. Lunedì ci sarà il voto di fiducia del governo francese e questo potrebbe fornire il pretesto per un test del supportone che si trova decisamente più in basso e che ho cerchiato nel grafico successivo su scala daily passante attorno a 7500 punti...ma se venisse poi bucato? Lo vedremo mano a mano.
L'Eurostoxx50 future daily si trova a metà strada nel rettangolone che sta formando da qualche mese a questa parte e che vede un supporto a 5200 punti ovvero poco sotto la media mobile a 200 periodi.
Il nostro Future invece ha rotto i 42300 punti individuati la scorsa settimana e si sta dirigendo verso i 41000, appesantito dal comparto bancario ma non solo dal momento che il ribasso dell'oil ha causato un ribasso anche dei petroliferi (Eni).
Dal fronte americano osserviamo l'S&P500 che ha testato la trendline dinamica ascendente del canale tracciato ormai da diverse settimane a questa parte. Il test, avvenuto nella seduta di martedì, ha permesso un rimbalzo che al momento rimane poco convincente ma non si può nemmeno dire che il trend di fondo sia cambiato. Il problema è che quando cambia rischia di farlo in pochissime sedute come già avvenuto nei mesi passati. Per questo motivo ho deciso di tracciare una semiretta passante a 6340 punti che potrebbe indicare un indebolimento in corso in caso di mancata tenuta.
Il Nasdaq Composite ha addirittura ritoccato i massimi storici venerdì con un open in gap up poi richiuso a causa della debolezza di Nvidia e Palantir. Sabato scorso ho parlato di una possibile formazione a triangolo con minimi crescenti e massimi allineati. Il gap up ha ritoccato de facto i massimi ma il close è stato poi a 21700 punti quindi poco sotto la linea statica di resistenza. Rimane comunque sempre una divergenza ribassista tra RSI e indice (frecce blu). Attenzione solo in caso di ritorno sui minimi di settimana (gap down di martedì evidenziato dalla freccia rossa).
Fronte watchlist...
La mia market view, come descritta precedentemente, mi fornisce un'idea sul sentiment di mercato che molto sinteticamente posso riepilogare così: debole in Europa (Dax e Italia in primis) e maggiore forza relativa in USA.
La debolezza in Italia proviene principalmente dal comparto bancario che poi è lo stesso che ha sostenuto la crescita degli ultimi mesi come potete vedere nel grafico successivo in cui ho selezionato alcune azioni core: Intesa, Montepaschi, Bami, Unicredit, Mediobanca e Bper. Se ben ricordate tra tutti questi titoli avevo selezionato Unicredit "pinzata" molto bene sul nascere dell'ultima gamba rialzista, poi è entrato il trailing stop in area 67,50 euro (vado a memoria). Come potremo notare anche da Eni che analizzerò in seguito, la difficoltà principale di questo mercato è che magari le azioni salgono a più non posso e poi arriva lo storno improvviso che rischia di precludere tutto il gain accumulato (Montepaschi e Mediobanca ne sono l'esempio lampante).
Questa settimana ho inviato un update relativamente ad un trailing stop su Eni e ad uno stop loss di pochissimi punti percentuali su Banca Generali (link articolo: https://www.lombardreport.com/2025/9/3/azioni-eni-azioni-banca-generali/). Questo è un ulteriore spunto di riflessione per farvi notare come il rally di Eni che abbiamo cavalcato fino al trailing profit, estremamente lineare e costante, sarebbe quasi svanito del tutto se lo stop non fosse stato rispettato. E parliamo di Eni che è un pachiderma, ma è passata da 15,39 euro a 14,626 al close di venerdì e quindi rispetto ai massimi in tre o quattro sedute ha perso quasi il 5% !!!! Sarebbe stato frustrante rimangiarsi tutto l'utile. E' interessante far notare come il titolo si sia appoggiato millimetricamente a quella resistenza che aveva poi fornito la trigger/conferma di breakout. C'è un però: vi fidereste a comprare alla garibaldina dopo una rottura di trendline dinamica ascendente con volumi in leggero aumento e prezzo dell'oil in indebolimento? Naturalmente dipende dall'approccio al rischio di ciascuno, ma al momento io evito di farlo.
