Tra comunicati di societa' e argento in fase di ottimo rialzo.


Pochi giorni fa avevamo accennato alla speranza di leggere risultati positivi da Cerved, in tal caso la borsa avrebbe dovuto reagire positivamente ed avevamo pensato ad una micro scommessa.

I risultati sono giunti oggi poco prima della chiusura di borsa, l'utile "adjusted" è salito del 34,2%, come sperato, il dividendo cresce del 7,4%, pertanto vedremo lunedì se questi dati sono apprezzati e se la nostra micro scommessina era ragionevole. Per ora i numeri ci danno ragione ma la brutta borsa con cui si sono scontrati ha impedito qualsiasi reazione ma la scommessa era poco piu' di un caffé e talora bisogna farla.

Sull'argento il gioco diventa sempre piu' duro. Un articolo di Craig Hemke, per cortesia di TFMetalsreport.com, pubblicato su Gold-eagle ricorda l'enormita' dello scoperto esistente ed in continua crescita.

Le banche ribassiste continuano a vendere argento "di carta" quando questo metallo lottava attorno a 18 dollari per oncia ed il numero dei contratti è aumentato del 6,5%.

Hemke parla apertamente di "frode" in quanto:

1) le banche vendono qualche cosa che non hanno, vi immaginate di vendere la vostra casa o la vostra auto se non le avete?

2) con le loro vendite le banche cercano di non far superare soglie tecniche ai prezzi dell'argento che darebbero il "la'" agli acquisti dei graficisti;

3) le banche "creano questo nuovo argento con i contratti di carta senza depositare come collaterale nessun altro argento nei depositi".

Dall'inizio del 2017 le Comex Silver Banks, come le chiama Hemke, hanno accresciuto la supply del virtual silver del 25% aumentando invece solo del 2% la supply dell'argento fisico, questa è una frode e non ci sono collegamenti con la legge della domanda e dell'offerta.

Le cose sembrano pero' andare, aggiungiamo noi, nel senso giusto nel senso che l'argento ha superato, dopo 4 sedute con lotte durissime a 18 dollari, tale quota. Le forze in campo sono pero' titaniche, quasi un miliardo di once di argento, come scritto da Turk, allo scoperto sono oltre 25.000 tonnellate, circa la produzione mondiale annuale. Se pero' si ricorda che il 90% di tale produzione è gia' impegnata in usi industriali rimane solo un 10% di argento disponibile per eventualmente ricoprirsi e su questi dati la lotta tra ribassisti e rialzisti è accesissima. La seguiamo con la massima attenzione ricordando che l'esito è gia' stato infausto, con prezzi anche decuplicati per i ribassisti nel 1980 e nel 2011. Poi i ribassisti si sono pero' vendicati riportando l'argento da 50$/oz (1980) a 7 dollari e da 49$/oz (2011) agli attuali 18. E' una vera lotta al coltello che merita di essere seguita vista l'entita' delle forze in campo !

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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