LA TRAPPOLA NON CODIFICATA DEL CHUPA CHUPA…………..


Oggi, 13 giugno, approfitto di una domanda specifica fatta da chi conosce perfettamente il mio modo di lavorare, inteso esso come tipologia di titoli e come volatilità degli stessi, per introdurre un paio di concetti, a mio modo di vedere fondamentali nello svolgimento dell’attività di trading.

La prima concerne la non obbligatorietà di compiere operazioni quando non ci sono delle chiare evidenze quantomeno grafiche. Arrivare sul mercato senza una motivazione oggettiva equivale ad affrontare con il coltello colui il quale è dotato di bazooka. Si finisce male. Sempre.

Quanto successo su Exprivia in queste ultime sedute è lo specchietto necessario a far capire che sul mercato, se è vero che bisogna essere bravi a comprare, è ancora più vero che bisogna essere molto più bravi a vendere.

La seconda è un corollario valevole per tutti i tioli ma ancor più per quelli a bassa capitalizzazione:  quando un titolo chiude sui minimi del giorno con volumi importanti, e dopo una prima, una seconda ed una terza seduta, qualunque possa essere il nostro prezzo di carico della giornata, bisogna scappare a gambe levate. Sempre. Senza paura di perdere.

Questo poiché la pena potrebbe essere incappare nella cosiiddetta trappola del chupa chupa. Un dolcetto scherzetto che spesso presuppone un boccone amaro, ma che con metodo e coraggio si può ampiamente evitare di mandar giù.

à bientôt

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