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EFFETTO QUANTITATIVE EASING
La grande attesa sul QE da parte di Bce ha diversi effetti.
Se da una parte, infatti, la ricerca dei rendimenti spinge gli investitori che prediligono il debito pubblico ad allungare le 'duration', dall'altra le attese sempre più forti dell'annuncio di un QE da parte della Bce sostengono soprattutto i rendimenti a breve.
Forse proprio per mitigare queste distorsioni, ieri, Ewald Nowotny (sotto in foto) ha detto che sarebbe sensato che la Bce decidesse se avviare un programma di acquisto titoli di Stato, cosiddetto quantitative easing, il prima possibile, senza allungare i tempi.

Il consiglio dell'istituto centrale europeo si riunirà il prossimo 22 gennaio e già allora potrebbe decidere di stampare valuta acquistando importi massicci di titoli di Stato per evitare la deflazione. Ed è atteso per oggi dalla Corte europea di giustizia del Lussemburgo il parere ufficiale sulla legittimità dell'esistente schema di acquisto bond OMT, la cui legalità era stata messa in dubbio da accademici e politici tedeschi.

PRODUZIONE INDUSTRIALE EUROPEA
Dopo il dato di ieri sulla produzione italiana che con un +0,3% congiunturale, che ha sorpreso al rialzo e ha trasmesso la sensazione di una possibile interruzione della fase di caduta del Pil c'è grande attesa oggi per il dato relativo alla produzione industriale della zona euro in novembre. Intanto le stime degli economisti sono per un dato invariato a livello congiunturale e in calo dello 0,8% a livello tendenziale.

INVESTMENT COMPACT IN ARRIVO
Sarebbe in fase di uscita il decreto che congela il fisco per i grandi investimenti. Secondo quanto si legge su il "Sole 24 Ore", questo quadro normativo si chiamerà "Contratto per la definizione del quadro regolatorio dei grandi investimenti produttivi". Un patto che secondo il 'Messaggero' sarà stipulato con tutte le imprese che proporranno progetti pluriennali per un importo superiore ai 500 milioni di euro, con un impegno annuo non inferiore ai 100 milioni di euro.

ULTIME SUL PETROLIO
Mentre gli operatori sono in attesa dei dati aggiornati sulle scorte Usa, con stime per stock di greggio invariate e un rialzo di benzine e distillati, sulle piazze asiatiche i prezzi del petrolio hanno toccato ieri il minimo di circa sei anni.
Le materie prime si sono ritrovate sotto pressione dopo che la Banca mondiale ha tagliato le sue stime di crescita globale in un momento in cui il mercato vede un eccesso di fornitura di petrolio.

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