Ho citato l'andamento debole del petrolio specialmente nell'ultima seduta di settimana. A titolo puramente esemplificativo ecco un piccolo trade che ho fatto venerdì pomeriggio quando mi sono accorto proprio della debolezza del derivato sull'OIL. Saipem, azione tendenzialmente in laterale sul daily (a ridosso della media a 20 e della media a 50 periodi), su un grafico a 5 minuti nel primo pomeriggio presentava massimi tendenzialmente decrescenti e un paio di minimi allineati in area 2,316 euro. Ho aspettato il breakout del livello, ma consapevole della manipolazione di mercato dei software da arbitraggio e dei quotatori che scavallano le proposte nei book (sempre primo denaro o prima lettera, distorcendo il book stesso una volta che vengono colpiti da un lato piuttosto che dall'altro), ho aspettato appunto che la lettera in un movimento ribassista in fieri venisse colpita, magari per uno short covering, e così ho inserito un ordine di vendita di 6000 Saipem al prezzo di 2,316 euro alle ore 14:53:33. Tale ordine è stato fillato poco più di due minuti dopo. In questo caso lo stop poteva essere a tempo (chiusura di seduta) oppure in area 2,34-2,35 euro. I software, come ho già avuto modo di dire, tendenzialmente non manifestano una reale volontà di acquisto/vendita, ma immettono e revocano proposte di negoziazione in modo continuo distorcendo de facto la realtà delle proposte visibili. Quando vengono colpiti attirano altri algoritmi che operano sui volumi che in qualche modo "ribaltano" i precedenti quotatori. Dovrebbero essere vietati a mio avviso, ma se non lo sono vanno sfruttati. Tornando all'esempio, un paio di minuti dopo l'inserimento del mio ordine vengo eseguito e mantengo dunque questa posizione short decidendo si smezzarla alle ore 17:09:49 minuti e vengo eseguito quattro secondi dopo alle ore 17:09:53 un tick sopra il minimo di seduta a 2.271 euro (il minimo di giornata è stato a 2.270 euro): i software, come già detto in altre occasioni, manipolando i corsi fanno segnare massimi e minimi (assoluti o relativi). Il resto del trade me lo sono "giocato" fino al close che è poi stato a 2.274 euro.
La mia operatività in questo periodo è dunque orientata non tanto al guadagno (per quanto paradossale possa essere) quanto al fatto di evitare potenziali grosse fregature che poi tocca recuperare faticando il triplo.
Questo approccio rischia di far perdere delle possibili occasioni -che magari qualcuno ha colto- su azioni ben impostate. Sabato scorso nella watchlist ho inserito Mediaset (link: https://www.lombardreport.com/2025/8/30/azioni-eni/). Pardon, MFEA: sono rimasto un pò all'antica. Dopo un piccolo consolidamento di un paio di giorni che però non ho colto, il titolo è schizzato nuovamente verso l'alto passando da 3,10 euro a 3,58 che facendo i conti della serva è +15%. Il tutto in TRE sedute.
Nella mia watchlist per la settimana entrante ho inserito San Lorenzo che in settimana ha pubblicato i conti che hanno visto nella prima metà dell'anno ricavi in salita del 9,4% a 454,1 milioni di euro ed un MOL salito dell'8,5% a 80,5 milioni. Il management ha confermato la guidance sul 2025. Graficamente abbiamo assistito al breakout della trendline dinamica discendente di lungo periodo e l'azione è passata in un paio di sedute da 31,4 euro circa a 34,8 euro. Niente di eclatante ma potrebbero esserci spazi per un ulteriore allungo con uno stop tassativo sotto 31,40-31,50 euro (livello di breakout). Sul grafico a 15 minuti si nota una possibile area cuscinetto di circa un euro compresa tra 33 e 34 euro tondi (supporto). Solo un suo cedimento potrebbe -per ora- compromettere la potenziale view rialzista (posizione smezzata per ridurre lo stop finanziario).
Un titolo che ho inserito nella mia watchlist come driver dei mercati americani è Nvidia che aveva creato un box compreso tra 171 dollari e 184$. La rottura confermata dei 171 potrebbe portare al test dell'area collocata a 160 circa o poco sotto.
Segnalo infine il calendario societario per la settimana entrante, invitando ciascuno a verificare la correttezza delle informazioni fornite (Fonte dati: Borsa Italiana).
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli
Piernicola Assiso è un trader privato e potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi risultando così in conflitto di interesse con i lettori.
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